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Il videocv, nuova frontiera del recruiting

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Per restare in tema di web 2.0 e delle sue molteplici applicazioni a cui si ha accesso, quella della possibilità di utilizzare una propria videopresentazione per cercare lavoro è una delle più interessanti e al tempo stesso, una delle più rivoluzionarie nel settore human resources.

Qualche giorno fa ho partecipato ad un forum su Xing che verteva proprio sull’utilizzo del videocv e si discuteva sul fatto se questo nuovo formato fosse più o meno utile del CV tradizionale. Dico subito che oggi il videocv è ancora una novità e che sta prendendo piede anche qui da noi in Italia. Anche i siti di recruiting si stanno attrezzando per far si che i candidati possano anche caricare all’interno del proprio profilo una videopresentazione dove basta indicare il link del proprio video e il gioco è fatto. Ma diciamo anche che il videocv è stato conosciuto da tanti grazie proprio ad un giovane americano, Benjamin Hampton, nel febbraio del 2007 fu indicato dalla rivista Time per aver realizzato il miglior video resume, grazie al quale lo stesso Benjamin riuscì a trovare un buon lavoro. Da questo momento in poi è stato un susseguirsi di emulazioni su Youtube di tanti ragazzi che volevano fare la stessa cosa oltre che per farsi conoscere anche per cercare lavoro.

Per quanto riguarda l’aspetto della selezione, quello più importante, il videocv secondo me è molto importante perchè costituisce un valido supporto al fine di selezionare il profilo migliore. Perchè in video viene fuori tutto quello che il cv cartaceo non riesce a trasmettere; in questo caso sono le immagini che raccontano chi siamo, fanno vedere il modo in cui ci poniamo quando descriviamo chi siamo e cosa facciamo, i movimenti, la postura, viene fuori anche l’inflessione. E’ sicuramente uno strumento che svela appieno chi siamo, come appariamo. Non si tratta solo di trasferire in video quello che il nostro cv cartaceo, ma bisogna trasformare e rendere visibili le nostre attitudini e caratteristiche. Ovviamente il videocv non sostituisce il colloquio di selezione, ma resta un valido strumento in fase di screening.

Se posso dare qualche suggerimento, tenete ad esempio se volete il video di Benjamin  Hampton, ma non fate un video di cinque minuti come il suo, 2 minuti sono più che sufficienti per dare un’idea di chi siamo; e ricordate di dire chi siete in apertura del video, di concentrare nella parte centrale le nostre esperienze, skills (competenze), di aggiungere hobby e passioni come sport, lettura, e di chiudere con una frase ad effetto, e non dimenticate di dire il vostro numero di telefono, emai e sito/blog, molto importante. Per il resto in bocca al lupo!

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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3 Commenti

  1. Secondo me anche meno di 2 minuti, se non si hanno competenze particolari da dimostrare in video. Sono uno Psicologo del Lavoro, Traisci Terenzio, da 3 anni nelle scuole insegno come presentarsi ai colloqui di lavoro e il video curriculum. In alcune scuole come attività di orientamento, filmo gli studenti mentre sono in laboratorio e dimostrano le competenze pratiche e secondo me è molto utile anche per superare pregiudizi di razza ed età, perchè ad esempio un elettricista che prende con sè un ragazzo di colore come aiutante, non è ben accetto a lavorare in casa di privati per manutenzione e riparazioni, mentre il più delle volte i migliori elettricisti che incontro nelle scuole sono extra comunitari e meriterebbero le stesse opportunità degli italiani…Così anche per candidati albanesi che magari provengono da università non riconosciute in italia, che conoscono più lingue straniere e le parlano molto bene, spesso queste persone sono costrette a fare lavori diversi e dequalificanti, con ilvideocv la video presentazione delle proprie competenze, avrebbero un’opportunità in più per farsi conoscere e poter arrivare al tanto desiderato colloquio di selezione.
    Io e i miei collaboratori realizziamo video cv, ricreando il colloquio di lavoro, con le stesse domande, con risposte più sintetiche del candidato, ma che servono come allenamento al colloquio di lavoro.
    Sapere quali sono le domande che riceveranno e abituarsi a rispondere senza danneggiarsi come spesso invece accade, è un ottimo allenamento per superare i colloqui con successo. Inoltre per chi seleziona, vedere un videocv simile ad un colloquio di selezione, c’è il vantaggio di ottenere prima del colloquio delle informazioni che non potrebbe ottenere dal cv tradizionale. come una sorta di pre-colloquio. così anzichè chiamare a colloquio 100 persone per poi sceglierne 10, con il video cv, l’azienda potrebbe fare una buona scrematura in partenza per le chiamate a colloquio, risparmiando tempo e quindi denaro.
    da 100 curriculum, se dovesse chiamare 100 persone, richiederebbe un impegno di tempo molto ampio, soprattutto se dopo i primi 30″ il selezionatore capisce che il candidato non era idoneo, sebbene dal cv lo sembrasse…
    I vantaggi sono anche per il candidato, perchè si risparmia colloqui a vuoto e se verrà chiamato dopo la visione del suo videocv, sicuramente avrà già in gran parte convinto il selezionatore.
    Se un selezionatore vi chiama dopo aver visto il vostro video, ci sono molte più probabilità che il colloquio andrà a buon fine o che quanto meno non sia stato un viaggio a vuoto.
    Soltanto con il cv tradizionale, è una sorta di acquisto a scatola chiusa, rischioso per chi seleziona, ma anche per il candidato perchè in entrambi i casi ci sono inutili perdite di tempo e denaro.
    Inoltre spesso le aziende se hanno troppi cv li cestinano senza nemmeno leggerli, oppure leggono le prime righe e magari scartano una persona che poi a colloquio poteva rendere di più che da alcune righe scritte su carta. Quindi siccome oggi tutti inviano il cv via mail tanto vale inserire il link (che non ha peso come un allegato) del proprio videocv, per incuriosire il selezionatore e chissà anche avere più opportunità di arrivare al colloquio, dato che il videocv, lo ricrea in sintesi di 90″.
    Per ora dal web ancora sono pochissimi quelli motivati a riprendersi con telecamera per realizzare in casa il proprio videocv, nonostante su numerosi siti, come ad esempio http://www.ilvideocv.it siano presente guide gratuite per come realizzarlo da soli. e nonostante sia sempre più crescente il popolo di persone che cerca notorietà o comunque fa dell’apparire e dell’immagine una componente importante del proprio vivere.
    C’è anche da sottolineare che quei pochi video che provengono dal web, sono spesso armi a doppio taglio, perchè realizzati con web cam, con immagini poco nitide, rumori di fondo, a fatica si intravede il volto del candidato e sicuramente in questo modo si rischia di danneggiarsi anzichè ottenere un vantaggio da questo strumento.
    Ecco perchè sostengo che i CPI, le Province, Scuole, Università con relativi servizi di outplacement offrano questo servizio gratuitamente, ma in modo professionale agli studenti che si affacciano al mondo del lavoro. In modo tale da fornire al candidato uno strumento realmente efficace e di qualità.
    Traisci Terenzio
    ilvideocv.it

