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Enel punta alla finanza sostenibile per soddisfare i SDGs

La Sostenibilità è un valore oggi, per fare business in maniera più attenta e consapevole. Anche la finanza sta diventando sempre più sostenibile e un esempio di cui vogliamo parlarvi oggi è quello di Enel, che nelle scorse settimane ha lanciato il suo primo “General Purpose SDG Linked Bond”.

La Sostenibilità è un valore oggi, un punto di forza per le aziende oggi, per fare business in maniera più attenta e consapevole. Ma anche la finanza sta diventando sempre più sostenibile e un esempio di cui vogliamo parlarvi oggi è quello di Enel, una delle più grandi aziende a livello globale del settore energia, che nelle scorse settimane ha lanciato il suo primo “General Purpose SDG Linked Bond” nel mercato europeo, un’obbligazione che costituisce il primo esempio al mondo nel suo genere. Per il colosso dell’energia italiano è un modo per rafforzare l’impegno al raggiungimento degli obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals), delle Nazioni Unite.

Se è vero, come è vero, che la Sostenibilità è un valore che permette alle aziende di fare Innovazione, di attivare quel cambiamento necessario per affrontare l’era della trasformazione digitale, di essere sempre più competitive, è altrettanto vero che anche la finanza, in questo scenario, gioca un ruolo fondamentale, specie se legata ad una complessiva strategia sostenibile Ecco perché l’iniziativa di Enel, da sempre azienda molto attenta a valori come questi, assume un significato particolare, a testimonianza che c’è sempre più bisogno di una finanza attenta ai bisogni di oggi.

finanza sostenibile enel franzrusso.it-2019

L’emissione del bond sostenibile da parte di Enel è legata al raggiungimento da parte di quest’ultima di due importanti obiettivi:

  • SGD 7 (Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni), con il raggiungimento, al 31 dicembre 2021, di una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata (al 30 giugno 2019 già pari al 45,9%);
  • SGD 13 (Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico), con l’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica al di sotto di 125 g/kWh entro il 2030 e la completa decarbonizzazione entro il 2050.

L’emissione del “General Purpose SDG Linked Bond” consolida il percorso di Enel verso una finanza sempre più sostenibile e ne rafforza l’impegno al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo connessi. Enel infatti, sta introducendo nella strategia di finanziamento del Gruppo, strumenti finanziari che premiano comportamenti responsabili dal punto di vista della sostenibilità. Quali sono le principali caratteristiche di questo SDG Linked Bond?

Le prime due tranche sono legate all’obiettivo Enel di raggiungere, al 31 dicembre 2021, una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili su base consolidata pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata (al 30 giugno 2019 era pari al 45,9%), in linea con l’obiettivo emissioni zero entro il 2050.

La sua terza tranche a lungo termine è invece legata all’obiettivo di riduzione del 70% delle emissioni dirette di gas effetto serra per kWh al 2030 rispetto al 2017 (125g di emissioni CO2 al 2030 per kWh rispetto ai 411g del 2017).

Tale obiettivo è stato certificato dall’SBTi – Science Based Target Initiative. In caso di mancato raggiungimento di tale obiettivo, verrà applicato un meccanismo di step up con un incremento di del tasso di interesse a carico del Gruppo Enel.

Science Based Target Initiative provides companies with a clearly defined pathway to future-proof growth by specifying how much and how quickly they need to reduce their greenhouse gas emissions.

La Science Based Target Initiative è un’iniziativa congiunta del Climate Disclosure Project, il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), il World Resources Institute (WRI) e il WWF.

Gli obiettivi basati sulla scienza (“Science Based Target”) forniscono alle aziende un percorso chiaramente definito per una crescita a prova di futuro specificando quando e quanto velocemente devono ridurre le proprie emissioni di gas serra. L’Accordo di Parigi del 2015 ha visto 195 governi del mondo impegnarsi a contrastare i cambiamenti climatici. Ciò ha segnalato un’accelerazione nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Gli obiettivi adottati dalle aziende per ridurre le emissioni di gas a effetto serra sono considerati “basati sulla scienza” se sono in linea con ciò che l’ultima scienza del clima ritiene necessaria per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi – limitare il riscaldamento globale a valori ben al di sotto 2°C sopra i livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare il riscaldamento a 1,5°C.
Enel lega uno strumento finanziario, e il relativo costo agli obiettivi ambientali e, in particolare, al raggiungimento di un target di riduzione delle emissioni di gas serra in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi.

enel finanza sostenibile

L’operazione di lancio del bond sostenibile è stata un grande successo, infatti gli ordini, per circa 10 miliardi di euro, sono stati quattro volte superiori all’emissione, confermando l’apprezzamento dei mercati per la solidità della strategia sostenibile del Gruppo Enel e dei conseguenti risultati finanziari.
Enel è quindi focalizzata sulla creazione di valore attraverso decisioni di business che supportano il perseguimento di quattro SDGs nel piano 2019-2021, e cioè, oltre ai due già citati prima, si aggiungono:

  • SDG 9 “Industria, innovazione e infrastrutture”, con oltre 46,9 milioni di contatori intelligenti installati e 5,4 miliardi di euro di investimenti in innovazione e digitalizzazione;
  • SDG 11 “Città e comunità sostenibili”, con investimenti retail e nuovi servizi energetici orientati all’elettrificazione per raggiungere, tra gli altri, 9,9 GW di capacità di risposta alla domanda e 455.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica.

Questo di Enel è un bell’esempio di finanza sostenibile che ci piace raccontare e siamo sicuri, come ha sostenuto Alberto De Paoli, CFO di Enel, che “le aziende abbracceranno sempre più questo modello, orientando il loro business verso una strategia globale che pone la sostenibilità al centro delle loro decisioni di investimento e di finanziamento“.

[In collaborazione con Enel]

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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