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L’Impresa entra nelle scuole con BizWorld Italia e Mind the Bridge

Dopo il grande successo ottenuto negli Usa e in altri paesi, il celebre corso americano per startupper in erba fondato dal venture capitalist Tim Draper arriva anche nel nostro paese grazie all’Associazione Culturale no-profit BizWorld Italia, di cui Mind the Bridge diventa partner attivo. Obiettivo comune promuovere la cultura del fare impresa tra i giovanissimi

Non è mai troppo presto per imparare cosa significhi essere imprenditori e come nasca e si gestisca un’impresa. Soprattutto quando la formula adottata è quella del divertimento e del gioco. Da queste premesse parte ufficialmente anche in Italia BizWorld, il celebre corso americano per startupper in erba fondato nel 1997 dal venture capitalist Tim Draper per la promozione della cultura imprenditoriale presso i ragazzi delle scuole medie.

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Dopo anni di crescente successo negli Stati Uniti, Paesi Bassi, Korea, India e Singapore e un primo progetto pilota realizzato a Torino nei mesi scorsi, BizWorld approda infatti nel nostro paese con la nascita dell’Associazione Culturale no-profit BizWorld Italia, nata per volontà dell’imprenditore torinese Adriano Marconetto (co-fondatore in passato di Vitaminic, Electro Power Systems e, recentemente, di ProxToMe) che oggi annuncia l’ingresso della Fondazione Mind the Bridge tra i propri soci e nell’Executive Board.

Fu proprio Marco Marinucci, fondatore di Mind the Bridge, a parlarmi di BizWorld un anno fa – dichiara Adriano Marconetto – e sono felice che la sua fondazione abbia deciso di unire le forze con BizWorld Italia per far crescere anche presso i ragazzi italiani la consapevolezza che, un giorno, crearsi un lavoro può essere meglio che cercarsene uno”

La scuola dell’obbligo italiana non prevede, come noto, alcun momento di insegnamento dei principi di base dell’economia e dell’imprenditorialità e BizWorld si propone per l’appunto di ridurre questo gap attraverso un corso divertente e multidisciplinare di circa 15 ore durante il quale gli studenti di una classe di terza media vengono suddivisi in 4 gruppi (startup), ciascuno dei quali deve confrontarsi con gli altri nel progettare, produrre e vendere i braccialetti dell’amicizia. I ragazzi si danno un ruolo all’interno della propria “azienda”, imparano a negoziare con investitori e banche, definiscono politiche di prodotto, di prezzo e di marketing e comprendono come una buona strategia possa condurli a creare profitto e valore per tutti gli azionisti.

Sono anni che lavoriamo per diffondere in Italia una cultura ‘positiva’ dell’imprenditorialità, mestiere incredibilmente importante per il futuro di ogni paese ma che da noi è stato, in misura crescente, abbandonato e stigmatizzato – commenta Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge – Il nostro ingresso nell’associazione BizWorld Italia ci permetterà di contribuire ulteriormente all’educazione imprenditoriale, aggiungendo anche i giovanissimi. Si tratta di un investimento a lungo termine, ma la capacità di guardare lontano è proprio quello che serve al nostro paese e che purtroppo manca da tempo”

Il primo corso pilota in Italia si è tenuto nei mesi scorsi a Torino presso la Scuola Media Alvaro Modigliani e proprio a questa prima esperienza Super Quark, il popolarissimo programma di Piero Angela in onda su Rai 1, ha dedicato un servizio ad hoc sabato scorso. Per chi si fosse perso la puntata, è possibile rivederla a questo link.

BizWorld logoBizWorld svolge questo corso in un’ottica totalmente no-profit e ricerca volontari esperti di economia e imprenditoria, imprenditori, startupper e insegnanti per individuare scuole medie interessate ad attivarlo nel corso del nuovo anno scolastico.

Chi fosse interessato può consultare la pagina Facebook di BizWorld Italia; consultare il sito di Mind the Bridge www.mindthebridge.org oppure inviare una mail a info@mindthebridge.org .

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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