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Il Narcisismo sul Web: lo demonizziamo?

Il Narcisismo, come modalità di comportamento e di comunicazione, emerge fortemente sul Web che sui Social Network, tanto che si dice che questa sia l’Era della Personalità Narcisistica. Che cosa sta dietro, tuttavia, ad un carattere narcisista? E’ giustificabile, secondo voi?

Sul Narcisismo Digitale o, meglio, su quanto il Digitale ci renda più facilmente Narcisisti, è stato scritto moltissimo.

In un’era in cui la nostra personalità e il nostro carattere sono proiettati nelle conversazioni sui Social Media e sugli articoli che pubblichiamo, la nostra identità è sempre più pubblica e, proprio per questo, è cambiata.
Parliamo tutti, sempre più interconnessi, sempre più visibili.
E anche chi non parla di sé si costruisce sul Web un’immagine molto precisa per chi legge e ascolta.
Dichiariamolo apertamente: siamo nell’Epoca della Personalità Narcisistica, dell’auto-celebrazione, dei selfie, della focalizzazione su se stessi.
Ma prima di tutto, cosa vuol dire Essere Narcisisti?

narcisismo selfie web

In realtà, il Narcisismo ha una vasta varietà di significati, che parte dalla Patologia Psichiatra fino alla semplice descrizione di un carattere sano.
Talora perfino positivo, quando si intendere una buona stima di sé e una valutazione positiva del proprio Ego.
E’ un carattere, tuttavia, che fondamentalmente si distingue per ben altro: scarsa empatia, vanità, presunzione.
Una presunzione pericolosa nell’ambito sociale perché può trasformarsi da egocentrismo ad arroganza e livore.
Altre caratteristiche fondamentali del Narcisismo consistono nel negare qualsiasi senso di responsabilità e/o di colpa e nel non sentire mai alcun rimorso.
Le altre persone vengono considerate, più o meno consapevolmente, come mezzi per il successo personale, senza considerare il prezzo di questo atteggiamento, e questo induce il Narcisista ad amare e adulare i cosiddetti proseliti e a non accettare critiche.
Neppure, ovviamente, quelle costruttive.

Un carattere narcisistico difficilmente si integra nell’ambito sociale in cui è posto perché la sua superbia e altezzosità può sfociare facilmente in prepotenza.
Gli studi rivelano che i soggetti con tali caratteristiche si ambientano e socializzano molto più fortemente con soggetti simili a loro.
In un ambiente in cui prevale l’abbuffata di potere e l’egocentrismo, difficilmente i singoli si pesteranno i piedi l’un l’altro, proprio per poter continuare ad essere auto-riferiti e auto-centrati.

Il Web è lo specchio ideale per ingigantire l’immagine di sé. La casa del Narcisismo, in un certo senso.
E si può dire che il Narcisismo è il vero demone della società virtuale, che si sviluppa sul digitale e su Internet.
Eppure c’è una riflessione importante da fare.

Il Narcisista è di natura ipercritico nei confronti degli altri e tende alla svalutazione costante di chi s’interfaccia con lui.
Naturalmente questa è una modalità del tutto disfunzionale nella creazioni di relazioni, sui Social Network e sul Web in particolare dove manca il Linguaggio del Corpo a compensare i rancori.
Nulla di male – né di strano – se il Narcisista ci risulta fastidioso, indisponente, insopportabile, anche un po’ meschino.
Perché non ha alcun diritto di porsi a giudizio di noi e delle nostre azioni.
Eppure, quell’immagine grandiosa del Sé che si porta dietro è anche l’ombra della sua capacità di relazionarsi. O meglio, la dimostrazione della sua incapacità.
Ecco la nota dolente.
Stiamo toccando la verità inconscia della personalità narcisista.

L’immagine grandiosa è, in realtà, una vera e propria proiezione di sé irrealistica e ideale.
La motivazione per cui questo avviene è spiegata dalla necessità che il Narcisista ha di compensare quella che è una visione di sé inconsistente, modesta, insicura e fragile.
Opposta a tutto quello che noi possiamo immaginare relazionandoci con lui.
Alla base dello sviluppo del Narcisismo c’è sempre una mancanza di accoglienza, di risposte amorose e di accettazione infantile.
Il Narcisista è una persona debole, intollerante tuttavia della propria stessa debolezza.
E quell’ipercritica che ha per gli altri, è in realtà un’ipercritica che rivolge a se stesso.
Spessissimo, il Narcisista non riconosce affatto il proprio senso di fragilità e interiorità, perché si tratta di un processo di proiezioni interiori che rimane il più delle volte inconscio.
Se se ne rendesse conto, considererebbe indubbiamente intollerabile la sua debolezza. Crollerebbe.

Il Web e i Social Network in particolare, che sono nati per creare connessioni, far nascere relazioni, aprire il confronto tra persone che non si conoscono e vengono da realtà completamente diverse, rende difficilmente sopportabile la presenza del Narcisista. 
Con lui non si riesce a stabilisce un dialogo bidirezionale, alla pari. Nessun confronto.
Lui è il leone che tutti temono e il suo giudizio – ipercritico, appunto – azzera la natura stessa dei rapporti nella realtà virtuale. Se avesse in mano il nostro specchio – e non il suo – si vedrebbe non certo un leone, ma forse forse un micetto.

Di fatto, tristemente, è proprio il Narcisista quello che soffre di più.
Incatenato entro schemi mentali rigidissimi, dove regna solo la competizione e mai il confronto, e dove qualsiasi sua reazione è in realtà motivata da un profondo senso di inferiorità che non accetterà mai.
Il Narcisista è una vittima?
In un certo senso sì, perché l’ostinata negazione dei sentimenti lo condanna a desolanti rapporti manipolatori e inautentici.
E’ giustificabile per questo?

Da un punto di vista evolutivo e patologico, certamente sì. L’adulto narcisista è un bambino che non ha mai avuto un amoroso riconoscimento dalla figura materna.
Eppure, senza addentrarci in questi studi psicopatologici, il Narcisista fa male. Ferisce gli altri perché li usa.

Se tutto questo è già difficile da gestire nella realtà quotidiana, sul Web diventa quasi impossibile, per la natura stessa dei rapporti virtuali.
Naturalmente questa riflessione non vuole convincere nessuno a stimare una persona che ha le caratteristiche relazionali e psicologiche del Narcisista. Tuttavia, lo si può capire meglio, alla luce di questa riflessione.
E riconoscere le dinamiche inconsce del carattere umano è, sempre, l’unica arma che abbiamo perché le nostre relazioni virtuali siano positive, diano vita ad un confronto reale e, perché no, ad una vera e propria Innovazione.

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Francesca Ungaro
Webwriter e Content Manager. Psicologa Clinica. Ho lavorato come Responsabile della Comunicazione Corporate. Psicologia e scrittura sono le realtà che si intrecciano da sempre nella mia vita.

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3 Commenti

  1. Ciao Francesca :). Purtroppo il selfie-style imperversa e c’è poco da fare. L’unica cosa è sperare di crescere e di migliorare sempre, stimolando azioni positivie. Un saluto 🙂

  2. Cara Annarita,
    non credo che sia il Selfie-style di per sé a danneggiare i rapporti e la comunicazione online, quando l’autoreferenzialità, che – come tu dici esattamente – NON porta a crescere e sicuramente NON porta a stimolare nuove azioni positive. Dove c’è puro Narcisimo non c’è spazio per il confronto, per il miglioramento, per l’Innovazione.
    Non credi?
    Un bacione!

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martedì, 19 Marzo, 2024

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