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Elon Musk ci tiene a farci sapere che Twitter è tutto per sè

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Nei giorni scorsi gli utenti su Twitter hanno notato che i tweet di Elon Musk sovraesposti, un’anomalia che trova spiegazione nel fatto che il CEO ha preteso un sistema per fare in modo che i suoi contenuti siano sempre visibili.

Da mesi ci si interroga sul futuro di Twitter sotto la guida di Elon Musk. Abbiamo raccontato qui su nostro blog, e anche in audio nei vari Twitter Spaces, che in realtà il disegno di Elon Musk fosse piuttosto vago. Partendo da valori e principi alti, come la libertà di espressione, alla lunga l’idea “Twitter 2.0” sta prendendo sempre più forma.

E, nonostante tutto quello che si è visto in queste ultime settimane, il ritorno di Donald Trump, la riattivazione di account dichiaratamente fascisti, razzisti e antisemiti, oltre al propagarsi della versione premium di Twitter, vale a dire Twitter Blue, l’essenza vera di tutta questa operazione costata 44 miliardi di dollari non è ancora chiara.

Ma, forse, in queste ultime ore abbiamo avuto qualche segnale più chiaro di che cosa voglia fare Elon Musk con Twitter.

Elon Musk vuole Twitter tutto per sè, è il suo giocattolo e nessuno glielo deve toccare. Questa è la verità riassunta in queste poche parole, perché è quello che emerge dalle notizie che si susseguono ormai da domenica sera, per la precisione dalla finale del Super Bowl, grande momento da sempre per Twitter per dimostrare la sua importanza in momenti come questi.

elon musk twitter algoritmo 2023

Ebbene, stando a quello che sta venendo fuori, riportato da Platfprmer, Elon Musk avrebbe chiesto ai suoi ingegneri di trovare un modo per rendere i suoi tweet visibili a tutti, follower o meno, e di fatto più coinvolgenti in assoluto. Inoltre, pare che il proprietario della Tesla abbia minacciato agli sventurati ingegneri che sarebbero stati licenziati se non ci fossero riusciti in tempi brevi. Ma perché questo?

Ora ci arriviamo. Lunedì mattina su Twitter in tanti segnalavano di continuare a visualizzare, sempre in cima, nella sezione “Per te“, tweet di Elon Musk, in continuazione e anche da quelli che non lo seguivano. Una presenza massiccia senza che ci fosse alla base un reale interesse.

E ora, da quanto raccontato da Platformer, la newsletter di Zoë Schiffer e Casey Newton, si riesce a comprendere la motivazione di questa esposizione massiccia. Ed è una spiegazione legata esclusivamente al super ego di Elon Musk.

In pratica, come tutti sapete, domenica scorsa si è tenuta la già citata finale del Super Bowl, un momento molto importante per Twitter visto la grande condivisione live di contenuti che avviene durante tutto il match. Si trattava della prima finale per Elon Musk nelle vesti di CEO di Twitter. Lo stesso Musk aveva messo in guardia il team di introdurre meno novità durante il fine settimana per rendere la piattaforma più stabile per evitare qualche problema indesiderato, come è avvenuto nei giorni precedenti in occasione dell’introduzione dei 4 mila caratteri di lunghezza dei tweet per gli abbonati a Twitter Blue negli Usa.

Ora sia Elon Musk che il presidente Usa, Joe Biden, hanno tifato per i Philadelphia Eagles, che hanno poi perso contro i Kansas City Chiefs. Una situazione insolita per Musk e che ha vissuto male, per il fatto che, secondo lui, Biden ostacoli la Tesla.

La cosa che ha fatto infuriare letteralmente Elon Musk è stata che il suo tweet, a sostegno degli Eagles, ha ottenuto meno visualizzazioni di quello di Biden. In pratica, oltre 29 milioni di visualizzazioni per il tweet del presidente Biden e circa 9 milioni per il tweet di Musk (poi cancellato). Apriti cielo! Elon Musk, come raccontato su Platformer, è andato su tutte le furie e ha preteso che i suoi tweet avessero più visibilità e che dovessero arrivare a tutti.

Da notare che Elon Musk ha oltre 128 milioni di follower e l’account del presidente Usa nel ha circa 29 milioni.

Gli ingegneri di Twitter, un team di 80 persone, ha quindi lavorato per mettere a punto un sistema che permetta a Elon Musk di superare qualsiasi tipo di algoritmo e di avere una strada, come dire, “preferenziale”. I suoi tweet “dovranno” essere visti da tutti.

Ecco spiegato del perché i tweet di Elon Musk sia visibili a chiunque. Ricorderete quando qualche giorno fa un ingegnere di Twitter aveva esposto la sua idea alla richiesta di spiegazioni, da parte di Musk, sul perché i suoi tweet fossero sempre meno coinvolgenti, dicendo semplicemente che era perché stava calando l’interesse verso quello che lo riguardava, portando a supporto della sua tesi un grafico di Google Trends che tracciava le ricerche di “Elon Musk”. Risposta: licenziato.

Per spiegare le modifiche ieri fa Musk aveva twittato: “Portate pazienza, stiamo apportando modifiche all’algoritmo”.

Ed è notizia di oggi che Elon Musk sia pronto a farsi da parte e a nominare un nuovo CEO entro fine di quest’anno, quando secondo lui “Twitter sarà più stabile”. Se lo dice lui.

Insomma, questa vicenda ci racconta, se ce ne fosse bisogno, che Twitter per Elon Musk è soltanto uno strumento da maneggiare a piacimento. E chi non è d’accordo con questa visione, deve farsi da parte.

Una visione, la sua, che manca di rispetto agli utenti, quelli che di fatto hanno resto Twitter lo strumento fondamentale per condividere e informarsi che è, nonostante tutto, ancora oggi; che manca di rispetto a coloro che ci lavorano che nella fase di transizione hanno pagato un duro prezzo; che manca di rispetto a chi ancora oggi investe su Twitter in visibilità, convinti che sia ancora uno strumento valido.

Elon Musk ha comprato Twitter per potersi definire anche proprietario di un media, senza sapere che cosa questo comportasse.

Sarà pure un visionario, innovativo, geniale, ma la vicenda Twitter sta mostrando a tutti anche un altro aspetto del suo carattere, quella di perdente. Speriamo bene per Twitter.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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