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Contactless, come funziona e alcuni dati per l’Italia

Il sistema di pagamento Contactless si sta ormai diffondendo sempre di più, anche nel nostro paese. Le previsioni di crescita in Italia delle “smart card” sono positive.

Sul nostro blog raccontiamo ormai ogni giorno quella che viene definita “rivoluzione digitale“, riportandovi storie, fatti ed esempi di come il digitale stia cambiando la nostra vita e il nostro modo di vivere anche il quotidiano. Per questo motivo oggi vogliamo osservare più da vicino un fenomeno di cui spesso si parla poco, ma che sempre di più sta entrando, ed entrerà, nella nostra vita di tutti i giorni. Stiamo parlando del fenomeno che va sotto il nome di Contactless, che indica il sistema di pagamento “senza contatto” e cioè quelle carte di credito, o debito, che permettono il compimento dell’operazione senza che la carta venga inserita nel POS (point-of-sale). Queste carte sfruttano la tecnologia RFID, cioè la Radio-Frequency IDentification, quella tecnologia per l’identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni, basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche.

contactless carte pagamento franzrusso.it 2016

Il grande vantaggio che offrono questo tipo di carte è che per compiere l’operazione di pagamento è sufficiente avvicinare la carta al POS, quando è presente sul lettore il simbolo Contactless e subito dopo viene emesso un segnale acustico che indica l’avvenuto pagamento. L’operazione è quindi resa più veloce e agevole e fino a 25 € di spesa non è necessario firmare lo scontrino o digitare il codice PIN, un gran bel vantaggio.

Quindi i consumatori, con la tecnologia Contactless, possono decidere di pagare tramite qualunque dispositivo, dovunque e in qualunque momento, potendo contare su sicurezza e convenienza. E il vantaggio è anche per gli esercenti che possono incoraggiare un aumento di fiducia da parte dei loro clienti. I vantaggi che offre il sistema Contactless dunque sono davvero per tutti.

Ma a che punto è la diffusione del Contacless in Europa e in Italia?

Secondo alcuni dati che abbiamo reperito, nel secondo trimestre del 2015, quindi nella prima metà dello scorso anno, le transazioni Contactless in Europa sono cresciute del 170% e la quantità di spesa è triplicata. Nell’ultimo anno il 43% dei terminali installati nel mondo sono stati Contactless con una crescita annua del 21% rispetto al 2014. Qualsiasi sia l’attività, piccoli negozi, grandi magazzini, taxi e altro, i consumatori, in Europa, scelgono sempre di più la comodità e la sicurezza del Contactless, con una crescita annua del 20%.

Per esempio, a Londra, grazie al Contactless è possibile acquistare anche i biglietti per i mezzi pubblici, tanto è vero che i trasporti di Londra sono il più grande merchant Contactless nel mondo: il 10% delle transazioni nel network della metropolitana di Londra è Contactless oggi e si tratta sicuramente di uno dei traguardi più rilevanti sui trasporti. A giugno del 2015, 100 milioni di viaggi sono stati pagati tramite tecnologia Contactless. Per restare in UK, solo nei primi tre mesi del 2015 le transazioni Contactless erano 52,6 milioni.

Anche il nostro paese mostra di apprezzare il Contactless, ponendosi all’avanguardia per soluzioni di Contactless e proximity payments. Secondo i dati del Politecnico di Milano, le carte Contactless in Italia sono 12 milioni alla fine del 2014 e dal 2009, anno in cui si è cominciato ad introdurre questo sistema di pagamento, tutti i principali gruppi bancari italiani hanno messo a disposizione dei loro clienti carte dotate di questa tecnologia. Anche in Italia i grandi retailer hanno deciso di investire in innovazione accettando pagamenti con carte Contactless e smartphone NFC e tra questi vanno citati McDonald’s, IKEA, Media World, Auchan, Carrefour,  Esselunga, Eni, Eataly, Cisalfa, Chef Express e My Chef.

Altro grande tema che introduce il sistema Contactless è quello della sicurezza, ma questo lo affronteremo più avanti, vista la sua enorme rilevanza.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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