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La Comunicazione e i Social Media

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Come è cambiata la Comunicazione nell’era dei Social Media? Gli strumenti per comunicare sono di più o di meno? Sicuramente molto è cambiato e cambierà ancora. Ma vediamo come si comunica oggi.

Come è cambiata la Comunicazione nell’era dei Social Media? Direi tanto, anzi più che cambiata la comunicazine oggi si è allargata, nel senso che si hanno a disposizione molti più mezzi di quanti ce ne fossero solo qualche anno fa. Non abbiamo mai smesso di comunicare, siamo andati sempre più alla ricerca di altri modi per farlo, allargando di consegienza le nostre conoscenze. Facebook o twitter hanno contribuito molto a questo arricchimento della comunicazione, creando molte opportunità, ma anche lanciando delle nuove sfide. In passato i nostri contatti li gestivamo usando il telefono, la posta elettronica, o anche la posta tradizionale; oggi invece abbiamo una serie più ampia di modi attraverso i quali i nostri contatti ci possono raggiungere, che da un lato possono diventare delle vere e proprie perdite di tempo, ma dall’altro lato possono aiutarci in maniera efficace a comunicare e a condividere.

Basta dare un’occhiataa facebook e twitter per capire come i social media abbiano cambiato modo di comunicare. Di recente anche Bill Gates, iscrivendosi su twitter, ha compreso l’importanza che se esiste un mezzo per comunicare con le persone ci deve essere anche un canale dove le persone possono rispondere. Questo tanto è possibile su facebook, attraverso ossevazioni sulle pagine fan o nei gruppi, quanto, e forse più, su twitter dove attraverso il simbolino “@”, le replies, per inviare brevi messaggi che possono essere visualizzati pubblicamente. In questo modo si registra un modo di comunicare, e rispondere, senza pressioni come ad esempio può avvenire attraverso l’email: lì c’è la pressione della risposta, con i social media c’è la libertà di comunicare. In maniera diretta e in maniera più proficua.

Continuando a tenere il nostro sguardo su twitter, una volta instaurata la comunicazione diretta, c’è il messaggio diretto o direct message. Succede che una volta che si è stabilita una connessione fra due persone, quasi sempre si da seguito a un messaggio diretto, creando quindi una comunicazione privata. Un modo che sostituisce alla grande l’utilizzo della email, senza dover aprire nessun account di posta. In questo caso il messaggio diretto è di gran lunga preferibile, anche perchè ha caratteri limitati ed è più veloce. Anche se c’è da dire che nonostante si sia in questa nuova fase per la comunicazione, la posta elettronic continua a mantenere il suo posto. Ho la sensazione però che si stia trasformando in quella che oggi è la posta tradizionale, cioè solo un mero strumento attraverso il quale smistare posta impersonale, e quindi comunicazioni ufficiali, comunicazioni con enti pubblici e via dicendo. Oggi per comunicare con un parente o un amico non si usa più, o la si usa di meno, la posta elettronica, ma si prediligono strumenti, come facebook o twitter che permettono di insaturare un contatto diretto, come dicevamo prima. La posta elettronica è usata più spesso per comunicazioni di tipo lavorativo, meno per quelle di tipo personale.

E il telefono in tutto questo? Oppure il contatto di persona? Sono ancora strumenti di comunicazione efficaci? Direi assolutamente si, anche se si uniformano anch’essi all’epoca che viviammo. Mi spiego meglio. E’ ovvio che il contatto telefonico da possibilità di esprimersi in maniera diretta, poi c’è il contatto attraverso la voce che da forma ed espressione emozionale a quelle che possono le parole scritte. Si capisce meglio chi sta dall’altra parte, si instaura una comunicazione immediata, si ha la possibilità di andare più a fondo. Molte incompresioni svaniscono dopo una telefonata. Oggi anche il contatto telefonico si è uniformato all’epoca dei social media. Dopo una comunicazione via social si da seguito ad una telfonata, per incontrarsi a questo o quel meeting, a questo o quello spettacolo.

Ma che dire del contatto personale? Anch’io, come credo buona parte di chi leggerà, ho incontrato persone conosciute sui vari social network, spesso in occasioni legate ad eventi sul web e i social network, e ho verificato di persona la sensazione positiva e la comunione di interessi che ha rafforzato i rapporti. Oggi anche il contatto personale si è uniformato ai social network. Nel senso che spesso viene sostituito da video-telefonate su skype, specie in un contesto lavorativo, indipendentemente dalla distanza. Sinceramente sono del parere che di persona si possa comunicare meglio, e quindi, dove possibile, è sempre da preferire. Dopo le parole, scritte o a voce, l’essere umano sente l’esigenza del contatto personale anche per verificare la sue sensazioni e anche arricchirle. Perchè il contatto di persona consente di dissipare eventuali dubbi, eliminare le incertezze.

In sostanza, in era social media, quando gli strumenti per comunicare sono aumentati consentendo una comunicazione più ampia fra le persone, quello che bisognerebbe chiedersi è “come faccio a comunicare?”, cioè quali strumenti posso utilizzare per rendere la mia comunicazione efficace. Se proviamo a guardare le fasi che abbiamo descritto come conseguenti, ecco che allora gli strumenti ce li abbiamo e dobbiamo solo utilizzarli tenendo conto dell’importanza di ciascuno. Solo in questo modo potremo costruire una comunicazione efficace e consapevole con le persone.

Ovviamente queste sono solo delle considerazioni che meritano di essere approfondite ancora.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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