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Facebook pronta ad introdurre l’hashtag. Ma ce n’è bisogno?

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Facebook starebbe pensando di introdurre l’utilizzo dell’hashtag, il famoso cancelletto #, anche per gli utenti del più grande social network. Ma ce n’è davvero bisogno? A nostro avviso no e non aggiungerebbe nulla di nuovo

La notizia sta ormai facendo il giro del web, il giro del mondo è il caso di dire, anche perchè a parlarne è l’autorevole Wall Street Journal, il più importante quotidiano economico a livello internazionale. Secondo una fonte che il quotidiano ha intercettato, sembra che Facebook, ricordiamolo, il più grande social network, della rete, starebbe pensando di rendere disponibile l’hashtag (#) per i suoi utenti. Certo è qualcosa che sorprende, un’azione che non ti aspetteresti, ma che ad un primo sguardo, se fosse vera, non porterebbe certo un grande valore. Non è una innovazione, è soltanto una cosa già vista. C’è anche di chi parla di monopolio social e non è una cosa tanto fuori luogo. Per chi usa Twitter, l’hashtag è fondamentale, è lo strumento attraverso il quale seguire conversazioni a tema, ideare nuovi argomenti e incanalare nuove conversazioni. Un modo eccellente per guidare l’utente nella miriade di notizie che ogni giorno si trovano su Twitter. Quindi, dal punto di vista di Facebook, non si parla certo di una grande novità.

E allora perchè dotarsi di uno strumento che è già in uso con successo su un’altra piattaforma? Semplice, se vogliamo. Da quando Facebook è stata quotata in borsa, si è trovata costretta, come nuova realtà aziendale che deve rendere conto ai propri azionisti in termini finanziari, a sviluppare settori fino a quel momento inesplorati, se non in piccola parte. E in particolare il Mobile. Ricorderete poco prima di approdare a Wall Street il grande colpo che Zuckerberg portò a casa acquisendo Instagram, un grande passo in avanti in un settore che lo stesso Zuckerberg aveva conosciuto poco. Da quel momento l’impegno in questo senso si estese al massimo. Ma perchè tutto questo? Dicevamo prima degli azionisti, certo, ma quello che interessa è fare guadagni, quindi pubblicità. E secondo i dati del 2012 Twitter da mobile ha guadagnato 129 milioni di dollari contro i 72,7 di Facebook, quindi una differenza molto evidente che ci dà la misura di quello che si parla. Ma è anche vero, ed è la conferma di ciò che sosteniamo, che secondo i dati diffusi al CES 2013, un paio di mesi fa, al momento il 20% della pubblicità di Facebook è sul Mobile.

A fronte di questo quadro, Facebook penserebbe bene di sfruttare anche l’utilizzo dell’hashtag per fare breccia sul mobile. Basti pensare, come riporta anche il WSJ, che l’hashtag è diventato uno strumento efficace anche per la promozione di annunci pubblicitari, renderli ancora più evidenti e con questi sviluppare interazioni con gli utenti, come è successo anche durante il recente Super Bowl. Una cosa che a Facebook fa molta gola.

Ma c’è anche da considerare il recente lancio del Search Graph e in effetti introdurre l’hashtag in questa ottica potrebbe tradursi in un certo vantaggio, è evidente. Sarebbe molto più semplice contraddistinguere e seguire determinate conversazioni.

Tornando quindi alla domanda che ci siamo posti, e che vi poniamo perchè ci piacerebbe anche conoscere il vostro parere, ma Facebook ne avrebbe davvero bisogno? Da un punto di vista di competizione ì, strettamente legata al mobile, per i motivi visti prima, sembrerebbe di sì, ma certamente denota carenza di creatività. Il primo e più grande social network del web guarda e cerca di imitare quello che da un più o meno diretto competitor, molto più piccolo e, senza dubbio, differente, ma ben radicato in un settore strategico.

Allora voi che ne pensate?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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