Elon Musk acquista il 9,2% di Twitter e diventa il maggiore azionista. Un investimento che per Twitter comporta dei vantaggi ma potrebbe comportare anche dei rischi.

E pensare che solo qualche giorno fa Elon Musk, proprietario di Tesla e di SpaceX, criticava la società guidata da Parag Agrawal proprio su Twitter. Nessuno, a distanza di pochi giorni, poteva pensare quello che in effetti è poi successo.

Basti pensare al sondaggio su Twitter che Musk ha sottoposto ai suoi 80 milioni di follower sulla libertà di parola, affermando tra l’altro che da quel sondaggio “deriveranno importanti conseguenze”.

Elon Musk ha acquisito, sotto forma di investimento passivo (si intende, anche se non è facile da definire, un investimento di lungo termine che implica l’acquisto di un titolo da mantenere, indipendentemente dalle condizioni di mercato) una quota di Twitter, pari al 9,2%. Si tratta di una cifra vicina ai 3 miliardi di dollari. Per chiarire, non ha comprato Twitter per intero. Sull’investimento passivo ci arriviamo fra un attimo.

Elon Musk e la sua quota in Twitter

Con questa quota, però, Elon Musk diventa il maggior azionista ed entra nel consiglio di amministrazione dell’azienda. L’accordo tra il fondatore della Tesla e Twitter, in virtù dell’investimento, prevede che la quota in possesso di Elon Musk non superi, nel tempo, il 14,9% della società. Questo per impedire una possibile “scalata” ed evitare che Musk possa diventare l’unico e solo con una quota maggioritaria in senso assoluto.

Elon Musk e Twitter

Inoltre, dal documento che Twitter ha depositato presso la SEC, 8-K, si legge che Elon Musk entra nel consiglio di amministrazione con il titolo di “Class II director“, ossia il suo ruolo all’interno del CdA scadrà nella riunione annuale del 2024, fra due anni. Si tratta quindi di un ruolo “passivo”, limitato nel tempo.

La domanda che tutti si stanno facendo da ieri è che cosa vorrà fare Elon Musk all’interno di Twitter? E già questa è una bella domanda alla quale cercheremo di dare una risposta.

Intanto, per effetto di questa acquisizione da parte di Elon Musk, dopo il boom dell’altro ieri con il +27%, il titolo TWTR continua a crescere a Wall Street, facendo segnare, mentre scriviamo, +2,6% ieri. Il prezzo quindi è arrivato a 51,10 dollari registrando il massimo dall’inizio dell’anno con una crescita, da gennaio, del 20,1%. E se guardiamo il dato mese su mese, si arriva a +57%.

Insomma, l’effetto Elon Musk si vede e anche tanto.

Elon Musk, un grande vantaggio e un grande rischio

Un effetto che potrebbe tramutarsi, per Twitter, in un grande vantaggio e anche in un grande rischio.

Il grande vantaggio è quello di avere all’interno della società una persona realmente influente che potrebbe permettere a Twitter di raggiungere gli importanti traguardi che si era prefissata entro il 2023. Vale a dire il traguardo dei 7,5 miliardi di dollari in termini di ricavi e i 315 milioni di utenti giornalieri, quelli che Twitter (e solo Twitter) definisce “non monetizzabili”.

Da ricordare che questi obiettivi sono stati fissati dal Fondo Elliott, il maggior azionista, dopo l’acquisizione di una parte delle quote di Twitter avvenuta nel 2020, che voleva mandar via Jack Dorsey appena insediata. Poi, come sappiamo, Dorsey, vuoi anche per la forte pressione esercitata dal Fondo Elliott, ha lasciato la sua società alla fine di novembre dello scorso anno.

Elon Musk è grande utilizzatore di Twitter e non è un caso che, ad un certo punto, decida di investire sulla piattaforma social media che ha continuato ad usare in maniera costante.

Come visto, la funzionalità del modifica tweet, ossia quella che dovrebbe permettere la modifica del contenuto all’interno del tweet, come ormai avviene su quasi tutte le piattaforme social media, stava per essere già annunciata. Anzi, l’annuncio era stato fatto, ma essendo stato fatto il 1° di aprile, tutti (o quasi) hanno pensato ad uno scherzo.

Come abbiamo più volte raccontato qui sul nostro blog, la funzionalità non ha mai visto la luce anche perché lo stesso Jack Dorsey ha sempre pensato che su Twitter l’integrità del tweet è più importante di qualsiasi altra cosa. E lo ha ribadito più volte. Questo per evitare che lo stesso tweet possa, grazie alla possibilità di modifica, cambiare il suo  significato e il suo senso. Un rischio che molti hanno sottolineato.

Ma la gran parte degli utenti l’ha sempre reclamata a suon di tweet, tra l’altro rispondendo ad un tweet di Jack Dorsey a inizio 2017. In quell’occasione di definì che la possibilità avrebbe dovuta essere permessa entro un breve tempo prestabilito. Un tempo che poteva considerarsi in via teorica dai 30 secondi a 1 minuto. Fatto sta che non se ne è mai fatto niente.

Elon Mus si intesta il modifica tweet

E che cosa fa Elon Musk come primo tweet dopo l’acquisizione della quota maggioritaria in Twitter? Coglie l’occasione e chiede esplicitamente, attraverso un sondaggio su Twitter, con la modalità prevista, chiedendo agli utenti se vogliono il modifica tweet.

Su oltre 4 milioni di voti, i “sì” sono stati il 73,5% e i “no” sono stati il 26,5%. Un dato che non sorprende in effetti. Tra l’altro segnaliamo un bug che faceva apparire “yse” al posto di “yes” e “on” al posto di “no”. E questo la dice lunga su cosa significhi avere la possibilità di modificare su Twitter.

Ma quale sarebbe il grande rischio?

Di certo, si tratta di una figura sì influente ma, allo stesso tempo, imprevedibile. Elon Musk è riconosciuto essere un genio, capace di guardare, dove altri non pensano di volgere lo sguardo, e riuscire anche a costruirci un business. Un visionario insomma.

Su Twitter sta per arrivare davvero il modifica tweet

Ma, essendo un genio, è anche imprevedibile. Di recente ha preso di mira Twitter, lo ricordavamo in apertura, in quanto non farebbe abbastanza per garantire la libertà di parola a tutti gli utenti. E, anche qui, non è un caso che una volta diffusasi la notizia dell’acquisizione una una quota maggioritaria di Twitter, molti sulla piattaforma hanno cominciato a chiedersi quando Elon Musk toglierà il ban a Donald Trump. E pare che tutta la destra americana da due giorni stia tartassando Musk proprio su questo punto.

È anche imprevedibile perché è quello che proprio con un tweet decise di chiudere le pagine di SpaceX e Tesla.

E, come Bloomberg fa sapere, proprio per tornare al punto dell’investimento passivo, il fondatore della Tesla ha modificato il suo ruolo in “attivo”. Il rischio che Elon Musk possa essere effettivamente un rischio (perdonate la ripetizione) non è affatto basso come qualcuno pensa, anche se resta comunque una figura notevole. Al punto che potrebbe considerare Twitter un giocattolo, come piace a lui, un gioco fatto sull’imprevedibilità, appunto.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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