A distanza di due anni da quando WhatsApp venne acquisita da Facebook l’integrazione tra le due piattaforme oggi diventa più forte. L’azienda comunica oggi che inizierà a condividere con Facebook una parte dei dati degli utenti, tra cui il numero di telefono.
Due anni fa, quando Facebook acquisì per 20 miliardi di dollari WhatsApp, uno dei problemi che emerse da quella acquisizione era proprio relativo alla privacy. Molti sollevarono il problema su come sarebbero stati gestiti i dati degli utenti che allora pagavano 0,89 centesimi di euro l’anno. La cifra venne poi eliminata fino a rendere WhatsApp completamente gratuito. Una scelta che spiega, forse, l’annuncio viene fatto oggi. WhatsApp fa sapere infatti che da oggi condividerà con Facebook (quindi l’azienda che la controlla) una parte dei dati degli utenti. E tra questi dati figura il numero di telefono. E non viene offerta all’utente la possibilità di scegliere.
In un post sul blog ufficiale, WhatsApp afferma di procedere alla dei termini di servizio e dell’informativa sulla privacy con l’intenzione di “condividere alcune informazioni con Facebook e il gruppo di aziende di Facebook che ci permetteranno di coordinare e migliorare le esperienze attraverso i nostri servizi e quelli di Facebook e del gruppo di Facebook“.
I dati che verranno condivisi serviranno poi a Facebook per meglio suggerire amici con cui entrare in contatto e per meglio visualizzare annunci pubblicitari in linea con gli interessi degli utenti stessi. Altri dati analitici potranno poi essere utili per combattere l’annoso fenomeno dello spam. Per esempio, si legge sul blog ufficiale “potrai vedere l’annuncio di una società con cui già lavori, piuttosto che l’inserzione di una società di cui non hai mai sentito parlare“.
Insomma, tutto viene fatto passare per migliorare i contatti e per meglio ricevere suggerimenti in linea con gli interessi. Ma resta comunque il fatto che di fronte ad una scelta del genere WhatsApp perde una delle caratteristiche più apprezzate dagli utenti. Cioè la certezza di avere una policy relativa alla privacy più stringente e rispettosa degli utenti. Lo stesso Jan Koun all’indomani dell’acquisizione di WhatsApp garantiva gli utenti che mai avrebbe modificato la privacy sull’app. L’esatto contrario di quello che avviene oggi.
Una scelta che segue, come dicevamo all’inizio, quella di rinunciare alla (minima) cifra per l’abbonamento che era in essere fino a poco tempo fa. Gli utenti condividono i propri dati su piattaforme che hanno come core proprio questo, WhatsApp rientra in questa categoria. La cessione dei propri dati su una piattaforma gratuita diventa “moneta di scambio”, proprio come in questo ultimo caso, e proprio grazie a Facebook sappiamo bene di cosa si parla. Di sicuro gli utenti di WhatsApp non approveranno questa scelta.
#UPDATE – 30 giorni di tempo per scegliere
Diversamente da quanto scritto ieri, WhatsApp all’interno degli aggiornamenti previsti, che modificano i termini di utilizzo dell’app, prevede un periodo di 30 giorni per effettuare la scelta se condividere o meno alcuni dati (ricordiamo che tra questi figura il numero di telefono) con Facebook. Lo si legge proprio nelle “Informazioni Legali su WhatsApp“.
E voi che ne pensate?