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Google si appresta a penalizzare i siti che abusano di tecniche Seo

Sta suscitando grande interesse la notizia che Google sta per riorganizzare tutta la propria attività e inizierà a penalizzare tutti quei siti che hanno o stanno abusando di tecniche Seo. L’obiettivo secondo Matt Cutts è quello di livellare i siti sullo stesso livello e fare in modo che sia GoogleBot a fare selezione

Google searchMatt Cutts, ingegnere di Google e colui che gestisce tutta l’attività di ricerca del motore, in un suo panel al SXSW Interactive, che si è concluso qualche giorno fa, ha parlato di ottimizzazione dei risultati di ricerca e ha rivelato quella che sarà la nuova strategia di Google a riguardo. E a quanto pare c’è da aver paura. Già perchè pare che la nuova strategia sia orientata a penalizzare tutti quei siti che hanno abusato di tecniche Seo per il loro posizionamento e quindi che hanno reso il proprio sito “eccessivamente ottimizzato”. Insomma chi ha esagerato verrà punito. A questo punto tutta l’attività di Seo diventerebbe pressoché inutile se non dannosa e tutti quelli che hanno rincorso in questi anni tecniche e formule magiche per arrivare in prima posizione e in prima pagina su Google dovranno ricredersi completamente.

Search Engine Land ha pubblicato nei giorni scorsi un file audio che riportava un estratto del discorso di Matt Cutts ed eccovi una breve descrizione con il passaggio chiave:

Matt Cutts

Normalmente facciamo mai annunci sui cambiamenti che stiamo per adottare (e lo sappiamo bene n.d.r.), ma c’è qualcosa su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi e speriamo nelle prossime settimane speriamo di rilasciarlo. L’idea è sostanzialmente quella di cercare di livellare il terreno di gioco, perciò tutte quelle persone che hanno fatto, per mancanza di una parola migliore, un uso eccessivo di tecniche per il posizionamento e quindi stanno abusando del loro Seo, rispetto alle persone che stanno facendo grandi contenuti e cercano di fare un sito fantastico, stiamo cercando di livellare le condizioni portandole a parità. Stiamo cercando di rendere GoogleBot (lo spider di Google n.d.r.) più intelligente, e provare a rendere il nostro concetto di rilevanza più adattabile, in modo tale che se la gente non fa SEO allora siamo in grado di gestirlo. E stiamo anche cercando tutte quelle persone che ne abusano, che usano troppe keywords in una pagina, che scambiano troppi link, o qualsiasi altra cosa che stanno facendo per andare oltre quello che normalmente ci si aspetterebbe. Abbiamo molti ingegneri nella mia squadra che stanno lavorando su questa attività in questo momento.

Leggendo queste parole c’è poco scampo e l’interpretazione è quasi nulla. Se abusi di Seo, di keywords, di scambio links allora sei punito! A dire la verità non c’è alcun annuncio ufficiale da parte di Google, ma bastano le parole di Matt Cutts vista la sua autorevolezza. E pare anche che questo nuovo modo partirà da subito già nelle prossime settimane.

C’è da dire anche che tutto questo cincide con l’annuncio, questo si ufficiale e riportato anche dal Wall Street Journal nei giorni scorsi, dell’intenzione di Google di voler puntare sulla ricerca semantica. Quindi non più basata sulla semplice ricerca per parole chiavi ma da adesso in poi le ricerche saranno effettuate proprio con lo scopo di meglio comprendere il significato delle parole che stiamo cercando.

Ma che significa tutto questo? Tutto quello che è stato fatto dal punto di vista Seo non avrà più alcun significato? E tutto quello che si è detto e si è scritto a proposito non servirà più? Ci farebbe davvero piacere sentire il parere di qualche esperto Seo che ci illuminasse un pò le idee.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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17 Commenti

  1. Da una parte è un aggiornamento positivo: ora anche colui che non capisce un tubo di seo, però scrive contenuti interessanti potrà aspirare alla prima pagina di Google.

    D’altra parte però ci sarà un notevole calo economico per i professionisti della SEO!
    Mike

  2. Dal sorriso sembra convinto. Staremo a vedere. Tuttavia non ci trovo niente di nuovo una cosa che continua a promettere.

  3. Non sono un SEO ma questo rallegra anche me ed é semplicemwete pun modo per dire cose giá dette in passato: l’abuso di keyword o link sharing non é una tecnica seo e se lo dice Google chi puó obbiettare. Del resto una ricerca semantica penalizzerebbe automaticamente questi “trucchetti”.
    Unico appunto: occorre una precisazione detragliata di cosa intenda Google per “eccessi di seo” perché altrimenti si potrebbe pensare che G voglia deliberatamente “tagliare fuori” qualcuno, cosa che non farebbe gioco né a Google, né al web.

