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Barilla, ecco la bufera scatenata sui Social Media

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Da stamane su Facebook e su Twitter, e non solo, non si parla d’altro che della grave uscita di Guido Barilla durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara” dicendo che “Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale”. E sui social media è stata subito bufera, protestando al grido di #boicottabarilla, corredando il tutto con immagini ironiche e sarcastiche

Questo giorno per la Barilla verrà ricordato a lungo, almeno sui Social Media. Forse neanche Guido Barilla, presidente della Barilla, storica azienda italiana produttrice di pasta e famosa in tutto il mondo, si sarebbe aspettato una reazione simile. E infatti, seguendo anche quanto scritto oggi dal nostro amico Rudy Bandiera, questa non è stata una mossa premeditata per creare clamore e attenzione, ma è stata semplicemente una triste uscita, insensibile e irrazionale, quindi molto grave. Basterebbe alle volte collegare il cervello mentre si parla, o mentre si mangia, visto che di pasta si parla. Neanche è stata preso in considerazione l’effetto che quelle affermazioni hanno provocato:

Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale” (Guido Barilla alla trasmissione radiofonica – La Zanzara”)

E a nulla, a quanto ci sembra di vedere, sono valse le scuse, il fiume di tweets su Twitter e di post su Facebook è inarrestabile da stamane.

Ci siamo allora messi a monitorare, come spesso facciamo in situazione analoghe, per vedere cosa e quanto gli utenti stanno dicendo su Twitter a anche su Facebook in merito alla vicenda.

Fino a questo momento in cui stiamo scrivendo, le citazioni su Twitter e su Facebook sono 51,257, monitorando l’hashtag #Barilla e Barilla. Su Twitter i post al momento sono 46,300 con un picco toccato, alle ore 14, di 7,461 tweets. Il 40% del totale è composto da RTs.

caso Barilla

UPDATE TWITTER

I tweets alle 9,30 di stamane, 27 settembre 2013, sono 113,700 e il picco è alle 20 di ieri sera ed è di 8,541. 

Barilla - 2013-09-26 18-53-04

E il tweet più condiviso è stato proprio quello di Barilla con la nota di scuse del presidente Guido Barilla:

 

Anche il Vice Presidente della Commissione Europea e Direttore dell’Agenda Digitale EU ha twittato sull’argomento:

I tweet che hanno ottenuto il maggior numero di condivisioni finora sono quelli di @Fedez  

di @Azael:

di @lddio:

e di @VujaBoskov

Dal punto di vista demografico questa è una di quelle volte in cui i tweets arrivano da donne e uomini allo stesso, 50% da entrambi e a vedere la vicenda non sembra affatto un caso. Ovviamente l’hashtag che compare di più in questi tweets è #boicottabarilla, ai vertici dei trending topic su Twitter insieme a #Barilla da stamattina.

UPDATE FACEBOOK

Anche su Facebook le cose cambiano, ed era prevedibile, i post a stamattina sono 16,500 e i più condivisi sono anche quello di

di Virgin Radio

E di le PerleDiPinna

Su Facebook, la situazione in sostanza non cambia se non nei numeri, rispetto a quelli visti su Twitter, infatti i post sono “solo” 5,250, fino a questo momento. Quelli che hanno avuto il maggior numero di condivisioni sono stati quello di Cerchi nell’Acqua:

di Azael:

e di Fanpage.it:

Della vicenda ne hanno approfittato i competitor che hanno voluto rimarcare la differente visione che loro hanno circa il concetto di famiglia. Questo è il post della Misura, il concetto è abbastanza chiaro:

Questa è il post pubblicato oggi sulla pagina di Althea – Amore e Sughi

Questo è il post del Pastificio dei Campi:

E per chiudere, vi proponiamo un’immagine (originale) realizzata da un altro nostro amico, Massimo Gentile (@tmaxgentile) che fa un quadro della situazione tanto creativo quanto realistico, con ironia e sarcasmo allo stesso tempo.

caso barilla

Insomma, vi abbiamo dato solo un spaccato di tutta la vicenda, ma voi che idea vi siete fatti di questa storia? Raccontatecelo tra i commenti.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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7 Commenti

  1. ciao Francesco, domanda metodologica: il dato dei post su FB sono solamente i post pubblici con hashtag, corretto? Restano esclusi i post/utenti con policy diverse da quella totalmente pubblica o con piattaforme di misurazione sentiment analizzi anche quelli? in caso posso chiederti quale piattaforma? grazie, un saluto e complimenti per il blog

  2. Grazie del commento e dei complimenti, fanno sempre piacere 🙂
    Si, i post presi in considerazione su Facebook sono quelli pubblici con keywors “Barilla”e anche con ll’hashtag “#Barilla”. Al momento stiamo usando/testando d’accordo con la piattaforma stessa, keyhole.co, piattaforma di misurazione nuova sul panorama, americana e molto recente. Nasce da una startup Usa lanciata a dicembre 2012 e in continua evoluzione. Infatti da poco prende in considerazione Facebook e anche Instagram, oltre a Twitter. Spero di aver risposto alle tue domande 😉

  3. Grazie per la tua analisi puntuale. 🙂
    Pazzesco come le logiche del Real-Time Marketing siano entrate prepotentemente nel mondo dell’advertising (in Italia) e soprattutto come stiano sfruttando hashtag, word of mouth per portare valore al brand e screditarne il competitor. Piccola riflessione qui: j.mp/RTMktg_Barilla 😉

  4. Complimenti per la tua riflessione. Aggiungo che l’errore grossolano commesso da Guido Barilla è stato prima di tutto di ritenere che un argomento così delicato potesse essere dato in pasto ad una trasmissione come quella e poi, altro errore, quello di non aver minimamente valutato le conseguenza che le sue parole potessero provocare. Errore grave per chi dirige una multinazionale come la Barilla. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Una volta esisteva solo la radio, la tv, i giornali che informavano la gente, ma oggi c’è il Web e i Social Media che permettono agli utenti di potersi esprimere anche in tempo reale, cosa impensabile solo fino a qualche tempo fa. Notate che il messaggio di scuse è arrivato dopo qualche ora, visto il vespaio di polemiche e il fiume in piena su Twitter e non solo. In altre epoche, le scuse sarebbe arrivate come minimo il giorno dopo. La comunicazione è cambiata, si avvale di altri strumenti, solo che il concetto non è stato ancora completamente assorbito. E di casi come questi ce ne saranno ancora 😉

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venerdì, 26 Aprile, 2024

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