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Pazienti.org, esempio di Sanità 2.0

Parlare di Sanità 2.0 oggi è possibile e il progetto Pazienti.org di Linnea Passaler, creato nel maggio 2010 di cui da poco è stata rilasciata una nuova release, ne è una grande testimonianza. Conosciamolo meglio con Anna Maria Campise, Community Manager di Pazienti.org, che abbiamo intervistato.

Pazienti.orgApplicare i concetti e i principi del web 2.0 alla Sanità oggi non è più un modo di pensare, ma è una cosa reale, un progetto vero e si chiama Pazienti.org. Creato da Linnea Passaler poco più di un anno fa, sostenuto da Working Capital come progetto start up su cui investire, da poco è arrivata la nuova release online che ne aumenta le potenzialità in fatto di condivisione mantenendo la caretteristica di semplicità che lo rende uno strumento estremamente importante. Per capirne di più e conoscerlo meglio, abbiamo avuto il piacere di intervistare Anna Maria Campise, Community Manager di Pazienti.org, che ci illustra come è nato il progetto e quali sono i vantaggi per coloro che lo volessero utilizzare.

Intanto, grazie per aver accettato ilnostro invito. Per informare bene anche i lettori, ci puoi spiegare a cosa serve Pazienti.org e che cosa vi ha portato alla realizzazione di un progetto come questo?

Pazienti.org nasce dall’incontro di Linnea Passaler con Paul Hodgkin, medico inglese fondatore di Patient Opinion. Dalla versione beta, lanciata nel Maggio 2010, pazienti.org ha avuto diverse implementazioni, fino ad arrivare all’ultima release lanciata lo scorso Marzo. Ciò che ci ha spinto a realizzare questo progetto ed a migliorarlo costantemente è la voglia di costituire un canale super partes per pazienti e strutture sanitarie: siamo convinti che una comunicazione sana tra le due parti sia il primo passo verso una sanità più trasparente e partecipata.

Secondo te, l’Innovazione e le tecnologie possono essere utili per la Sanità? E come?

L’innovazione e le tecnologie rappresentano la chiave di volta per migliorare la sanità italiana. Il digitale ha già cambiato il modo in cui le persone si rapportano alla sanità ed alla salute perché permette di stabilire un rapporto paritario tra pazienti, medici e strutture sanitarie e fa sì che tutti possano comunicare e dare il proprio contributo per cambiare le cose. Le tecnologie digitali possono ancora fare moltissimo per la sanità italiana se riusciremo a cogliere l’opportunità che ci danno: ridiscutere l’impostazione tradizionale della sanità per ripensarla alla luce del digitale.

Definire Pazienti.org una sorta di social network della sanità è corretto?

Seppure con le dovute cautele, lo è perché è una piattaforma imparziale che consente una comunicazione alla pari tra pazienti e strutture sanitarie. Non solo. Siamo sempre attenti alle esigenze degli utenti e delle strutture sanitarie, sia per quel che riguarda gli spazi digitali che offriamo, come testimonia l’evoluzione continua della nostra piattaforma, sia per le tematiche che approfondiamo, insieme ai nostri esperti, a partire dalle richieste degli stessi utenti.

Quali sono le opportunità e i servizi che offrite a tutti coloro che si collegano al vostro sito? E quali i vantaggi per gli utenti?

La prima grande opportunità che diamo ai nostri utenti è la possibilità di condividere le loro storie e le loro opinioni sulle strutture sanitarie. La condivisione è un grandissimo valore per i pazienti stessi, che possono scegliere la struttura in cui curarsi anche grazie alle opinioni presenti su pazienti.org. Questa è una grande opportunità anche per le strutture sanitarie che possono acquisire nuovi pazienti, avere il feedback diretto dei propri utenti e, a partire da questo, possono migliorarsi ed instaurare un dialogo costruttivo con i pazienti.

Al momento che tipo di riscontro avete? Quali sono i numeri di Pazienti.org ad oggi?

Oltre ad una grande attenzione da parte dei media, abbiamo una larga partecipazione degli utenti, spesso mirata proprio alla condivisione di esperienze molto positive con le strutture sanitarie; queste, da parte loro, stanno dimostrando un’attenzione crescente alla comunicazione online con i pazienti.  Stiamo raccogliendo centinaia di storie ed abbiamo migliaia di visite ogni giorno che ci spingono a fare sempre di più e sempre meglio per sviluppare il nostro progetto.

Si parla sempre di più di web 2.0 anche se ormai ci si sta orientando verso la versione 3.0, ma possiamo dire che Pazienti.org è un esempio di Sanità 2.0?

Pazienti.org è certamente un esempio di sanità 2.0 proprio perché è interamente basato sull’interazione e sulle necessità degli utenti.

Quale sarà il futuro della Sanità italiana, secondo te?

Le tecnologie digitali sono determinanti  in materia di salute e di sanità perché permettono un’interazione alla pari tra pazienti e tra questi e le strutture sanitarie.
I pazienti ora scelgono in modo più consapevole le strutture sanitarie e gli specialisti a cui rivolgersi, usano gli strumenti di Q&A, utilizzano i meccanismi di second opinion.
Il futuro della Sanità italiana si giocherà sulla sua capacità di accettare questo cambiamento culturale in atto e di vedere in questo una grande opportunità per migliorarsi: un cambiamento che ci obbliga a pensarci al di là dei confini nazionali, e che rende le persone sempre più protagoniste della propria salute.

E’ vero, così come in altri ambiti, anche per la Sanità vale il discorso del cambiamento profondo, culturale come dice Anna Maria Campise, e non possiamo non sottoscrivere questo pensiero. La Sanità italiana ha la possibilità di migliorarsi, fatte salve le problematiche di fondo che vanno risolte. Ma progetti come Pazienti.org vanno nella direzione del cambiamento culturale, vanno nella direzione di rendere sempplice, attraverso l’innovazione e le tecnologie, quelle azioni che fino a ieri sembravano complicate. Ed è questo il grande merito che gli va riconosciuto.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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