  4. Ed è proprio questo il punto, l’aspetto economico del Seo. Cioè dopo questa nuova tornata di Google a favore dei contenuti di qualità e contro chi invece usa trucchetti, l’attività del Seo avraà più senso?

  5. E’ vero Google sostiene questa tesi da anni, ma credo sia la prima volta che parli di portare tutti “sullo stesso livello”, a favore dei contenuti che a sua volta verranno ritenuti di qualità da un GoogleBot più intelligente. Vedremo

  6. Da quello che vedo non c’è nessuna novità eclatante. Aggiorneranno nuovamente gli algoritmi in modo da raffinare la pertinenza dei risultati. Il SEO come professione non è morta, ma deve evolversi e fondersi con gli altri aspetti di Marketing.

  7. @bnolli:disqus sai bene che quando Google decide non guarda in faccia a nessuno e ahimè in passato sono stato vittima anch’io, salvo poi dover chiedere l’intervento del Pentagono per rimettere le cose a posto. Battuta a parte, Google credo che voglia mettere in atto quello che da tempo ha promesso, ossia la ricerca semantica, il punto centrale. E stavolta vuole andare avanti partendo da una operazione di pulizia, almeno questa è la mia impressione, ma correggimi se sbaglio 😉

  8. Ecco @epiccolotto:disqus la tua risposta va nella direzione che cercavo, cioè se a fronte di questo nuovo rilancio da parte di Google la professione dei SEO ne possa risentire o meno in futuro. Sicuramente si, in questa nuova fase l’attività di SEO per come la conosciamo ne risentirà molto, ma sono d’accordo con te che ci si debba rinnovare. Ma quali sono gli scenari futuri per i SEO?

  9. Infatti, è un modo per dire la cosa da un altro punto di vista, lanciare la ricerca semantica motivandola anche con una volontà di repulisti generale, probabilmente espressa dagli stessi SEO, al fine di evitare le polemiche che verrebbero se fosse un semplice cambiamento imposto alla “facebook”! 🙂 Pinterest a questo punto potrebbe essere ancora più interessante, o sarebbe considerato come un eccesso di “link sharing”? 

  10. Già @bnolli:disqus bella domanda su Pinterest, mi verrebbe da rispondere di si Google potrebbe vederlo come un eccesso di “link sharing”, ma non sono un esperto e attendo una risposta da chi è più competente 😉

  11. Ciao Francesco, I’ve said it once I’ve said it 100 times one should never focus on one aspect of their SEO campaign, regardless what Matt says. 🙂 – I’ve been quoted in B2B (http://www.business2community.com/seo/seo-vs-inbound-marketing-battle-of-the-brands-0147840) & I’ve shared a guest post here “Are You Seriously Focusing on G+ for SEO?”(http://searchnewscentral.com/20120220254/General-SEO/are-you-seriously-focusing-on-g-for-seo.html

    I’ve never been an SEO cheerleader without bringing other aspects and disciplines of online marketing. From organic content development, branding, conversions, onpage SEO, to technical SEO. These all should play as much of a role in your campaign as in anything you do online. There is so much more that we as professionals have to learn without Googles help. If your clients are solely looking for traffic then sure SEO & PPC is a great way to get them there…ma spero che i vostri clienti sono abbastanza intelligente per sapere una volta che il traffico è arrivato è ancora necessario convertirli. 🙂 Grazie buona discussione!

  12. Personalmente penso che i SEO in futuro debbano conosce bene, oltre che tutto il lato di programmazione, anche le strategie di content marketing e di social networking.

    Quindi il SEO che conosciamo adesso non esisterà, ma sarà presente un professionista con uno sguardo più ampio sul Web.

  13. Google continua a pulire la SERP, i 10 link in blu’ non servono molto e si potrebbe anche fare un nuovo filtro, giusto per far capire che il futuro è  una specie di SIRI fatta in Google, e non della SEO. 
    Continuano le voci per quanto riguarda il social link-building e la presenza di G+ come link, ma anche in questo caso da come la vedo io si parla solo di “rumors”. Tutte le web agency iniziano a vendere G+, Like, Retwitt solo per aumentare questi valori.

    Il problema più grande in questo caso, è che se Google inizia a rivedere la linkbuilding fatta da molti siti web, la SERP potrebbe essere proprio rovesciata. Un conto è un guest posting, magari uno scambio di link dove hai un controllo del link che rimanda sulla tua risorsa e male che ti vada puoi richiedere la rimozione di questo link.
    Ma come si fa a rimuovere i commenti di spam su blog con alto PR? Oppure come si fa a rimuovere decine e decine di profili su vari forum/siti .edu ? 

    Sicuramente stiamo a vedere in questi giorni per tematiche più richieste che succede.

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sabato, 20 Aprile, 2024

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