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iPad, questo è il futuro

Da domani l’ultimo gioiello di Steve Jobs sarà finalmente in vendita negli Usa. Per averlo in Italia la fine di questo mese. Ma vediamo più da vicino l’iPad

iPadBisogna comunque dire, in premessa, che Steve Jobs ancora una volta ha fatto centro. E forse ha realizzato quello che è il suo sogno non tanto nascosto, cioè avere uno strumento che faccia tutto. Ci sarà riuscito? Già con l’iPhone si è creato un apparecchio versatile e altamente tecnologico tale da determinare un totale stravolgimento del mercato che da quel momento in poi è stato tutto orientato a lanciare prodotti anti-iPhone. Stavolta è diverso, perchè l’iPad arriva dopo il Kindle di Amazon che ha messo in confusione, più di quanto non lo fosse già, l’intero mondo dell’editoria, che si è trovato sulla propria strada un altro ostacolo, oltre alla crisi profonda in cui giace. iPad però è molto di più di Kindle.

Ma vediamo come si presenta. Sembra un iPhone ma non è un oggetto da portre in tasca: schermo da 24×19 cm., il suo spessore da 13,4 millimetri, con il suo peso di poco più di 500 grammi. Non assomiglia a nulla di tutto quello che abbiamo utilizzato fino ad oggi. Non è un computer e non è uno smartphone. Stando alla pubblicità su Apple, iPad “è una macchina per affrontare il web e le sue onde, per navigare in una maniera nuova”.

iPad vuole essere, si propone di essere, lo strumento “naturale” del web 2.0 e, possibilmente, anche del 2.1, visto che lo strumento che la Apple mette a disposizione degli sviluppatori è nuovo come concezione e può fare da stimolo per ulteriori, inattese, innovazioni. E fino qui ci si può stare, non ci sarà modo di essere delusi da una macchina che si connette al web sia in wi-fi che in 3G e che porta il web in mobilità in maniera più soddisfacente e “leggera”. Ma la scommessa di Jobs non si limita a questo. Jobs vuole fare un passo avanti molto più importante. Dopo essere riuscito a farci mettere in tasca migliaia di canzoni, abbandonando i cd, vuole farci portare dietro decine di film, centinaia di libri, tutti i giornali e, potendo, anche la televisione, senza usare più alcun supporto. Il supporto, l’unico supporto, è direttamente l’iPad. Il sogno di Jobs, appunto.

Lo scopo era quindi quello si realizzare uno strumento che andasse a sotituire in uno tutti gli altri. Non bisogna dimenticare che, ad esempio, la Apple è stata la prima a eliminare i floppy disc, quando tutti usavano quel supporto per trasportare i dati, e quella scommessa, piuttosto visionaria, si dimostrò del tutto corretta. L’eliminazione dei supporti, peraltro, è già in atto, non solo con il vistosissimo calo delle vendite dei cd, ma anche con quello dei dvd, che sia all’acquisto che al noleggio portano il segno meno, perché il pubblico, soprattutto quello nordamericano dove lo offerte si sono moltiplicate, guardano sempre più spesso i film in streaming o li scaricano dalla rete, senza andare nei negozi. E se a questo si aggiungono i numeri di quelli che vedono film e tv attraverso le console dei videogiochi si capisce perché una parte della scommessa di Jobs sia già vinta.

Più difficile, ma anche più affascinante, scoprire se il boss della Apple avrà ragione sulla conversione elettronica di libri e giornali. Per i primi la rivoluzione è enorme, potrebbe, come già hanno detto alcuni importanti editori, essere una svolta pari a quella dell’introduzione dei libri tascabili. Magari non sarà esattamente così, o non lo sarà subito, ma di certo se la scommessa sui libri elettronici, iniziata con successo da Jeff Bezos con il suo Kindle, come dicevamo prima, sarà vinta andremo incontro a una nuova era della lettura, dove intere biblioteche verranno racchiuse in un unico supporto, che potrà essere sempre con noi. E questo potrebbe cambiare il nostro rapporto con i testi, così come l’iPod ha cambiato il nostro rapporto quotidiano con la musica. E potrebbe portare alla lettura una generazione di nuovi lettori, che hanno già stabilito un rapporto quotidiano con la lettura nel web e sui computer.

