Da un sondaggio a livello mondiale condotto dalla Bbc risulta che 4 persone intervistate su 5 ritiene che il web sia un diritto fondamentale. Anche la Regina Elisabetta.
Il sondaggio è stato condotto da Bbc World Service su 26 paesi di tutto il mondo (non c’è l’Italia) tra novembre 2009 e febbraio 2010. Il risultato più importante che viene fuori è che 4 persone su 5 ritiene che il web sia un Diritto Fondamentale, un diritto del quale oggi non si può fare a meno. La pensano così in Turchiai, 90%, in Corea del Sud, 96%, in Cina, 87%, paesi in cui, come la Cina appunto, il web è sottoposto a restrizioni. Basti pensare alla recente questione Google-Cina per rendersene conto, tanto per citare un esempio recente.
E’ sicuramente incoraggiante, ma ancora c’è molto da fare, tanto. Basti pensare a Cuba, dove Yoani Sanchez sul suo blog racconta ogni giorno le difficoltà che hanno i cubani nell’utilizzo del web, ma soprattutto il fatto che a Cuba non ci sia piena libertà di espressione. Perchè pensare al web come strumento per fare circolare le libere idee è fondamentale, sta alla base di tutto. Mancando questo presupposto ecco che l’oppressione delle idee ha il sopravvento. Il web è crescita e sviluppo, lo dice anche la Regina Elisabetta nel suo discorso annuale alle nazioni del CommonwealthNel suo discorso, che si terrà domani, la sovrana affermerà che il progresso tecnologico e scientifico ha migliorato la qualità della vita e ridotto «gli ostacoli temporali e geografici».
Internet sta giocando un ruolo importante nello sviluppo di questi mercati ma, al momento, resta ancora un’opzione troppo costosa per troppi dei nostri cittadini del Commonwealth.
La Regina tocca un altro punto interesante e cioè che la crescita del web in molti paesi è limitata da un accesso ancora troppo costoso, e noi italiani ne sappiamo qualcosa. Nel nostro paese ci sono zone, a nord come a sud, dove non arriva l’adsl, dove per accedere al web si va in analogico, cioè una volta lanciato il browser puoi fare colazione e pranzo mentre la pagina si sta caricando, tanto per rendere l’idea. E dove la connessione veloce esiste ecco che le tariffe diventano delle mazzate in testa, alla faccia della liberalizzazione delle tariffe.
Internet libero e per tutti, queste le keywords per i prossimi anni.