Le notizie che si sono susseguite nel pomeriggio, hanno poi trovato conferma. Jack Dorsey, co-fondatore e CEO di Twitter, lascia il suo incarico e al suo posto arriva Parag Agrawal, attuale CTO.
Nel pomeriggio italiano si sono susseguite una serie di notizie sulle fonti raccolte dalla CNBC, il celebre canale finanziario americano, che dava Jack Dorsey, co-founder e CEO di Twitter, pronto a lasciare la guida di Twitter “a breve”. E così è stato.
Al suo posto arriva Parag Agrawal, già CTO di Twitter, come nuovo CEO con effetto immediato e lo stesso Dorsey resterà comunque all’interno dell’azienda da lui fondata insieme a Biz Stone e Evan Williams. Le notizie dicono che resterà all’interno del board fino al 2022.
Si è trattato (quasi) di un fulmine a ciel sereno, come si dice in questi casi, che arriva proprio nel momento in cui Twitter ha cominciato ad innovare la piattaforma da 280 caratteri. Quello che gli azionisti, e non solo, hanno sempre richiesto negli ultimi anni.
Dorsey già CEO di Square
Come noto, Jack Dorsey oltre ad essere CEO di Twitter è anche CEO di Square, la società specializzata nei pagamenti mobile. Un doppio incarico che è stato mal digerito sin dal suo, secondo, insediamento nel 2015.
In molti hanno sempre ritenuto che proprio quel doppio incarico avesse conseguenze negative nella gestione dell’azienda Twitter.
Deep gratitude for @jack and our entire team, and so much excitement for the future. Here’s the note I sent to the company. Thank you all for your trust and support 💙 https://t.co/eNatG1dqH6 pic.twitter.com/liJmTbpYs1
— Parag Agrawal (@paraga) November 29, 2021
E come ricorderete, lo scorso anno, nel mese di febbraio, il Fondo Eliiott (lo stesso che detiene il AC Milan) cercò di mettere alla porta proprio il co-fondatore di Twitter, reo, secondo Paul Singer di non aver fatto abbastanza per la crescita della società. In pratica, il Fondo Elliott, forte del suo ruolo di azionista di maggioranza, voleva fare spazio ad un suo uomo per avere un controllo più diretto della società.
not sure anyone has heard but,
I resigned from Twitter pic.twitter.com/G5tUkSSxkl
— jack (@jack) November 29, 2021
L’operazione venne poi stoppata, a distanza di pochi giorni, quando arrivò Silver Lake e mise sul piatto 1 miliardi di dollari di investimenti, con l’impegno che Dorsey mantenesse il suo posto. I ben informati dissero che l’operazione era stata animata da Bog Iger, oggi presidente della Walt Disney e grande amico di Jack Dorsey.
In passato anche la Disney venne data come probabile compratore di Twitter, operazione che in effetti non vide mai la luce.
Dorsey, cofondatore di Twitter
Jack Dorsey ha fondato Twitter che ha visto la luce nel 2006 e per due anni ha ricoperto il ruolo di CEO, quindi fino al 2008. Ritornò alla guida della sua azienda sette anni dopo, quando Dick Costolo si dimise, anche per non essere riuscito del tutto nella sua missione di traghettare l’azienda dopo la quotazione a Wall Street.
Nel momento in cui ritorna Jack Dorsey Twitter riversava in una situazione non felice, nonostante la quotazione in borsa nel 2013. E questa situazione si è protratta per diverso tempo, alimentata anche dalla scarsa crescita della base utenti.
Una scarsa crescita che era figlia di una scarsa innovazione della piattaforma, quando invece tutte le altre piattaforme social media in qualche modo evolvevano.
Solo nel 2019 Twitter ha cominciato a fare sul serio nell’innovare la piattaforma, mettendo al centro modalità che dessero la possibilità agli utenti di conversare più facilmente. Twitter da sempre è stata vista come una piattaforma difficile, una differenza che diveniva ancora più marcata in confronto con le altre piattaforme.
Dorsey – Agrawal, quale futuro per Twitter
Adesso il compito che ha davanti Parag Agrawal è quello di raggiungere entro il 2023 l’obiettivo di 7,5 miliardi di ricavi e 315 milioni di utenti giornalieri monetizzabili.
Vedremo se riuscirà.
Intanto, mentre scriviamo, il titolo TWTR guadagna a Wall Street già quasi il 5%. Segno che era un momento atteso dagli investitori. Salvo poi cedere il 2,74%.
E non sfuggirà ai più attenti che queste dimissioni arrivano nel giorno in cui Twitter si avvia a sviluppare la modalità shopping con una diretta che vedrà come protagonista Walmart.