Di fronte ai fatti di Minneapolis, con la morte di George Floyd che ha acceso proteste negli Usa, anche le aziende tech e social, e non solo, hanno deciso di prendere una posizione, manifestando la loro solidarietà alla comunità Black. Eccone alcune raccolte in questo articolo.
Di fronte a situazioni di conflitti sociali le aziende spesso sono molto restie a prendere una posizione. Ma viviamo in un’era dove le persone vogliono sapere da quale parte stanno le aziende, i brand con cui negli anni hanno costruito una relazione. Lo vogliono sapere anche per comprendere meglio se la fiducia accordata viene ripagata anche i termini di valori condivisi. Parliamo di valori basilari.
I fatti di Minneaopolis, la morte di George Floyd, soffocato da un poliziotto, hanno messo le aziende di fronte al fatto che fosse giunto il momento di prendere una posizione. Parliamo di colossi tech e social, di aziende che fanno della convivenza, dell’equità, del rispetto valori attorno ai quali, in buona parte dei casi, hanno costruito le proprie realtà.
Bello, a nostro parere, il messaggio condiviso da Netflix che sabato ha twittato:
“Tacere è essere complici. Black Lives Matter. Noi abbiamo una piattaforma e abbiamo il dovere di parlare, nel rispetto dei nostri membri, dipendenti, creators e talenti neri“.
To be silent is to be complicit.
Black lives matter.We have a platform, and we have a duty to our Black members, employees, creators and talent to speak up.
— Netflix (@netflix) May 30, 2020
In questo post vogliamo mostrarvi quello che forse in Italia non è stato ancora notato, e cioè che quasi tutti i brand tech e social hanno preso una posizione contro il razzismo, manifestando la loro solidarietà alla comunità Black e condividendo, in alcuni casi rimarcando anche, valori ormai acquisiti tra brand e utenti. Un messaggio di lealtà vero nei confronti d una comunità ma anche nei confronti del mondo intero.
Durante lo scorso fine settimana, brand e CEO di aziende tech e social hanno espresso e manifestato il loro pensiero, spesso su Twitter, ma anche su Instagram, agganciandosi all’hashtag #BlackLivesMatter.
E cominciamo da Twitter, uno dei primi brand social a manifestare solidarietà alla community Black, che venerdì scorso decide di cambiare la proprio foto profilo e quella di copertina, insieme alla bio che diventa semplicemente: #BlackLivesMatter.
Un messaggio simile a quello di Netflix lo ha condiviso poi anche Amazon, la società di Jeff Bezos:
— Amazon (@amazon) May 31, 2020
Più o meno lo stesso messaggio è stato condiviso anche da Prime Video, sempre su Twitter:
— Prime Video (@PrimeVideo) May 31, 2020
E lo stesso Bezos ha poi postato su Instagram un messaggio rivolto ai leader e ai manager di aziende, invitandoli a leggere un articolo di Shenequa Golding, riportando il link nella sua bio e anche un breve brano:
“Ci mordiamo la lingua, inghiottiamo la rabbia e tratteniamo le lacrime per rimanere professionali, perché esprimere il dolore causato dalla morte di un nero è considerato meno professionale di quanto non lo siano gli uomini e le donne di colore che vengono effettivamente uccisi. Quindi, se potete, per favore, fate attenzione. I vostri dipendenti neri devono fare i conti con tante di queste cose“.
Tra le aziende che hanno manifestato solidarietà alla comunità nera, anche solo cambiando immagine di profilo e copertina su Twitter, ci sono anche:
Instagram, che pubblica lo stesso messaggio sulla propria piattaforma, invitando gli utenti a raccontare e condividere storie con #shareblackstories:
YouTube
La piattaforma della famiglia Google, condividendo un messaggio di solidarietà, fa anche una donazione di 1 milione di dollari per contrastare l’ingiustizia sociale:
We stand in solidarity against racism and violence. When members of our community hurt, we all hurt. We’re pledging $1M in support of efforts to address social injustice.
— YouTube (@YouTube) May 30, 2020
Square, l’altra società di Jack Dorsey:
E poi ci sono anche aziende come Nike che condivide anche un bellissimo video, condiviso anche da molte star come Michael Jordan, invitando tutti ad essere parte del cambiamento, cambiando il celebre claim “Just Do It”:
“Per una volta, non farlo. Non fingere che in America non ci sia un problema di razzismo“.
Let’s all be part of the change.#UntilWeAllWin pic.twitter.com/guhAG48Wbp
— Nike (@Nike) May 29, 2020
Columbia Records
La società discografica, proprietà della Sony, manifestando la sua solidarietà alla comunità black, lancia per il 2 giugno il “Black Out Tuesday“, una giornata per riflettere e immaginare modi per proseguire insieme all’insegna della solidarietà:
— Columbia Records (@ColumbiaRecords) May 31, 2020
— Sony Music (@sonymusic) May 31, 2020
HBO ha cambiato il suo nome, per l’occasione, in #BlackLivesMatter:
Di seguito, alcuni comunicati che i CEO hanno condiviso per lo più su Twitter:
What’s happening in the US is abhorrent. It’s far overdue for all of us to take action to eradicate systemic racism, xenophobia, inequality & all forms of bigotry in America. How we respond will be an important moment in our nation’s history. @Cisco will lead. #blacklivesmatter
— Chuck Robbins (@ChuckRobbins) May 30, 2020
Next week Slack has its quarterly earnings call so I have some extra eyes on me.