Per i secondi, per i giornali, la battaglia sarà più complicata. Gli editori non dovranno cercare di convincere i lettori a sostituire il supporto cartaceo con quello elettronico, in quanto sono già in tanti a leggere più volentieri i giornali sul web che non sulla carta, piuttosto quella di convincere chi già oggi si affida completamente all’editoria elettronica che i prodotti di questa editoria andrebero pagati, che i giornali non possono e non potranno essere per sempre gratuiti. E’ questo il terreno sui cui si combatterà la sfida. Come finirà? Murdoch si è più volte schierato sostenendo di voler far pare le notzie sul web; De Benedetti lo potrebbe seguire; il New York Times potrebbe optare per questa scelta facendo scatttare la tariffa a pagamento solo dopo un certo numero di pagine consultate gratuitamente. Insomma, sembra che la direzione sia quella di pagare le notizie ma credo che ci saranno modalità diverse. Vedremo.

Proseguendo con la scoperta di iPad, la novitò sta nel fatto che esso si propone come alternativa alla lettura tradizionale. Infatti oltre ai giornal sarò possibile leggere anche libri sfogliando le pagine come se fosse un libro vero. Ma iPad non è solo questo, è anche videogiochi: la sfida ovviamente è lanciata ai colossi Sony, Microsoft , Nintendo che con le loro console sono ormai padrone di qusto settore. Con iPad sarà possibile avere una console seza altri supporti. Una cosa non da poco che non passerà inosservata agli appassionati.

Ma iPad è anche foto, con la possibilità di catalogarle, conservarle e mostrarle quando serve. E’ come avere un album delle foto portatile, poi visto le dimensioni dell’iPad davvero non gli mancherebbe nulla in questo senso.

E’questo il futuro allora? Sarà questo il dispositivo elettronico con cui ci misureremo nei prossimi anni e con il quale faremo tutto? A quanto pare si, se poi pensiamo che Steve Jobs non ne ha sbagliata una allora c’è da credere che questo è il futuro.

(credits: repubblica.it, mashable for the pictures)

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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3 Commenti

  1. Questo iPad mi sembra abbastanza inutile e molto costoso. Assomiglia ad un iPhone con schermo gigante…
    A mio avviso SAREBBE meglio spendere 1/3 (UN TERZO) di quanto costa l’iPad, e comprarsi un ottimo NetBook e, con quello che avanza (cioè la differenza tra il costo dell’iPad e l’acquisto del netbook) ci possiamo permettere una vacanza all’estero di una settimana.

    Insomma: questo iPad credo avrà il suo solito boom di vendite (come per tutti i prodotti targati Apple) che però si esaurirà non appena la gente si renderà conto che “tutto sommato” non è così perfetto e indispensabile come invece ce l’hanno prospettato.

    Grazie per l’attenzione.
    Stefano Lavori 🙂

  2. Non credo che ci si possa permettere una settimana di vacanza con la differenza 🙂 Anche perchè dai prezzi che vedo negli Usa il più costoso cosa $ 899,00. Comunque al di là dello scherzo, forse è vero quello che dici, magari è tutta una montatura commerciale per vendere di più offrendo un macchinino che poi non è un granchè. Però, se questa la si deve definire una manovra commerciale, e non sono poi così tanto d’accordo, se non altro bisonga riconoscere la mossa geniale di Steve Jobs. A differenza tua, credo che questo possa essere una piccola rivoluzione, poi ovviamente bisognerà aspettare un pò per verificare affidabilità e prestazioni e usabilità dell’apparecchio. Intanto una srada è stata tracciata.
    Ciao e grazie a te per il tuo contributo!

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venerdì, 19 Aprile, 2024

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