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Social Media come una malattia?

Uno studio recente, senza neanche sorprendere tanto, ha evidenziato che i social media per molti sono quasi un’ossessione. I più accaniti sono i possessori di cellulari iPhone o simili. Ma vediamo nel dettaglio.

Per quanto questo studio sia stato realizzato negli Usa, mi è sembrato interessante anche perchè secondo rispecchia molto quello che è l’atteggiamento italiano verso i social media, ed europeo in generale. Forse parlare di ossessione è un pò troppo, però che ci sia un attaccameto particolare nel controllare spesso i siti che si utilizzano di più come facebook o twitter questo mi sembra ormai un dato certo. Certo ormai sono strumenti che per molti sono diventati neessari strumenti di lavoro, ma per altri, la maggior parte sono un momento indispensabile della propria giornata. Ecco perchè ossessione. Che poi questa lo si trovi esagerato, che un usao smodato di questi siti porti alla non socialità reale questo è un discorso che merita un approfondimento a parte. Qui adesso parliamo di numeri.Numeri che in questo caso possono contribuire a formulare una riflessione più attenta. Ripeto è uno studio americano, ma credo che molti riconosceranno che sono risultati riscontrabili anche nel nostro modo di usare i social media.

Cominciamo subito col dire che il 48% degli intervistati (1000 in totale) controlla ilproprio profilo su facebook o twitter anche durante la notte o appena svegli al mattino e che questo atteggiamento investa di più la categoria al di sotto dei 25 anni. Chi invece possiede un iPhone ha l’usanza di controllare i propri profili social stando a letto anche prima di addormentarsi. E la maggior parte di essi dal suo iPhone accede alle notizie al mattino appena svegli, senza sentire il bisogno di accedere la tv. Da considerare che si parla di iPhone che con le sue centinaia di applicazioni lo rendono estremamente flessibile per questo tipo di utilizzo, quasi che la telefonata per questo tipo di apparecchio sia una cosa secondaria (lo dico con la dovuta ironia).

Lo studio mette in risalto anche che il 56% degli intervistati controlla facebook una volta al giorno, che il 32% non considera come un disturbo il ricevere messaggi anche mentre mangia e che il 24% sotto i 25 anni non hanno problemi a comunicare anche mentre sono in bagno!

Altri risultati interesanti sono che il 12% degli intervistati controllo a usa facebook ogni due ore; il 65% degli intervistati sopra i 25 anni non ritiene di essere disturbato da messaggi che provengono dai social media mentre si trova in riunione, durante i pasti, mentre fa sesso o la doccia.

A guardare gli ultimi dati si direbbe che si è veramente malati di social network. Ma al di là di questo credo che questo studio confermi che usiamo i social media come strumento alternativo e diffuso per reperire notizie, al di là della tv o dei giornali. E che il fenomeno sta diventando sempre di più un parte della nostra vita quotidiana.Questo può sembrare banale affermarlo, ma è altrettanto vero.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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7 Commenti

  1. Da quando ho l’ iphone ADORO mettermi a letto a fine giornata e prima di addormentarmi controllare tutti gli aggiornamenti del mio blog e di twitter!
    Devo dire che in parte è anche una necessità…in giornate molto lunghe e piene di impegni, quello è il momento ideale per dedicare del tempo ai propri spazi su web.

  2. Direi che ti comporti normalmente, nel senso che fai quello che fa la stragrande maggioranza delle persone e cioè che arrivati alla sera si trova uno spazio per controllare online tutto quello che non si è potuto fare durante la giornata, posta, sito, blog, facebook, twitter e via discorrendo. In più utilizzando l’iPhone è tutto più comodo. Ma sinceramente mi preoccupa chi sta attaccato al pc o al proprio iphone mentre sta facendo la doccia o addirittura mentre sta in compagnia della propria compagna/fidanata/moglie (e viceversa). Non è un tantinello eccessivo?!?

  3. Penso che non sia del tutto sbagliato parlare di ossessione per alcune persone.
    I social permettono un’interazione continua e consentono di esporre la parte di noi che vogliamo quando vogliamo. E’ un IO controllato quello che esponiamo, ed implica “meno rischio” rispetto ai rapporti face to face dove vengono coinvolti tutti i 5 sensi. I social permettono dunque una socialità “meno impegnativa”perchè più facile da sostenere in quanto richiede meno coinvolgimento rispetto i classici rapporti di scambio face to face. Benefit dello stare insieme ma molti meno problemi forse anche 🙂

    Penso inoltre che i social siano anche un modo per sentirsi un po’ meno soli.
    Per molte persone, quindi, anche un antidoto alla solitudine. Voi che ne pensate?

  4. Sono d’accordo con te nel ritenere i social network un modo nuovo di interagire e socializzare, che può essere anche una valida alternativa per alcuni. MA non trovi che sia un pò pericoloso sostituirli completamente alle relazioni personali, quelle che mettono in gioco i “5 sensi”, come dici tu? Se pensiamo ai social network come a una soluzione di comodo allora il rischio che si corre è che tra un pò non ci parleremo più, neanche per un saluto. Scusa l’estremizzazione, ma nonostante sia uno di quelli che sostiene e difende il valore dei social network, o social media, ma ritengo che sia pericoloso farli diventare un’ossessione, non credi? 🙂

  5. Ritengo che i SM non debbano diventare un’ossessione, per carità.
    Il face to face rimane l’unica interazione vera e completa e, come tale, insostituibile.
    Solo che – come sottolineano vari studi (ma basta guardarsi intorno, nella nostra cerchia di conoscenti) – questo alle volte viene dimenticato.

  6. Esatto Laura, è un aspetto che spesso viene dimenticato. Uno recente studio metteva in risalto che i frequantatori assidui di social network spesso hanno usato poco il pc negli ultimi due anni o ancora peggio appena sanno usare la posta elettronica. Cioè, e vengo a quello che dicevi prima, diventano un’ossessione nel momento in cui la persona che ne fa uso sta cerando qualcosa, o qualcuno, senza curarsi del modo…

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venerdì, 29 Marzo, 2024

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