I’ll use that attention to amplify Black voices and also to condemn not just the violence, but the indifference, the lack of compassion, the deflection and excuses.
— Stewart Butterfield (@stewart) May 29, 2020
Racism does not adhere to social distancing.
Amid the already growing fear and uncertainty around the pandemic, this week has again brought attention to something perhaps more pervasive: the long-standing racism and injustices faced by Black and Brown people on a daily basis. 🧵 pic.twitter.com/8zKPlDnacY
— Twitter Together (@TwitterTogether) May 29, 2020
We stand with the Black community.
We stand with those peacefully protesting injustice, hatred and racism.
We stand in support of orgs like @eji_org and @policingequity working to make America more just for all. https://t.co/ItYMeAwoSi— Uber (@Uber) May 31, 2020
— TikTok (@tiktok_us) May 30, 2020
We stand with the Black community against racism, violence, and hate. Now more than ever we must support one another as allies and speak up for justice and equality. pic.twitter.com/ve3Jheyymd
— Salesforce (@salesforce) May 28, 2020
"Black people in the United States have endured a level of injustice and inequity that is hard to imagine…The only way to stop this is in us, each of us, all of us."
– @brackendarrell, CEO, Logitech #BlackLivesMatterhttps://t.co/keWQ5GxbGN— Logitech (@Logitech) May 30, 2020
An excerpt of a message from our CEO @ericsyuan to Zoom employees. pic.twitter.com/qHJYjxjAMH
— Zoom (@zoom_us) May 30, 2020
— Spotify (@Spotify) May 30, 2020
Anche Intel dona 1 milione di dollari per contrastare l’ingiustizia sociale:
Standing on the sidelines is not an option. Today we are pledging $1 million in support of efforts to address social injustice and anti-racism. #blacklivesmatter https://t.co/wCGNIkkdVU
— Intel (@intel) June 1, 2020
#GeorgeFloyd#BreonnaTaylor#AhmaudArbery#TonyMcDade#BlackLivesMatter pic.twitter.com/9pvnWiuQNM
— Twitch (@Twitch) May 30, 2020
Don MacAskill, Flickr
Probably time to turn off Twitter for the night. So angry. Feel so helpless. So frustrated. Why can’t we be one human species? Our human race, our one planet, is under threat. Can’t we just love & support each other? #BlackLivesMatters #OpenSafely
— Don MacAskill (@DonMacAskill) May 30, 2020
We support Black lives. Today, and every day. You are seen. You are heard. And we are with you.
— Hulu (@hulu) May 31, 2020
More from CEO @satyanadella on empathy, compassion, and the need to drive change: https://t.co/i0Chbs1k2i pic.twitter.com/LILRYKtpNQ
— Microsoft (@Microsoft) May 30, 2020
Qui l’articolo completo di Kathleen Hogan su LinkedIn.
This week has been a horrifying, sad reminder of the centuries-long pattern of systemic racism in the US. And that our criminal justice system is in dire need of reform. GitHub stands with the Black community and will not be silent on violence and injustice.
— Nat Friedman (@natfriedman) May 30, 2020
Today on US Google & YouTube homepages we share our support for racial equality in solidarity with the Black community and in memory of George Floyd, Breonna Taylor, Ahmaud Arbery & others who don’t have a voice. For those feeling grief, anger, sadness & fear, you are not alone. pic.twitter.com/JbPCG3wfQW
— Sundar Pichai (@sundarpichai) May 31, 2020
Minneapolis is grieving for a reason. To paraphrase Dr. King, the negative peace which is the absence of tension is no substitute for the positive peace which is the presence of justice. Justice is how we heal.
— Tim Cook (@tim_cook) May 29, 2020
Ecco, questo era quello che ci piaceva mostrare e raccontare. Le aziende prendono parte, superando, questo va detto, anche alcune contraddizioni interne, ma alla fine, ci mettono la faccia, come si dice.
E voi che ne pensate? Se avete altro esempi, oltre a questi, segnalateci.
[…] teatro di proteste, come non accadeva ormai da anni. In questi giorni abbiamo visto come anche le aziende tech e le piattaforme social non hanno voluto far mancare il loro appoggio, manifestando chiaramente il loro pensiero per dire non al razzismo e alla violenza, Twitter su […]
[…] proprio durante lo scorso fine settimana, aziende tech e piattaforme social non hanno voluto far mancare il loro appoggio alla causa, condividendo proprio sui Social Media i loro messaggi. Sul nostro blog ne abbiamo raccolto alcuni, […]