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E WhatsApp ora ha 1 miliardo di utenti a livello globale

WhatsApp ha raggiunto un altro grande obiettivo, quello di 1 miliardo di persone che usano attivamente l’app di instant messaging che da poco è diventata gratis per tutti. Un traguardo raggiunto in poco tempo e che davvero in pochi possono vantare.  E intanto lo paghiamo con i nostri dati.

Era nell’aria e nessuno avrebbe mai pensato che non sarebbe successo. WhatsApp, l’app di instant messaging oggi di proprietà di Facebook, annuncia attraverso il fondatore e CEO Jan Koum di aver raggiunto il traguardo di 1 miliardo di persone. A settembre 2015 erano 900 milioni e ha mantenuto in questi ultimi mesi il ritmo di crescita di 100 milioni ogni 4 mesi, lo stesso ritmo dei precedenti quattro mesi. Quindi una crescita costante, inarrestabile che proietta l’applicazioni verso traguardi che mai nessuno aveva ottenuto prima. Solo poche settimana fa arrivava l’annuncio che WhatsApp diventava totalmente gratuita per tutti confermando, tra l’altro, il suo obiettivo di non aprire l’app alla pubblicità. Cosa che viene confermata ancora oggi.

whatsapp 1 miliardo di utenti

Come di consueto, l’annuncio viene dato da Jan Koum su Facebook con un post dove si vede un’immagine che esplicita il traguardo:

[fb_embed_post href=”https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10153874647095011&set=a.10150731994525011.456435.500035010&type=3&theater/” width=”600″/]

  • 1 miliardo di persone che usano l’app attivamente ogni mese;
  • 42 miliardi di messaggi inviati ogni giorno;
  • 1,6 miliardi di immagini spedite ogni giorno;
  • 1 miliardo di gruppi;
  • 53 lingue supportate dall’app;
  • 250 milioni di video condivisi ogni giorno;
  • 57 ingegneri che lavorano nel team e altri se ne cercano.

Jan Koum fa l’annuncio anche con un tweet, prendendo in giro, anche lui, il povero Leonardo DiCaprio:

Dopo questo risultato è molto probabile che anche Messenger, l’altra applicazione di instant messaging di Facebook, possa raggiungere questo traguardo sfruttando anche il volano degli oltre 1 miliardo e mezzo di utenti che usano il social network.

WhatsApp è stata fondata nel 2009 da Jan Koum, giovane di origini ucraine, arrivato negli Usa nel 1992 assieme alla madre, un esperimento che arriva dopo alcune esperienze fatte in grandi aziende come Ernst & Young, Yahoo! e anche il tentativo di approdare a Facebook.

Nel 2014, con 450 milioni di utenti, Koum vende a Zuckerberg la sua app per una cifra pari a 16 miliardi di dollari, resta CEO e l’app continua ad andare avanti con la stessa filosofia, ossia niente pubblicità.

WhatsApp continua a crescere, introduce anche le telefonate e in poco tempo, meno di due anni, arriva a raddoppiare la base utenti. E oggi è completamente gratuita.

Questa applicazione è forse quella che più di ogni altra ha cambiato il nostro modo di comunicare attraverso un dispositivo. È l’app più usata nel nostro paese. Basta fare un giro sui bus, nelle stazioni, in giro per le vostre città e noterete che chiunque ha la stessa abbassata verso il proprio smartphone. Sta usando proprio WhatsApp.

È l’app che ha rivoluzionato il nostro modo di usare il telefono dove ora non serve, quasi, neanche più il numero di telefono. E l’utilizzo di tutto questo lo paghiamo, si lo paghiamo, altro che gratis.

Lo paghiamo dando in cambio i nostri dati, dando in cambio pezzi di noi per avere indietro un’app gratuita, con l’illusione di non pagare nulla.

Non c’è un diretto scambio di moneta, c’è un diretto scambio di dati, ogni giorno. Dove siamo, cosa facciamo, con chi siamo, tutte informazioni che comunque WhatsApp (e quindi Facebook) utilizza.

L’importante è farlo in maniera consapevole.

E voi usate WhatsApp? Raccontateci la vostra esperienza.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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martedì, 19 Marzo, 2024

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