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Il futuro dei Social Media è in Borsa?

Dopo aver visto le grandi banche internazionali lanciarsi alla conquista di Facebook e Twitter, adesso LinkedIn, il popolare social network per il business avvia la sua quotazione in Borsa. Allora ci si chiede, è in Borsa il futuro dei social media?

LinkedIn IPOLa notizia, e non poteva essere diversamente, ha fatto il giro del mondo. E cioè che LinkedIn, il più famoso social network dedicato al business, ha lanciato la sua quotazione in Borsa, IPO (Initial Public Offering), cioè un’offerta pubblica di titoli. Un’operazione che suscita più di una riflessione, e su questo non ci sono dubbi, ma anche qualche dubbio e i dubbi arrivano tra chi è favorevole a questa svolta e chi è contrario. A parte questo, ci sarebbe da chiedersi quale sarà l’impatto di questa operazione sul panoarma dei social media. Vi abbiamo raccontato, sulle pagine di questo blog, le vicende che hanno riguardato nei mesi scorsi la corsa delle grandi banche, Goldman Sachs e JP Morgan, per accaparrarsi Facebook e Twitter investendo cifre notevoli.su questi che sono i più grandi e conosciuti social network della rete.

Quindi il futuro dei social media va considerato in questi termini? Fino ad ora come metro di misura della popolarità e della consistenza dei vari siti di social network avevamo considerato il numero degli utenti iscritti. E su questo facebook batte tutti con oltre 600 milioni di users in tutto il mondo. Ma da adesso in poi, dovremo considerare la quotazione delle azioni per avere un’idea delle dimensioni del sito?

linkedin ipo wall streetDa queste considerazioni però non deve sfuggire un dato importante e cioè che, dal momento in cui una società viene quotata in borsa, diventa un pò più semplice venire a conoscenza di qualche dato finanziario, ad esempio, i ricavi. Infatti, in questi anni molti si sono interrogati su quanto ricavasse facebook dal fatto di avere centinaia di milioni di iscritti. Forse da questo punto di vista, i fatti finanziari potranno essere più certi; quanto meno si ha qualche dato reale su cui discutere.

Altra questione che sicuramente interesserà molti, se è vero che fino ad ora molti social network hanno offerto servizi gratuiti, almeno la maggior parte di essi, dal momento in cui ci si quoterà in borsa questa possibilità potrebbe venire meno. Anzi, da quel momento si dovrà vendere per aumentare i ricavi e contenere le perdite, come fanno tutte le società quotate in borsa. Se questo dovesse accadere allora quale sarà l’impatto sugli utenti? Assisteremo ad una progressiva riduzione del numero degli iscritti? E poi, quanti sarebbero disposti a pagare?

Questi sono tutte domande che al momento possono sembrare anche fuori luogo, ma hanno comunque una certa base di consistenza. E voi che ne pensate?

Dineticavo di dire che nel momento in cui è iniziata la quitazione di LinkedIn, il presso era stato fissato a 45$, ha aperto a 83$, subito è schizzato a 120$ per poi stabilizzari intorno a 95$.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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