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Agli italiani piacciono le app di messaggistica vocale [Infografica]

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Una interessante ricerca, condotta da AstraRicerche per WeChat, dimostra che la funzionalità del voice messaging soddisfa le mancanze del text messaging. L’85% degli intervistati, infatti, ama i messaggi vocali perché giudicati più immediati, espressivi e capaci di comunicare emozioni

Agli Italiani le mobile app di messaggistica istantanea piacciono ed è ormai un dato di fatto. Basta dare un’occhiata al successo di WhatsApp nel nostro paese,  a quello di LINE e anche a quello di WeChat, app anche questa in grande crescita realizzata dalla cinese Tencent. E la ricerca di cui vi parliamo oggi, con infografica annessa, condotta da AstraRicerche per conto proprio di WeChat, ci conferma questa preferenza degli italiani per la messaggistica istantanea, ma ci offre qualche interessante spunto su cui molti, crediamo, potranno ritrovarsi.

Quindi, gli italiani amano la messaggistica via mobile ma la ricerca sottolinea anche che gli italiani sono prontissimi ad abbracciare le ultimissime novità del voice messaging nel campo delle app per smartphone, specie se consentono un modo di comunicare ancora più “caldo”, espressivo e personale. Comunicare via messaging app, ma se possibile in voce, dunque.

La ricerca è stata realizzata nella seconda decade di novembre attraverso 638 interviste online a connazionali di età compresa tra 14 e 64 anni e ha confermato l’uso frequente dei messaggi di testo, che balza al 97% tra i minori di 35 anni.

Vediamo allora quali sono le motivazioni per cui gli italiani scelgono di usare la messaggistica testuale. Primo motivo tra tutti è che l’uso dei messaggi testuali è comodo (77%), poi perchè è gratis (46%) e poi perchè permette di comunicare anche quando si è impegnati a fare altro (45%). E i motivi per cui non piace? Sicuramente il primo motivo per cui gli italiani preferiscono meno la messaggistica testuale è perchè attraverso questo utilizzo è molto probabile che si venga fraintesi e questo è stato riscontrato dal 75% degli intervistati al di sotto dei 35 anni. E ancora, il 70% crede sia impossibile esprimere emozioni mentre, tra i giovani fino a 25 anni, il 58% trova difficile comunicare pensieri lunghi usando il testo e il 60% è convinto sia alto il rischio di malintesi perché manca il tono della voce.

La messaggistica testuale ha portato rilevanti vantaggi agli utenti, ma non ha saputo mantenere quel contatto umano che la voce ha sempre dato. La comunicazione via messaggio vocale, invece, consente di capire come sta l’interlocutore, come si sente, ma senza l’impatto e l’impegno di una telefonata. Si confermano, quindi, i pregi del ‘messaggino’ (gratuità, flessibilità e sintesi) e se ne aggiungono di nuovi” commenta Enrico Finzi, Presidente di AstraRicerche.

Come detto all’inizio, agli italiani piacciono le app di messaggistica vocale perchè ritengono che questa modalità superi quelli che sono proprio i limiti della messaggistica testuale. E quindi, la maggioranza degli intervistati, quasi i 2/3, dichiarano la propria preferenza per i messaggi vocali rispetto a quelli testuali: ben l’85% preferisce ascoltare la voce dell’interlocutore piuttosto che leggere un suo messaggio di testo. E tra i motivi di tanta disponibilità a passare alla messaggistica vocale, uno spicca in particolare per numero di indicazioni, ossia: ascoltare la voce altrui, anche se si tratta solo di un breve messaggio, aiuta a capire come quella persona sta, come si sente (61%).

Dall’indagine emergono tre ulteriori motivi per usare i messaggi vocali:  per rispondere anche quando non si può digitare, perché si sta guidando, camminando o cucinando (45%: con le donne al 48% e gli under 18 al 53%), perché nei messaggi vocali si possono esprimere emozioni come in una telefonata (41%) e perché il messaggio vocale permette di dire di più rispetto a un messaggio di solo testo (oltre il 39%).

La domanda che da sempre ci poniamo è se le tradizionali applicazioni di messaggistica rispondono efficacemente abbastanza ai bisogni di comunicazione. Cosa desiderano davvero i consumatori? Già da tempo, abbiamo realizzato quanto gli utenti fossero insoddisfatti dei messaggi di testo ed è per questo che abbiamo progettato WeChat come una vera piattaforma di comunicazione social e non come una mera applicazione di messaggistica. La comunicazione ha bisogno di essere anche emozionale, non solo meccanica. Tutti possono ricavare molte informazioni dalla voce e dal linguaggio del corpo del proprio interlocutore ed è per questo che abbiamo creato la funzione Hold-To-Talk (Tieni premuto per parlare) e numerosi set di sticker per permettere ai nostri utenti di esprimersi ancor più pienamente anche solo usando lo smartphone” afferma Poshu Yeung, Vice President of International Group di Tencent

E allora, che ne pensate voi di questi dati? Anche voi preferite le app di messaggistica vocale a quella testuale? Raccontateci tra i commenti la vostra esperienza.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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