  2. Ciao Terenzio, anch’io sostengo che il videocv sia uno strumento utile, anzi utilissimo. In effetti come dici tu bastano pochissimi minuti per fare una breve presentazione efficace. Solo che ancora non è molto diffuso, trovando ostacoli, come credo sappia anche tu, anche tra gli addetti ai lavori i quali vedono il videocv come qualcosa di cui fidarsi poco. Se ci fosse anche il sostegno delle associazioni e delle istituzioni a cui fai riferimento forse qualcosa potrebbe muoversi. Penso piuttosto che il tuo lavoro possa portare più credito a questo strumento, crecando di costruire attorno ad esso un immagine più seriosa, professionale. Grazie per il tuo prezioso intervento e tienimi aggiornato!

  3. Carissimo Francesco, sono Terenzio, aggiungo anche un’altra riflessione sul tema e cioè che se ci fossero aziende che richiedessero anche il video cv forse ci sarebbero più candidati disposti a realizzarlo e a inviarlo.
    Da qualche mese svolgo orientamento per il centro per l’impiego di bologna, nello specifico per cv e videocv, i laureati riconoscono la potenzialità dello strumento, ma non sono incentivati per il fatto che non sono sicuri che le aziende lo apprezzino. Dall’altra parte sento spesso responsabili del personale o imprenditori che ne riconoscono il valore sulla carta, ma che non riescono a verificarlo dal vivo, perchè ce ne sono pochi in circolazione. Ritengo sia “un cane che si morde la coda”, come si dice in gergo, e mi chiedo: come se ne esce? Forse cercando di pubblicare annunci di lavoro dove è richiesto il video cv come ulteriore strumento di candidatura, che è un po’ quello che sto cercando di fare col mio sito http://www.videocv.org
    Per concludere, ritengo che in questa fase, siccome ce ne sono pochi in circolazione, bisognerebbe approfittarne e spedirlo via mail per candidarsi, per sfruttare l’onda della curiosità fin tanto che è una novità. Mi raccomando però non inviate l’allegato, è pesante! Intasa la posta e vi fa cancellare subito senza nemmeno aprirlo, piuttosto caricatelo su un portale come vimeo, o google video, per ottenere un link. Il link non ha peso e chi ci clicca sopra vede subito il video.
    Personalmente tutte le volte che invio cv e video curriculum a enti di formazione per candidarmi come consulente, ricevo sempre risposta (e non è poco di questi tempi), ma soprattutto spesso vengo chiamato a colloquio, proprio per averli incuriositi col mio video cv.
    Per cui il mio suggerimento è provate, e anche se non lo spedite, vi sarà servito come allenamento per i colloqui e rivedendovi potrete notare i punti di miglioramento nella vostra comunicazione.
    Un ultimo suggerimento è di non pubblicare il vostro video cv su youtube per due motivi:
    1. le aziende che cercano personale non lo cercano su youtube, semmai in portali del lavoro o social network come linkedin
    2. rischiate di trovare il vostro video con tag simili a video di altro genere (lotta nel fango, video di esibizionisti, sport estremi, etc…)
    Grazie e in bocca al lupo
    ilvideocv.it

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sabato, 20 Aprile, 2024

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