Ormai quest’aria di crisi sta invadendo tutti i settori, da quello economico a quello politico (da molto più tempo direi) fino a quello sociale. Ma almeno non mandiamo in crisi quello che sappiamo fare meglio per nostra natura e cioè comunicare.
Non vi è dubbio che questi sono tempi difficili da affrontare sotto tutti i punti di vista. I giornali e le tv ci bombardano quotidianamente di notizie non proprio allegre e soprattutto siamo noi stessi ogni giorno a confrontarci con un sistema che sembra non saper trovare più una via d’uscita. Non voglio entrare in argomenti già troppo complicati e che finirebbero per aggiungere insicurezza su insicurezza, ma voglio solo porre l’accento su dato che non può essere messo in secondo piano. Se c’è una cosa che adesso più che in altri momenti possiamo fare è proprio comunicare. Ovviamente non voglio dire che questa sia la panacea a questa crisi, ma almeno potrebbe esserci utile per alleviarla. E poi è una capacità che appartiene a tutti, basterebbe solo estrinsecarla meglio. E ancora una volta è proprio l’esempio di Facebook che viene in aiuto. In questi giorni si parla tanto di questo sito, esempio di quel socialnetwork di cui tanto si è parlato in questo blog. In qualsiasi rete televisiva ci si imbatti, e a qualsiasi orario si parla di Facebook.
Ieri mi è capitato divedere la trasmissione della Bignardi su LA7 e sentire parlare di Facebook come un punto di ritrovo escusivo per gli ex liceali mi suonava molto strano. Nessuno degli ospiti della Bignardi ha parlato di comunicazione, l’aspetto che sta alla base di tutto. Ridurre questo fenomeno ad un semplice sito per incontrare vecchi amici significa non avere idea di ciò che significa socialnetwork e di non essere al corrente di cosa succede sul web. Un altro pensiero che mi frulla nella testa, per provare a pensare come mai la televisione si occupa di Facebook mantenendo un atteggiamento di invidia, è proprio quello che la tv sa di essere al di fuori di questo mondo e soprattutto la tv italiana. E’ cosciente che oltre 4 milioni di italiani sono registrati di questo sito e che quindi, senza avere la curiosità di cosa stia succedendo, ne parla male pensando di poter convincere gli italiani. E’ meglio fermarsi qua.
E a proposito della crisi, qualche giorno fa si è espresso proprio Mark Zuckerberg, il fondatore ventiquattrenne di Facebook, che ha detto a chiare lettere che nonstante la crisi non bisogna smettere di comunicare. Insomma se uno come questo ragazzo che ha avuto l’intuizione di investire su uno dei bisogni primari di noi tutti, allora vuol dire che le cose stanno così. Non smettiamo di comunicare, anzi diamo un calcio alla crisi comunicando. Ovviamente la mia è una battuta, ma anche una provocazione. Sono profondamente cosciente dei problemi di questi giorni, ma altrettanto convinto che una strada per uscire da questo momento sia quella della comunicazione e della condivisione di quello che siamo, di quello che pensiamo, delle nostre idee, passioni. Non fermiamoci adesso che c’è crisi, comunichiamola.