Finalmente possiamo dire che una nuova fase della Politica Italiana sia iniziata, proprio come volevamo, cioè più attuale e più rivolta anche al web. Ecco perchè si potrebbe parlare di Politica 2.0. Ma sarà veramente così? Basteranno i ministri Gelmini e Brunetta a scuotere un pò l’ambiente? Vedremo.
Sinceramente, non ne sono molto convinto, anche se, come ha prontamente scritto il mio amico Andreas sul suo blog, qualcosa si sta muovendo per il verso giusto. D’accordo che qualcosa si stia muovendo nel nostro grigiore politico, ma finora è poca cosa, e anche, aggiungo, fatta male. Buona l’idea della Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione, ad utilizzare il web, quindi Youtube, per aprire al dialogo col pubblico giovane che è un assiduo frequentatore di internet, ma se ci avesse pensato prima non sarebbe stato male. Barack Obama, visto che adesso provano tutti ad imitarlo, ha capito sin da subito che buona parte della sua campagna elettorale andava giocata sul web, avendo ragione, e dopo averla vinta sta continuando su questa strada. E’ riuscito ad intuire che qualcosa stava cambiando nel suo paese e con una strategia del tutto nuova è riuscito a dare forma alla richiesta di cambiamento che veniva dal suo paese e non solo. Il tentativo della Gelmini arriva dopo polemiche, scioperi, proteste che hanno scosso la scuola italiana e non vorrei, come invece credo, tutto questo si vanifichi proprio perchè arrivato tardi e screditato da una politica che non si accorge che il cambiamento in Italia è gia iniziato.
Quando ho saputo che Brunetta si è iscritto su Facebook per creare un rapporto diretto con gli italiani e con chi quotidianamente si deve misurare direttamente con le ambziose azioni che sta mettendo in atto il ministro, non vi nascondo che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho pensato che forse, dopo la Gelmini, qualcosa veramente comincia a muoversi. Purtroppo, non è stato così. Guardando il video c’è da restare un attimo perplessi. Ma come si pensa di potersi presentare in quel modo e credere di essere convincenti? E la sciarpetta? Credo che se anche Barack Obama avesse provato a presentarsi con una sciarpetta avrebbe preso una sonora cantonata. A parte la battuta, ma presentarsi in un altro modo no? Cercare anche di fare un discorso compiuto e non una manciata di secondi appena, avrebbe sicuramente dato più senso alla cosa. Non basta dire di “far vedere cosa si fa” ci vuole altro. Cosa ci vorrebbe? Almeno un pò di convinzione in più. Con quella sciarpetta sembra che stia facendo tutto in fretta e furia “che c’ho da fare!”. Purtroppo questo primo tentativo è andato male e non so se ce ne saranno altri. E speriamo che adesso il ministro non decida di mettere i tornelli anche sul web…