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Donne e l’Automobile: più concrete nella scelta e meno stressate degli uomini

Un interessante studio di Automobile.it, “Uomini e Donne al volante – Tutta la verità”, prova a sfatare alcuni falsi miti che riguardano le donne al volante. Ebbene, le donne sono più pragmatiche degli uomini impiegando il 10% del tempo in meno nel momento dell’acquisto; e sono anche meno stressate degli uomini alla guida in mezzo al traffico.

Se siete tra quelli che credono al detto “donne al volante pericolo costante”, allora dovrete cominciare a ricredervi. Si perche questo interessante studio, a cura di automobile.it, di falsi miti che riguardano le donne e il mondo dell’auto ne smentisce parecchi. Esistono ancora oggi dei pregiudizi difficili da abbattere, ma i dati che stiamo per conoscere insieme ci mostrano che in realtà le donne in fatto di auto e guida hanno qualcosa da insegnare agli uomini.

Allora, cominciamo col dire che è vero che gli uomini sono quelli che guidano di più, 57% contro il 43% delle donne, ma se guardiamo ai chilometri percorsi in un anno la differenza non è così elevata, infatti: 11.500 i chilometri percorsi dagli uomini e 10.500 i chilometri percorsi dalle donne. E come si differenziano gli uomini e le donne nel momento di scegliere e acquistare un’auto? Ecco che questo è un vero banco di prova che dimostra quanto le donne siano in realtà molto più concrete degli uomini. Al momento della scelta infatti gli uomini sono i soliti “sognatori”, mentre le donne sono più concrete impiegando anche il 10% del tempo in meno rispetto agli uomini.

donne volante automobile.it 2017

Ed essendo sognatori, gli uomini sono alla ricerca di Ferrari (7%), Bmw e Porsche (4%); mentre le donne ricercano più che altro auto come la Smart (6%) e Mini (3,5%), anche se non mancano le donne che ricercano Ferrari (4%).

In fatto di guida le donne si rivelano essere le più spericolate, anche se le percentuali rilevate dallo studio di automobile.it sono in calo: si è passati da 6,3% del 2012 al 5,9% del 2015 per le donne e dal 5,9% del 2012 al 5,6% del 2015 per gli uomini.

Sia per le donne che per gli uomini le strade dove avvengono più incidenti stradali sono le strade urbane (71% per le donne e 70% per gli uomini); mentre sulle autostrade la percentuale di incidenti è identica al 6%. Situazione molto simile sulle altre strade: 23% per gli uomini e 21% per le donne.

E le donne dimostrano di essere meno stressate degli uomini alla guida, infatti lo studio rileva che gli uomini al volante danno registrare un livello di stress di 7 volte superiore alle donne in situazioni di traffico.

La ricerca poi rileva anche che il 50% degli italiani pensa che le donne trascurino l’auto, che il 50% crede che le donne siano insicure e che il 35% le ritiene distratte. A questi pregiudizi l’atteggiamento delle donne è diviso a metà. Infatti, il 45% delle donne risponde che è meglio dimostrarsi migliori, un altro 45% risponde che in realtà sono pregiudizi che non si possono cambiare. L’8% vorrebbe poi impedire l’uso dell’auto agli uomini e un restante 2% ritiene che sia meglio cominciare a diffondere pregiudizi verso gli uomini.

In basso trovate il link e anche l’infografica con tutti i dati per intero. E diteci cosa ne pensate voi donne di questi dati e cosa ne pensate voi uomini, es e avete anche voi dei pregiudizi. Vi aspettiamo tra i commenti.

Uomini e donne al volante: tutta la verità in un'infografica
Infografica a cura di automobile.it

infografica donne uomini automobile

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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