Ebbene si! Anche la Chiesa si accorge del web e Papa Benedetto XVI addirittura dice che il web è “un vero dono di Dio”
L’occasione è stata la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che il Papa ha voluto ricordare lanciando proprio questo messaggio di apertura alle nuove tecnologie. E contemporaneamente veniva lanciato su Youtube il canale del Vaticano sul quale verrano resi visibili tutti gli interventi del Papa e tutte le attività più rilevanti della Sabta Sede. Insomma, non si poteva non segnalare questo avvenimento e soprattutto quello che colpisce è proprio il messaggio che il Papa ha voluto lanciare segnando un’apertura importante, a mio avviso, verso il web e verso le nuove tecnologie. Colpisce anche perchè questo messaggio proviene da una persona notoriamente conosciuta come rigida verso tutto ciò che può apportare novità all’interno della Chiesa Cattolica. La sua storia personale come teologo strettamente legato alla tradizione e come Custode e Difensore della Dottrina durante il Papato di Giovanni Paolo II ha sempre indicato una sostanziale chiusura verso tutto ciò che provenisse da fuori a difesa in maniera rigida della religione.
Papa Ratzinger nel suo messaggio di anche “Molti benefici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in équipe da luoghi diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale”. Parole assolutamente condivisibili.
Ma mi preme anche fare una segnalazione di tipo tecnico che fa Massimo Russo sul suo blog dove fa un’annotazione dicendo che già ieri sulla pagina del Vati cano su Youtube la funzione di embed che consente l’incorporazione e la pubblicazione dei videoclips messi a disposizione era disattivata . Oggi è ancora così. Strano.
E poi, dopo tutte queste belle parole, mi piace segnalare il parere di Pamela Ferrara che sul suo blog, in riferimento al convegno organizzato dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) dal titolo Chiesa 2.0 tenutosi recentemente dove si è voluto sottolineare lo sforzo da compiere andando nella direzione di diffondere l’attività pastorale anche sul web, invece sostiene Chiesa 2.0. Che senso ha?, dove sottolinea il fatto che la Chiesa da sempre comunica a senso unico mentre la caratteristica del web sta proprio nel fatto di voler comunicare verso tutti, senza distinzioni e a tutti i livelli, recriminando alla Chiesa qualsiasi possibilità di contraddittorio. Anche questo è vero, apprezzo comunque molto il fatto che la Chiesa abbia fatto quanto meno uno sforzo. Forse continuando di questo passo altre sorprese positive potrebbero arrivare.