Da un’indagine effettuata da Nielsen pare che internet sia il mezzo utilizzato dagli italiani per allontanare la Crisi. Allora bisogna continuare a crederci.
Proprio in un post ad inizio anno, prendendo anche spunto dal messaggio augurale del Presidente della Repubblica Napolitano, avevo parlato di guardare al 2009 in modo positivo, nonostante tutto, in modo che da questo anno così pesantemente colpito dalla crisi possano venire fuori le nostre energie migliori per poter guardare al futuro con più concretezza. E con molto piacere ho avuto modo di constatare che pare che gli italiani dall’inizio dell’anno hanno preso ad avere uno slancio più ottimistico, almeno per quanto riguarda il web. E ce lo confermano proprio i dati diffusi da Nielsen Ratings che ha pubblicato tre giorni fa un’indagine dalla quale è venuto fuori che sin dai primi giorni dell’anno gli italiani consultano il web per darsi dei “buoni propositi”. Cresce il tempo trascorso sul web per mese, si passa dalle 26 ore del 2008 alle quasi 28 del 2009, e c’è una forte attenzione per categorie particolarmente legate a situazini di cambiamento. Infatti i siti più visitati sono stati quelli immobiliari, con 2,4 milioni di visitatori; a questo segue la categoria dei viaggi, dove è vero che il periodo registrato riguarda anche le ferie natalizie e quindi è più facile notare una forte attenzione a viaggiare, ma questo è un settore forte anche durante tutto l’anno e i dati lo confermano. Altro settore che è stato molto visitato, che si collega molto più degli altri alla crisi di questo peridodo, è quello del Lavoro. Sono stati 3,3 milioni le persone che hanno navigato siti per la ricerca di un nuovo lavoro, il 20% in più rispetto al dicembre 2008. Questo anche perchè il web, con il recruiting online, è oggi lo strumento più veloce dove poter trovare una nuova opportunità di lavoro e sta cominiciando a diffondersi come nuova cultura anche nel nostro paese.
Ma Nielsen Rating ha anche diffuso dei dati molto interessanti sul rapporto che hanno gli italiani riguardo alle istituzioni presenti online e per quanto riguarda la propensione crescente verso la multicanalità per i propri consumi. Prima di tutto diciamo che gli Italiani rispetto al web sono molto più avanti paragonati alle istituzioni pubbliche presenti sul web. E questo la dice lunga su come le istituzioni guardano al web. Se infatti il navigatore italiano dimostra ancora delle lacune verso tutto ciò che riguarda internet figuriamoci coda dimostrano i nostri enti pubblici. E infatti Nilesen ci da questio spaccato: intanto un navigatore su due visita ogni mese un sito di e-government, ma come dice Andrea Boaretto, Responsabile Progetti Area Marketing della School of Management del Politecnico di Milano, “sia alle imprese sia alle PA manca una piena consapevolezza del potenziale multicanale nonché una visione strategica e integrata di tutti i punti di contatto. Ad esempio una nostra ricerca effettuata nel mese di gennaio 2009 ha rilevato solo 50 Comuni Italiani con una presenza su Facebook, ma nella maggior parte dei casi replicando informazioni e notizie del sito, senza un‟apertura al dialogo e al confronto attivo con il cittadino”. Analisi molto chiara che riguarda anche le aziende, quindi, dove proprio in un’altra indagine recente di Nielsen, si metteva in evidenza il fatto che nonostante il cittadino sia più orientato alla multicanalità, di conseguenza internet visto come fonte di orientamento per i consumi grazie ai corporate-blog e ai siti di socialnetwork, le aziende hanno ancora molto da fare per migliorare le proprie strategie multicanali rimanendo ancora molto legate a quelle tradizionali.
Vale a dire che c’è ancora molto da fare, ma i presupposti fanno ben sperare.