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Spotify festeggia il primo anno di musica in Italia, in Infografica

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Spotify oggi compie il primo anno di musica in Italia. Sono infatti passati dodici mesi dal lancio ufficiale nel nostro paese del popolare servizio di musica in streaming on demand. E sono oltre 65 milioni le ore di musica ascoltate dagli italiani, pari a qualcosa come 7.500 anni. Più di 15 milioni le playlist create, di cui 340 dedicate all’amore. Daft Punk i più ascoltati

Sono già passati dodici mesi dal lancio ufficiale di Spotify in Italia, il popolare servizio di musica in streaming on demand, il più usato sulla rete. E per l’occasione Spotify ha raccolto dei dati interessanti su come noi italiani abbiamo usato il servizio, scoprendo gusti e particolarità in musica di tantissimi utenti che ormai quasi non rinunciano più ad ascoltare musica mentre studiano, lavorano o, e soprattutto, durante il tempo libero.

E allora diciamo subito che la passione italiano per la musica e per Spotify la si capisce già in questo primo dato. Dal momento del lancio a oggi gli utenti italiani hanno ascoltato oltre 65 milioni di ore di musica, l’equivalente a qualcosa come 7.500 anni, e hanno creato oltre 15 milioni di playlist.

Il successo con cui Spotify è stato accolto in Italia ci ha accompagnati nel corso di tutto il primo anno e siamo entusiasti di avere avuto questa risposta da parte del mercato”, dichiara Veronica Diquattro, Responsabile del Mercato Italiano di Spotify. “Gli utenti italiani, infatti, si sono tuffati nel nostro catalogo di oltre 20 milioni di brani, scoprendo nuova musica, creando playlists e facendo di Spotify la colonna sonora della loro vita.”

Ma l’arrivo di Spotify in Italia ha dato anche un forte impulso all’industria musicale digitale, come evidenziano i dati FIMI. La musica digitale, infatti, mostra una crescita del 18% con un +182% segnato dai servizi di abbonamento in streaming che rappresentano complessivamente il 18% del segmento digitale.

Crediamo fortemente che Spotify possa dare un grande contributo al mercato musicale, aiutando a combattere la pirateria e avvicinando sempre più utenti allo streaming e al consumo legale di musica. I dati mostrano chiaramente che in Italia siamo sulla strada giusta”, continua Veronica Diquattro.

Adesso vediamo nel dettaglio cosa ci piace ascoltare su Spotify.

Tra gli artisti internazionali più ascoltati dominano i Daft Punk, seguiti da Avicii e Macklemore & Ryan Lewis, mentre tra gli italiani Jovanotti ha la meglio su Fedez e Ligabue.

Sulla scia del successo internazionale, la canzone più riprodotta è stata Can’t Hold Us di Macklemore & Ryan Lewis – feat. Ray Dalton, seguita da Wake Me Up di Avicii e da Get Lucky dei Daft Punk. Per quanto riguarda gli album, gli utenti hanno premiato un artista di casa nostra: è Fedez con Sig. Brainwash – L’arte di accontentare a vincere la battaglia con l’onnipresente duo francese e il loro Random Access Memories e Night Visions degli Imagine Dragons.

Per quanto riguarda invece le playlist, i tanti appassionati si sono sbizzarriti nella creazione di 340 mila palylist per “parlare” d’amore, 120 mila sono state realizzate per viaggi e vacanze, 63 mila per rilassarsi, 52 mila per allenarsi; mentre 20 mila sono state dedicate al tema del lavoro.

Se vi state a questo punto chiedendo quale sia il profilo degli utenti italiani su Spotify, possiamo dire che sono soprattutto innovatori e influencer all’interno del loro mondo social e sono maggiormente propensi a spendere più soldi rispetto alla media per abbigliamento, musica e tecnologia. Inoltre, chi utilizza Spotiy è molto attivo sui diversi social network, accede agli account con una frequenza maggiore e con un maggior numero di interazioni.

Ora se volete ascoltare tutto ciò che abbiamo ascoltato in questo primo anno di Spotify in Italia, non vi resta che seguire questo link Un anno di Spotify.

 
 
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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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