Il British Museum digitalizza le opere per difendersi dai furti

british museum digitalizzare opere franzrusso

Il British Museum, in risposta a recenti furti, ha lanciato un ambizioso progetto di digitalizzazione. Il progetto mira a migliorare la sicurezza e l’accesso pubblico.

Il British Museum, uno dei più importanti musei al mondo, ha annunciato un corposo piano per digitalizzare l’intera collezione. L’obiettivo è, attraverso questa operazione molto ambiziosa, di aumentare la sicurezza e l’accesso pubblico e, allo stesso tempo, rispondere anche alle richieste di restituzione di alcuni oggetti.

Attraverso questo progetto, si prevede l’aggiornamento o il caricamento di 2,4 milioni di documenti e si stima che richiederà cinque anni per essere completato. Probabile, quindi, che nel 2029 ci sarà una versione del musei visitabile in digitale.

Il museo è giunto a decisione dopo la rivelazione del furto di 2.000 oggetti. Gli oggetti preziosi conservati all’interno del museo sono stati rubati da un ex membro dello staff, identificato come l’ex curatore Peter Higgs. Al momento, gli oggetti recuperati sono circa 350 e il mese scorso il museo ha lanciato un appello pubblico per chiedere una mano nella ricerca degli oggetti mancanti.

british museum digitalizzare opere franzrusso.it

La digitalizzazione come misura di protezione

Il direttore ad interim del museo, Mark Jones, ha dichiarato: “Dopo aver scoperto che degli oggetti sono stati rubati dalla collezione, abbiamo adottato misure per migliorare la sicurezza. Crediamo fermamente che la risposta più importante ai furti sia aumentare l’accesso alle opere. Più una collezione è conosciuta e utilizzata, più rapidamente si notano eventuali assenze.

British Museum ha anche annunciato dei progetti per un “accesso potenziato” alle sue sale di studio, dove il pubblico e i ricercatori possono vedere gli oggetti della collezione su appuntamento. A seguito dei furti, l’istituzione del museo ha modificato le sue regole di accesso, impedendo a chiunque di entrare da solo nelle sue camere blindate.

Il caso del furto ha avuto una grande eco in Uk. E nello stesso giorno in cui è stata annunciata questa iniziativa di digitalizzazione, Mark Jones e il presidente del consiglio di amministrazione, George Osborne, hanno testimoniato presso la Commissione per la Cultura, i Media e lo Sport del Parlamento britannico. Al centro dei colloqui sono state le dinamiche dei furti, delle modifiche alle politiche adottate in seguito ai furti e di come il museo gestirà le segnalazioni di illeciti in futuro.

Osborne ha inoltre rivelato, sempre in fase di testimonianza, che la digitalizzazione della collezione avrà un costo stimato di £10 milioni (circa 11,5 milioni di euro). La somma non verrà finanziata dal governo o dai contribuenti, ma il British Museum spera di raccogliere fondi privatamente.

Il museo ha già digitalizzato metà della sua collezione come parte di un progetto avviato nel 2020.

La Questione dei Marmi del Partenone, e non solo

E, trattandosi di una grande istituzione museale al livello mondiale, in risposta ai recenti furti, il ministro della cultura greco, Lina Mendoni, ha espresso preoccupazione riguardo alla “ospitalità” fornita ai marmi del Partenone presso il British Museum, uno dei tanti vanti del museo. Osborne ha risposto dicendo di essere in contatto diretto con il governo greco per creare una “vera partnership”, che potrebbe vedere oggetti provenienti dalla Grecia esposti a Londra e pezzi della collezione del Partenone viaggiare in Grecia.

Ma Osborne, di fronte alla Commissione, ha tenuto a sottolineare come questi sforzi di digitalizzazione siano anche una risposta alle richieste di rimpatrio, nei rispettivi paesi di provenienza, di tante opere presenti nel British Museum.

In ogni caso, a fronte di sforzi per digitalizzare i musei come risposta ai tanti furti subiti, e per proteggersi meglio, già un rapporto del National Science Foundation, nel 2019, sollecitava progetti simili come parte di una strategia globale per proteggere gli oggetti reali da elementi esterni e per consentire un maggiore accesso ai ricercatori.

Va detto che lo stesso rapporto affermava che ci sarebbero voluti decenni prima che la maggior parte dei musei venga completamente digitalizzata, con un costo globale di 500 milioni di dollari.

Il British Museum, un tesoro culturale

british museum londra franzrusso.it

Il British Museum è uno dei musei più conosciuti e visitati al mondo, situato nell’area di Bloomsbury a Londra. È stato fondato nel 1753 e ha aperto le sue porte al pubblico nel 1759. Il museo ha la distinzione di essere stato il primo museo nazionale a coprire tutti i campi della conoscenza umana. La sua collezione permanente, che comprende otto milioni di opere, è dedicata alla storia umana, all’arte e alla cultura.

Il British Museum è particolarmente noto per le sue eccezionali collezioni in archeologia ed etnografia. Tra i pezzi più famosi del museo ci sono la Stele di Rosetta, i marmi del Partenone e la mummia di Cleopatra.

Oltre alle sue vaste collezioni, la storia del museo aiuta a comprendere l’evoluzione della cultura e della società nel corso dei secoli. È unico nel suo genere, poiché riunisce sotto lo stesso tetto le culture del mondo, attraversando continenti e civiltà.

[L’immagine di copertina è stata generata da ChatGPT di OpenAI con DALL·E 3]

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui