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Twitter in Italia, come cambiano abitudini, umori e opinioni

Interessante studio di Blogmeter, presentato da Vincenzo Cosenza durante l’ultimo “State of the Net 2013”. Inserito in quadro più generale, dal focus su Twitter si evince che gli italiani lo usano e che la Social Tv ha avuto un effetto evidente. Infatti l’orario di picco do scrittura dei tweets si è spostato più in avanti. In 4 mesi, sono 71,6 milioni i tweets e cresce del 22% l’uso dell’hashtag

twitter-italia-2013

Non poteva non essere interessante lo studio di Blogmeter che Vincenzo Cosenza ha presentato al recente “State of the Net 2013” di Trieste. Lo studio riguarda proprio come gli italiani conversano sulla Rete e dal focus su Twitter, quello di cui vi parliamo in questo post, viene fuori che gli italiani lo strumento lo usano, lo fanno con maggiore consapevolezza e conoscenza e la Social Tv ha fatto registrare degli effetti molto evidenti a tal punto da cambiare un p0′ gli scenari.

“C’è una maggiore comprensione delle grammatiche specifiche del mezzo”, spiega il social media strategist di Blogmeter, Vincenzo Cosenza che lo scorso venerdì ha “aperto” il terzo appuntamento con State of the Net a Trieste. “E la tv ha spostato in avanti l’orario di picco della scrittura”

Nel corso del suo intervento di apertura del terzo appuntamento con State of the Net, il social media strategist di Blogmeter, Vincenzo Cosenza ha, tra le altre cose, tratteggiato i cambiamenti delle abitudini degli “internauti” italiani, presentando una inedita analisi delle opinioni e degli umori che emergono da Twitter. Oltre  a registrare segnali di un uso più consapevole del mezzo, l’analisi di 71,6 milioni di cinguettii emessi dagli italiani nei primi quattro mesi dell’anno ha evidenziato un flusso di tweet  spalmato uniformemente su tutti i giorni della settimana, mentre nel 2012 si registravano giornate più intense e altre meno. Inoltre aumentano del 22% i tweet che contengono un hashtag, del 7% i retweet e del 2% i geolocalizzati.

“Segno di una maggiore comprensione delle grammatiche specifiche del mezzo, utili a stimolare o ad entrare in conversazione”, spiega Vincenzo Cosenza.

hashtag_italia_2013 twitter_umori_italiani

Un cambiamento si registra anche nelle ore utilizzate per scrivere. Il picco massimo si sposta di un’ora in avanti, tra le 20 e le 22. È il riflesso della nuova abitudine di commentare in diretta le trasmissioni televisive, le quali sono diventare uno degli argomenti di maggiore dibattito tra gli utenti. Tra i programmi più twittati c’è Sanremo, ma vanno forte anche Servizio Pubblico, soprattutto la puntata che ha visto in ospite in studio Silvio Berlusconi, il talent The Voice of Italy, Piazza Pulita e Ballarò. Ma Twitter si rivela anche luogo in cui digerire collettivamente i fatti di cronaca. Quelli che hanno catalizzato maggiormente l’attenzione sono state le elezioni politiche e i suoi protagonisti, su tutti Berlusconi e il Movimento 5 Stelle, ma anche il travaglio che ha coinvolto Bersani e il PD.

Va poi aggiunto che le parole nascondono un mood, un umore che si può analizzare attraverso software di analisi semantica. Se in una giornata tipo le emozioni positive e negative tendono ad equivalersi, in occasione di eventi particolari emergono degli scostamenti rispetto alla media. In questa direzione il periodo considerato dall’analisi è caratterizzato da un sentimento negativo determinato dagli eventi politici, con due profondi picchi durante i lunghi giorni dello stallo istituzionale e la rielezione di Napolitano. Solo a Capodanno e a San Valentino il mood espresso è stato mediamente più positivo. Ovviamente dietro all’umore si nascondo le emozioni delle persone. Applicando l’analisi semantica alla psicologia delle emozioni, sono stati analizzati alcuni eventi specifici. Se durante uno spoglio elettorale si affastellano emozioni contrastanti, all’elezione del Papa emergono gioia e amore, mentre la giornata della rielezione del Capo dello Stato vede prevalere disgusto, tristezza e rabbia.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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