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L’Italia è il primo paese in Europa dove regna il Mobile Internet

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Da sempre, e quindi da quando esiste, il Mobile ha fatto registrare un grande fascino nel nostro paese. E ora una ricerca di Ofcom rileva che nel nostro paese regna il Mobile Internet ed il primo paese in Europa superando Regno Unito, Germania, Spagna e Francia. Ormai accediamo al web più dai dispositivi mobili che dal tradizionale desktop.

Già diverse volte qui sul nostro blog abbiamo sottolineato questo legame strettissimo che esiste tra il Mobile e il nostro paese. Da sempre, da quando esiste dunque, il Mobile ha fatto registrare un grande fascino in Italia e lo dimostra il fatto che spesso il nostro paese viene indicato come uno di quelli con la più alta concentrazione di dispositivi mobili, una delle più alte al mondo tra l’altro. Ma adesso, grazie alla recente ricerca di Ofcom, condotta in 9 paesi nel mondo, ossia Australia, Giappone, Svezia e Stati Uniti e poi Francia, Germania, Italia, Spagna e  Regno Unito (questi ultimi indicati statisticamente come EU-5), vediamo che il nostro paese è quello dove regna il Mobile Internet ed è il primo paese in Europa.

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Un dato che forse non coglie di sorpresa gli addetti ai lavori e quelli più informati su certi temi, ma che nel contesto assume una certa rilevanza. In pratica gli italiani non potendo accedere alla rete attraverso la via tradizionale, allora utilizza la rete attraverso il proprio dispositivo mobile che spesso è più veloce, e anche più affidabile, di quella tradizionale. Questa può essere una spiegazione ai dati rilevati dalla ricerca. Sappiamo bene quali siano le difficoltà lungo lo stivale dal punto di vista della connessione alla rete, ma gli italiani le superano grazie la Mobile.

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Il dato più rilevante della ricerca di Ofcom (ripresa da eMarketer) è quello che ci dice che in Italia il 51% degli utenti accede al web via device mobile almeno una volta a settimana, il dato più alto rilevato in Europa (a 5). Segue la Spagna con il 49% che fa registrare il dato più vicino al nostro, e poi Regno Unito 30% (il più basso), Germania 32%, Francia 33%.

[easy-tweet tweet=”In #Italia il 51% degli utenti Internet accede al #web da #mobile; il 30% in #Uk” user=”franzrusso”]

E i dispositivi mobili saranno sempre più presenti nel nostro paese e saranno sempre di più la porta per accedere a Internet, così come prevede anche Cisco che rivela che questo lo sarà per l’83,2% degli utenti italiani nel 2016, fino ad arrivare al 92% nel 2018.

Nel 2019, quindi entro tre anni, i dispositivi mobili nel nostro paese saranno 55 milioni con una penetrazione del 90%. Gli smartphone saranno 63 milioni, quasi il triplo di quelli del 2014 (27 milioni). I tablet saranno un po’ di meno, 7 milioni (nel 2014 erano 2 milioni). La connessione 4G arriverà ad essere il 37%.

Altri dati rilevanti, sempre da Cisco, è che il traffico dati da mobile crescerà notevolmente passando da 854 BM del 2014 a 5.952 MB nel 2019. La percentuale di traffico da smartphone crescerà fino al 68% mentre sarà in calo la quota di traffico dati da laptop, si passerà infatti dal 31% del 2014 al 5% del 2019.

In Italia il legame con il Mobile è dunque destinato a crescere e sarà sempre più presente in altri ambiti come la social tv, l’internet delle cose, con la possibilità di gestire gli oggetti proprio da mobile, fenomeni che saranno rilevanti nel 2016.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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venerdì, 26 Aprile, 2024

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