Meta da domani inizierà a licenziare 10 mila dipendenti, si tratta del secondo massiccio licenziamento dopo quello del novembre scorso. Zuckerberg ha scritto su Facebook che questa operazione porterà a fermare anche progetti, come quello degli NFT.
La notizia era già nell’aria da qualche giorno, in realtà da quando lo stesso Mark Zuckerberg ha affermato che questo anno sarebbe stato quella della “riduzione dei costi” e che ci sarebbero stati altri licenziamenti. E così è stato, purtroppo.
In una settimana iniziata con il fallimento della Silicon Valley Bank, quella che per 40 anni era stata il punto di riferimento per startup e venture capitalist, ecco che arriva oggi la notizia di nuovi licenziamenti da parte di Meta, la società madre di Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp.
Quello che si conosce, in questo momento, è che a partire da domani, mercoledì 15 marzo 2023, Meta inizierà i licenziamenti per un totale di 10 mila persone coinvolte e la chiusura della ricerca di 5 mila posizioni aperte. Si tratta quindi, dopo quella di novembre che portò a licenziare 11 mila dipendenti, di un nuova grande operazione di riorganizzazione dell’azienda.
L’annuncio di Zuckerberg
In un lunghissimo post su Facebook, Mark Zuckerberg parla di questa operazione che si svilupperà nei prossimi due mesi, con l’obiettivo di mettere in pratica “piani di ristrutturazione incentrati sull’appiattimento delle nostre organizzazioni, sulla cancellazione dei progetti a bassa priorità e sulla riduzione delle assunzioni“, scrive Zuckerberg.
“Sarà dura e non c’è modo di evitarlo. Significherà dire addio a colleghi talentuosi e appassionati che hanno fatto parte del nostro successo“, ha scritto Zuckerberg. “Sosterremo le persone negli stessi modi in cui abbiamo fatto finora e tratteremo tutti con la gratitudine che meritano“.
Come detto, il contesto è già pesantemente scosso dal fallimento della Silicon Valley Bank e questa nuova ondata di massicci licenziamenti non aiuta a ristabilire un clima tranquillo, anzi.
Secondo il sito Layoffs.fyi, nel 2022 sono state 1.050 le aziende che hanno licenziato un totale di oltre 160 dipendenti. Nei primi tre mesi del 2023 sono già 483 le aziende che stanno operando licenziamenti e 128.200 le persone che hanno perso il proprio lavoro nel settore tech. Sono numeri impressionanti e che, se le cose dovessero proseguire in questo modo, possono peggiorare ancora.
E a proposito di progetti che non trovano riscontro concreto, prima che arrivasse la notizia dei nuovi licenziamenti di Meta, in Italia aveva avuto grande risalto la notizia che Meta sta per abbandonare uno dei progetti che avrebbero dovuto trovare riscontro concreto all’interno del grande progetto del Metaverso.
Some product news: across the company, we're looking closely at what we prioritize to increase our focus. We’re winding down digital collectibles (NFTs) for now to focus on other ways to support creators, people, and businesses. 🧵[1/5]
— Stephane Kasriel (@skasriel) March 13, 2023
E stiamo parlando del progetto che avrebbe dovuto abilitare gli NFT su Facebook e su Instagram, abbandonato sulla scia del rallentamento sul macro progetto del Metaverso.
“In tutta l’azienda, stiamo valutando attentamente le priorità per aumentare la nostra attenzione“, ha scritto Stephane Kasriel su Twitter. “Per il momento stiamo eliminando gli oggetti da collezione digitali (NFT) per concentrarci su altri modi per sostenere i creatori, le persone e le aziende“. L’azienda si sta invece concentrando su “aree in cui possiamo avere un impatto su scala“.
L’anno “dell’efficienza” come dice Zuckerberg prende di mira, dal punto di vista dei progetti, proprio il Metaverso, quello su cui tutta l’azienda aveva puntato molto, a partire dal nome. Non che tutto viene chiuso, ma sicuramente subisce un forte rallentamento.
Intanto, dal punto di vista dei mercati, Wall Street sembra accogliere positivamente questa mossa di Meta, il titolo guadagna in questo momento oltre il 6,5%.