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Twitter sarebbe pronta ad eliminare il limite dei 140 caratteri

Da quanto riporta Re/Code, Twitter starebbe testando la possibilità di eliminare il limite dei 140 caratteri per i tweet e fissarlo a 10 mila, lo stesso limite che vale oggi per i DM. Secondo le notizie raccolte la funzionalità potrebbe essere rilasciata entro il primo trimestre di quest’anno. Ma sarebbe davvero la soluzioni ai problemi che attanagliano Twitter?

La notizia sta facendo il giro del web in queste ore e si tratta di rumors ovviamente. Ma quello che riporta oggi Re/Code potrebbe essere una notizia non da poco. E’ vero che se ne parla da tempo, ma questa potrebbe essere la conferma che davvero ci si sta lavorando.

twitter limite 140 caratteri

Ebbene, secondo le fonti raccolte da Re/Code, Twitter starebbe lavorando per eliminare il limite dei 140 caratteri che caratterizza l’utilizzo della piattaforma. E si starebbe lavorando su una modalità che fissa la lunghezza del contenuto a 10 mila caratteri, ossia il limite che è già in atto per i DM. Ricordiamo che il limite dei 140 caratteri vigeva anche per i messaggi privati, eliminato poi lo scorso agosto, un’operazione che ha permesso la possibilità di utilizzare i DM come servizio di messaggistica, ma che ha fatto subito pensare che qualcosa si stesse muovendo anche per i tweet.

E, sempre secondo le fonti raccolte da Re/Code, la nuova funzionalità potrebbe essere rilasciata addirittura entro il primo trimestre di quest’anno. Ma Non ci sono ancora conferme ufficiali.

La funzionalità a cui si starebbe lavorando avrebbe l’obiettivo di non stravolgere il design attuale e il rischio di stravolgere la timeline degli utenti in effetti è molto alto. Ma si starebbe pensando ad una soluzione “estensibile”, cioè una volta cliccato il tweet viene fuori tutto il resto del contenuto. Infatti provare a realizzare una soluzione che permetterebbe la visualizzazione di tweet più lunghi potrebbe poi portare ad un coinvolgimento minore da parte degli utenti. E allora perchè cambiare?

In effetti il punto è proprio questo, Jack Dorsey, nominato CEO permanente lo scorso ottobre, prendendo il posto del dimissionario Dick Costolo, ha la necessità di cambiare, quasi un obbligo, per dare una risposta prima di tutto agli investitori che chiedono a gran voce un cambio di passo, vista la crescita piatta della base utenti. Il CEO a “tempo parziale” (dedica infatti la mattina a Twitter e i pomeriggio a Square, l’altra sua società di cui è fondatore e CEO) deve dare un segnale.

Ma siamo sicuri che sia davvero questa la strada per il cambiamento, ossia la strada per dare una scossa? In realtà questa sarebbe una forzatura, eliminare la funzionalità che più di ogni altra caratterizza la piattaforma significa snaturarla, non cambiarla o valorizzarla. E poi gli utenti più affezionati non capirebbero, non la comprenderebbero e di conseguenza potrebbe rivelarsi un fallimento. Perchè invece non puntare su un progetto già troppe volte annunciato, in vigore negli Usa cero ma non in altri paesi, come Moments che permetterebbe già una migliore comprensione della piattaforma ai meno avvezzi coi 140 caratteri? Moments permetterebbe agli utenti di seguire con più ordine le varie storie di conseguenza verrebbe ridotto il “rumore” della timeline che tante volte non permette di seguire le varie notizie con ordine. Questa è già una soluzione in essere, ma evidentemente potrebbe non bastare.

UPDATE

E vista la grande risonanza che ha avuto la notizia, è arrivata anche la risposta del CEO di Twitter, Jack Dorsey, che in un tweet ha pubblicato una nota per spiegare che Twitter in quanto “veloce, pubblico, di natura live conversational” manterrà sempre così la sua natura. Per questo motivo “la maggior parte dei tweet sarà sempre breve…”.

E aggiunge anche che non ci sarà il timore di aggiungere nuove “utility” per potenziare la piattaforma.

A dire il vero, non sembra proprio una smentita, anzi. E non chiarisce bene proprio la questione. Sembra proprio presagire il fatto che la novità è ormai dietro l’angolo.

Allora siamo pronti a dire addio ai 140 caratteri?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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9 Commenti

  1. Se poi aggiungete gli stati, la chat e farmville avrebbe un secondo Facebook. .. Forse per dare una scossa potrebbero richiamare Evan Williams @ev Che ne dici Franz Russo?

  2. Sai Stefano, non sarebbe male l’idea Evan Williams, ma credo che non accetterebbe visto che è impegnato con il suo Medium. E non avrebbe dovuto accettare neanche Dorsey per la verità, impegnato a quotare a Wall Street la sua creatura Square. Ci vuole quindi un manager che sappia indicare una strategia da seguire, e che sia focalizzato su Twitter, non “part-time”. 😉

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venerdì, 26 Aprile, 2024

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