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Gli italiani sono utenti sempre più convergenti [Ricerca]

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Presentata nei giorni scorsi l’edizione 2013 della ricerca del Laboratorio ConMe che ha evidenziato che gli italiani sono sempre più utenti “convergenti”, ossia utenti con dotazione di device e accesso a internet molto elevata. Si stima che siano il 45% della popolazione italiana, cioè 23,4 milioni di individui

E’ stata presentata lunedì’ scorso, a Milano, l’edizione 2013 della ricerca a cura del Laboratorio ConMe, Convergenza Mediale, che ha evidenziato come gli italiani siano sempre di più un popolo di potenziali convergenti, cioè di utenti che hanno un’alta disponibilità di devices e anche un’elevata possibilità ad essere sempre connessi a internet. La ricerca stima che siano il 45% della popolazione al di sopra dei 14 anni, stiamo parlando quindi di una popolazione di 23, 4 milioni di persone.

La ricerca evidenzia il 55% della popolazione attiva, quella compresa tra 16 e 64 anni, crescendo del 5% rispetto alla precedente rilevazione. Ma il picco massimo di “convergenti, lo si ha tra gli utenti compresi tra i 25 e i 34 anni, dunque il 72% della popolazione. Ma la ricerca rileva anche un altro dato interessante e cioè che crescono i cosiddetti “silver surfer”, ad evidenziare il fatto che oggi anche gli utenti più maturi hanno possibilità di connessioni elevati.

Da un punto di vista geografico, i potenziali convergenti si concentrano per il 28% nel Nord Ovest, per il 21% nel Nord Est, per il 25% nel Centro e infine per il 26% nel Sud e nelle Isole. Il 38% dei convergenti svolge la professione di impiegato o quadro. Come è prevedibile, il loro livello di reddito è superiore rispetto alla media italiana.

La Tv sempre molto seguita

Nell’esaminare il rapporto tra marca e consumatore, il Laboratorio ha considerato 8 categorie merceologiche: prodotti alimentari, personal care, servizi bancari, servizi di telefonia, bevande non alcoliche, prodotti per la cura della casa, automotive e farmaci da banco.

Per le seguenti categorie merceologiche, prodotti alimentari, personal care, servizi bancari, servizi per la telefonia, il primato assoluto spetta alla televisione (47%); al secondo posto troviamo le riviste e i giornali (28%). Esaminando invece la penetrazione delle diverse iniziative pubblicitarie attraverso i media digitali, sempre per le stesse categorie merceologiche, emerge che tra i diversi touch point quello che ha ancora una rilevanza assoluta sono i siti che parlano della categoria di riferimento (27%), al secondo posto troviamo i siti, ovvero news e portali (26%).

La Tv come fonte di informazione su marche e prodotti

Le persone esposte ad uno spot tv di marche preferite si attivano, nel mantenersi in relazione con contenuti legati alla marca, su più piattaforme: sito internet dell’azienda, profilo ufficiale su Facebook, app della marca; oppure ricercano informazioni su internet attraverso motori di ricerca e social network. Oppure ancora commentano sui social network, o addirittura vanno a cercare lo spot televisivo su internet, come per esempio su YouTube, per poi condividerlo sui propri spazi social.

Se guardiamo, ad esempio, la categoria “prodotti alimentari”, è interessante notare che il 52% dei consumatori (responsabili di acquisto, RA) Internet user, dopo aver visto uno spot televisivo, ricerca informazioni in Internet; la percentuale scende a 48% se ci limitiamo a chi visita il sito della marca. Prendendo invece in esame i “servizi di telefonia”, la percentuale dei consumatori Internet user che visita il sito della marca aumenta (72%), allo stesso modo aumentano anche coloro che ricercano informazioni in Internet (71%), mentre il 35% scarica l’app della marca. Esaminando poi la categoria “prodotti di personal care”, emerge che il 57% dei consumatori Internet User ricerca le informazioni in Internet dopo essere stati esposti al messaggio pubblicitario mentre il 47% visita il sito della marca.

La Ricerca mostra infine che i consumatori potenziali convergenti sono in relazione con i contenuti che le marche veicolano in tutti i punti di contatto e lo fanno con un’intensità più elevata rispetto ai non convergenti. Sono 13,2 milioni gli individui che utilizzano la pubblicità come fonte di informazioni su marche e prodotti e circa 10,0 milioni la considerano affidabile e rilevante. Internet è utilizzato abitualmente da 8,0 milioni,mentre sono 11,1 milioni a considerarlo rilevante.

Altra aspetto che ci sembra rilevante e in linea con quello che trattiamo sul nostro blog, è che oltre 10 milioni di italiani maggiori di 14 anni, utilizzano nella giornata feriale almeno tre schermi (Pc, Smartphone e Tablet) per fare esperienze mediali.

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Al tempo stesso analizzando i contesti di fruizione delle esperienze mediali emergono conferme su momenti canonici di fruizione mediale come a cena, a pranzo e dopocena, ma occorre considerare ben 8 milioni di italiani che fruiscono contenuti nei contesti di mobilità quotidiana per raggiungere il posto di lavoro: in generale aumenta la penetrazione delle esperienze mediali nei cosiddetti tempi interstiziali, e nei tempi del lavoro (mattina a pomeriggio). Inoltre rispetto al 2012 aumenta il numero di potenziali convergenti che fanno esperienze mediali prima di andare a dormire. Infine Smartphone e tablet sono utilizzati con la stessa intensità nei giorni feriali e nel weekend.

Dai di assoluta rilevanza questi ultimi, come del resto tutta la ricerca, che mettono in evidenza che cambiano le abitudini degli italiane dal punto di vista della fruizione di informazioni e di messaggi. Un chiaro messaggio quindi alle aziende che di fronte all’aumento di questo fenomeno, devono rivedere i loro paradigmi di comunicazione, andando sempre più nella direzione di offrire maggiore copertura con momenti che stimolino sempre d più il coinvolgimento degli utenti. L’obiettivo è quindi quello di cogliere l’attenzione dell’utente al momento giusto e visto l’elevato livello di connessione è necessario tenere conto di questi dati per costruire strategie più attente.

E voi che ne pensate di questa ricerca? Siete anche voi “potenziali convergenti”?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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martedì, 19 Marzo, 2024

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