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Clubhouse, ecco perché non è da sottovalutare

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L'app di chat audio ha ottenuto un nuovo finanziamento e conta già 2 milioni di utenti attivi a settimana

Clubhouse annuncia un nuovo finanziamento da Andreessen Horowitz e nuove iniziative, tra cui quella di investire sui creator. Intanto l’app, per ora solo per iOS, conta 2 milioni di utenti attivi a settimana.

Lanciata nel mese di marzo dello scorso anno, Clubhouse sta ottenendo un riscontro sempre sempre più alto. La startup ha annunciato di aver ricevuto un nuovo importane finanziamento, senza però rivelarne l’entità, da Andreessen Horowitz attraverso l’azienda partner Andrew Chen. Un nuovo finanziamento che, secondo alcuni analisti finanziari, porterebbe già il valore della startup a 1 miliardo di dollari, una valutazione enorme se pensate che a fine 2020 l’app veniva valutata intorno ai 100 milioni di dollari.

[La notizia è che il finanziamento, inizialmente non confermato, è che si tratti di 100 milioni di dollari, una cifra considerevole.]

Con questo ultimo finanziamento, Clubhouse dichiara di essere arrivata fino ad oggi più di 180 investitori. Gli ultimi finanziamenti erano stati a maggio scorso con 12 milioni di dollari (investimento di Serie A), sempre da Andreessen Horowitz. Questo dimostra il crescente interesse verso l’app di chat audio che sta cominciando ad appassionare un po’ tutti. Ricordiamo che l’app fino ad oggi funziona solo per iOS, conta già 2 milioni di utenti attivi a settimana e funziona, almeno per adesso, solo su invito.

Al suo debutto, ma anche nei mesi successivi, si era discusso dell’ap per via della diffusione di contenuti antisemiti, incitanti all’odio, situazioni che avevano fatto dubitare molto su quello che poteva essere il livello di moderazione all’interno dell’applicazione. Sembra evidente che uno degli aspetti che verranno maggiormente potenziati con questa nuove iniezione di finanziamenti, sarà la moderazione e anche la possibilità di estendere l’uso dell’app anche su altri sistemi come Android. E sarà a quel punto che l’app comincerà a conoscere una crescita ancora più forte.

clubhouse app franzrusso.it 2021

Clubhouse nasce con una caratteristica che altre piattaforme non hanno, e cioè quella di sfruttare la voce come mezzo per creare coinvolgimento, condivisione, discussione e quindi relazione. La voce, tra l’altro, come mezzo esclusivo, nel senso che non esistono altre modalità. Di per sé questo è già molto interessante, e per questo non va sottovalutata.

Le valutazione che arrivano, soprattutto dagli Usa, da chi la utilizza sono già molto positive. Proprio per il fatto che questa app apre a nuovi scenari. Nell’annunciare il nuovo finanziamento, Clubhouse ha delineato quella che sarà la road map da seguire per i prossimi mesi e un obbiettivo molto interessante è quello di investire sui creator, ossia quelli che creano le conversazioni i quali potranno ricevere dei riconoscimenti, nel senso che verranno pagati attraverso forme come gli abbonamenti o la vendita di biglietti.

Come funziona Clubhouse

In maniera sintetica, Clubhouse funzione attraverso stanze tematiche, stanze intese come luoghi dove le persone si incontrano per discutere, a voce, di un tema specifico. Come abbiamo detto, la stanza viene creata da un utente e poi invita altre persone a prendervi parte. La cosa interessante è che le persone invitate partecipano attivamente alla conversazione, semplicemente alzando la mano. Sì, proprio come se si fosse in presenza ad un incontro per poter fare “sentire la propria voce”.

Questa è una caratteristica che altre piattaforme social non hanno, ed ecco perchè l’app rappresenta forse una delle novità più interessanti nello scenario dei social media. La partecipazione degli utenti è dinamica, molto diversa da quella che si genera attraverso un tweet o un post su Facebook. Si tratta di una interazione che avviene in tempo reale e ognuno può intervenire in una stanza, oppure uscire e andare a sentire di cosa si parla nella stanza di fianco.

L’app ha conosciuto un momento di grande lancio in questa pandemia, ma siamo sicuri che riscuoterà ancora più successo anche dopo, quando torneremo alla nostra vita di sempre.

Clubhouse mette insieme le caratteristiche dei social, la voglia di partecipare attivamente alla discussione, facendo sembrare tutto come un grande podcast che l’utente può ascoltare anche mente fa altro. Ecco un’altra grande differenza con le altre piattaforme.

Questi alcuni dei canali attualmente presenti sull’app che danno meglio l’idea di cosa si puà fare: Startup Club, Black Wealth Matters, Leadership Reinvented, Music & Technology, Dear Young Queen, Health Is Wealth, Designkinds the Multi Creatives, NBA Fan Club, Smiling & Positivity, Afropolitan Lounge, Muslims & Friends, The Legacy Think Tank, Reinventing Health\Care, The True Love Society, TikTok Marketing Secrets. E molto altro ancora.

Ma, attenzione, si affaccia all’orizzonte, e lo abbiamo raccontato qui sul nostro blog, un potenziale concorrente per Clubhouse, e stiamo parlando di Spaces di Twitter. La chat audio della piattaforma da 280 caratteri è in fase di test per una platea di utenti ristretta e presenta, tuttavia, alcune interessanti funzionalità come la trascrizione in tempo reale dell’audio e la possibilità di poter condividere all’interno della chat audio un tweet, così per meglio circoscrivere la conversazione.

Si chiama Spaces, la chat audio di Twitter avviata in test

Come già sottolineato, vale lo stesso problema come per Clubhouse, ossia quello relativo alla moderazione. Twitter da questo punto di vista ha dovuto impegnarsi molto per cercare di limitare i fenomeni di troll, hate speech e altro. Fenomeni negativi che possiamo dire essere stati alla base della scarsa crescita della base utenti. La piattaforma di Jack Dorsey ha l’opportunità di provare a offrire qualcosa di nuovo rispetto a Clubhouse, anche se sarà molto difficile soprattutto perché gli utenti che prendono parte a Clubhouse provengono da diverse parti e hanno background molto vari.

Insomma, Clubhouse non è assolutamente da sottovalutare, rappresenta una novità interessante, specie se riuscirà a mettere in piedi un processo di moderazione efficace, per non sprecare l’occasione.

E voi che ne pensate? Avete già usato l’app?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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lunedì, 29 Aprile, 2024

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