Mancano ormai pochi giorni al B2B Digital Day, l’unico evento in Italia interamente dedicato al marketing B2B ai tempi del digitale, che si terrà al Milano il prossimo 10 ottobre. Il tema di quest’anno è “Il B2B è morto? Riflettiamoci!” e su questo abbiamo intervistato uno degli speaker della giornata, Gianluca Diegoli: “il B2B ha molto da imparare dal B2C”.
Mancano davvero pochi giorni al B2B Digital Day 2018, l’unico evento in Italia interamente dedicato al marketing B2B ai tempi del digitale, che si terrà al Milano il prossimo 10 ottobre. Il tema di questa edizione, che è anche una provocazione, è “Il B2B è morto? Riflettiamoci!“, un tema molto interessante che punta ad affinare e migliorare strategie per un settore che vuole migliorare il modo di fare marketing nell’era del digitale. E per comprendere meglio il tema, abbiamo intervistato uno degli speaker della giornata, tra i più attesi: Gianluca Diegoli.
Ma il B2B è davvero morto?
Nessuna azienda acquista, sono sempre persone che lo fanno. Ma la morte per assorbimento nel “human to human” o “business to people” è quanto meno frutto di una generalizzazione suggestiva ma errata. Le aziende b2b devono imparare tanto dal b2c, in cui il marketing è stato “messo alla prova” molto più pesantemente e precocemente dalla trasformazione digitale, ma non copiare. Le differenze sono talmente tante, non ultimo il fattore decisivo del rischio percepito, che fanno pensare a due modelli di marketing ancora profondamente differenti, da ibridare ma non da confondere.
Quali sono, secondo te, i canali e gli strumenti digitali su cui il B2B deve puntare?
Non credo ci siano canali e strumenti validi per ogni settore e ogni azienda. Il ragionamento deve partire dalla ricerca di quali sono i momenti di contatto raggiungibili con il miglior costo/beneficio, e quali sono i trigger peculiari che agganciano l’utente e lo tengono attaccato al nostro brand. A proposito di brand, il b2b deve trovare il modo di rendere il prodotto brand-led, cioè guidato da un feeling unitario che va dalla progettazione al post vendita. Non si tratta di tool digitali migliori di altri, ma di usare il digitale per collegare tutti i punti di contatto.
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Una recente ricerca di Clutch ha rilevato che ancora oggi sono fondamentali, per i contenuti B2B, la SEO, i Social Media e i Blog. tu che ne pensi?
Non è, a mio avviso, la scelta degli strumenti a essere fondamentali, ma l’analisi dei gap che ci sono ancora nel flusso di acquisto di molti prodotti e servizi b2b. Poca informazione disponibile, spesso fruibile in modo difficoltoso, poco contenuto di valore inserito nei famigerati siti vetrina, poca personalizzazione dei touchpoint dentro e fuori dal sito e dal digitale, una resistente centricità di prodotto anziché verso le necessità del cliente. È chiaro che in un quadro del genere è più che probabile che contenitori come blog, strumenti rapidi e immediati, anche su domande “di coda lunga”, per il cliente come la SEO, e attivatori di domanda latente sui bisogni del target come i social media, abbiano anche in futuro un ruolo decisivo.
Quali sono i trends futuri che interesseranno il B2B nel prossimo futuro?
Sicuramente la consumerizzazione dei customer journey di molti prodotti b2b che il consumatore aziendale vuole acquistare rapidamente, comodamente e ovviamente economicamente. Credo inoltre che la multimedialità diventerà molto più diffusa: sia in fase di aggancio sui bisogni, sia in fase informativa, sia in fase post-vendita. Il mobile tende a entrare pesantemente nelle opportunità di prevendita, grazie anche a realtà aumentata, app “monofunzione” industriali. E poi c’è tutto il discorso di nuovi business model abilitati da prodotti connessi, che possono essere venduti (anzi, usati) in pay per use.
Richiedete subito l’invito per partecipare a B2B Digital Day 2018. #B2BDigitalDay è poi l’hashtag ufficiale per prendere parte alle conversazioni sui social media, da seguire.
InTime Blog è partner media dell’evento e saremo lì il prossimo 10 ottobre per raccontarvi l’evento live e per approfondire i temi della giornata con alcuni speaker dell’evento.
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