Nuova edizione della ricerca di Blogmeter, “Italiani e Social Media”, che ci offre uno spaccato su come gli italiani usano questi strumenti di comunicazione. Elemento molto interessante che emerge dalla survey è che più del 30% degli utenti guarda le stories su Facebook e su Instagram.
Sempre molto interessante la ricerca di Blogmeter, “Italiani e Social Media“, giunta alla terza edizione, che ci offre uno spaccato su come gli utenti italiani usano questi strumenti di comunicazione. Lo scorso anno avevamo evidenziato un elemento che ci aveva molto colpito, ossia quello relativo al fatto che gli italiani fanno fatica a distinguere la pubblicità dai contenuti. L’elemento interessante invece dell’edizione di quest’anno è che gli italiani amano le stories: più del 30 percento le guarda su Facebook e su Instagram. La ricerca tiene in considerazione i dati sulla survey racconti da 1.510 interviste ad utenti italiani iscritti ad almeno un social network.
Fatta la doverosa premessa, passiamo a vedere i risultati della ricerca.
Come abbiamo avuto già modo di vedere lo scorso anno, la ricerca distingue tra social di cittadinanza e social funzionali. Quelli di cittadinanza sono i più usati dagli utenti italiani più volte a settimana e che contribuiscono a definire le nostre identità di relazione. Sono quelli che hanno come rappresentante principale Facebook seguito da YouTube e Instagram. Pinterest oltre a confermare i propri trend di crescita in termini di diffusione si caratterizza sempre più come social di cittadinanza. Non solo i social propriamente detti, ma anche i servizi di messaggistica come WhatsApp, Messenger e Telegram rientrano in questa categoria, in quanto vengono utilizzati più volte al giorno dagli utenti.
I social funzionali, tra cui TripAdvisor e Skype sono quelli che vengono utilizzati saltuariamente poiché soddisfano un bisogno specifico. I social più orientati giovani come TikTok, Snapchat e WeChat, pur avendo una buona penetrazione nella popolazione generale, non hanno ancora una connotazione fortemente di cittadinanza o funzionale. Sarà interessante valutare la loro evoluzione nel tempo.
Italiani e Social Media, perchè li usano
Come già visto negli anni scorsi e come già avuto modo di osservare nel corso di altra analisi, la principale ragione che spinge gli italiani a utilizzare i social media è leggere i contenuti altrui: il 43% degli intervistati, infatti, dichiara di servirsi dei social unicamente per questo motivo, mentre il 12% li utilizza con il solo scopo di scrivere post originali. A sorprendere è la percentuale relativa alla fascia d’età: il 69% di coloro che si limitano a utilizzare i social per leggere contenuti scritti da altri rientra nella fascia di età 15-24 anni, ovvero la Generazione Z. Nello specifico Facebook, il più citato dagli intervistati, viene utilizzato prevalentemente per informarsi, condividere momenti e leggere o guardare recensioni; YouTube risulta essere il canale preferenziale per svago e per trovare stimoli e idee; mentre Instagram si conferma anche quest’anno il più amato per seguire le celebrities.
Nel 2018 Blogmeter ha introdotto nella survey un capitolo interamente dedicato all’advertising sui social, al fine di determinare quanto risulti utile o disturbante per gli utenti. Lo scenario dello scorso anno evidenziava quanto la pubblicità su YouTube risultasse interruttiva per il 75 percento degli intervistati, mentre neutra su Facebook e Instagram (rispettivamente per il 33 percento e il 34 percento).
A distanza di un anno la situazione risulta mutata: la percezione di utilità è cresciuta per tutti e tre i canali analizzati (+19 percento per Facebook, +7 percento per Instagram e +10 percento per YouTube) a dimostrazione che una targhettizzazione sempre più mirata risulta molto utile.
Italiani e e-commerce
Per il terzo anno consecutivo le abitudini di shopping online rimangono invariate, confermando una forte predisposizione degli italiani all’acquisto di prodotti e servizi tramite e-commerce: il 90 infatti dichiara di aver comprato online il 50% di voler acquistare di più l’anno prossimo.
I canali preferenziali per informarsi prima di effettuare un acquisto risultano essere i motori di ricerca e i siti di vendita online e anche i siti di recensioni e i forum specializzati. I canali emergenti, come Facebook, Instagram e YouTube sono utilizzati soprattutto dagli utenti “addicted”, cioè quelli che possiedono più di 7 profili social.
Italiani e le Stories
La novità della edizione 2019 di “Italiani e Social Media” è l’introduzione della sezione dedicata a stories su Facebook e Instagram. Dalla ricerca emerge che il 32 percento degli italiani preferisce guardare stories anziché leggere un post, percentuale ancora più alta nella fascia 15-24 anni, raggiungendo il 52 percento. Quando si parla di stories non si può fare non fare riferimento agli influencer, grandi utilizzatori di questa forma di contenuto effimero. Gli intervistati dichiarano di seguire le personalità social perché parlano di argomenti di loro interesse e perché sono simpatici e spontanei.
Anche quest’anno è stato chiesto agli intervistati di nominare una persona divenuta famosa grazie ai social e di cui sono follower. Non sorprende che i più citati siano i protagonisti del matrimonio più social dell’anno: i Ferragnez, ovvero la coppia composta da Chiara Ferragni e Fedez. La fondatrice del blog The Blonde Salad stacca di parecchio il marito rapper che si posiziona secondo. Dopo di loro il calciatore della Juventus, Cristiano Ronaldo che strappa per un soffio la Top 3 a Clio Zammatteo (la famosa ClioMakeUp).
Quindi, dagli interessanti dati che emergono da questa ricerca viene fuori, soprattutto dagli ultimi relativi alle stories, che stiamo andando verso una direzione che ci porta sempre di più ad un contenuto istantaneo, sempre aggiornato e coinvolgente. Difficile mettere insieme un alto grado di coinvolgimento insieme alla velocità, vuol dire che la discriminate diventa la spontaneità.
Certo, i giovani leggono meno, attratti da una forma di contenuto sempre più effimera, questo è l’elemento su cui si dovrebbe aprire una riflessione più approfondita.