Meta è pronta a lanciare la versione web di Threads. L’app di testo, presentata come la vera alternativa a Twitter/X, dopo la partenza a razzo, viene usata sempre di meno dagli utenti. E resta ancora non disponibile nella UE.
Meta ha annunciato il lancio della versione web/desktop di Threads, l’applicazione di testo di Menlo Park, già all’inizio di questa settimana, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. Si tratta di una delle novità più significative tra le funzionalità richieste dagli utenti di Threads che ormai da settimane chiedono l’implementazione di nuove funzionalità. L’app, lanciata agli inizi dello scorso mese di lugli, è stata inizialmente ben accolta anche se, col passare delle settimane, il suo utilizzo è diminuito progressivamente.
Sebbene fosse possibile visualizzare i post specifici dei thread sul web, l’accesso era limitato, poiché l’app era principalmente concepita per i dispositivi mobili.
Adam Mosseri, il capo di Instagram, ha annunciato che una versione web di Threads è in fase di test interni e sarà presto disponibile al pubblico. Anche se la data di lancio definitiva potrebbe subire delle variazioni, sembra probabile che l’annuncio ufficiale avverrà entro l’inizio della settimana.
Mosseri ha chiarito che la versione attuale della versione web potrebbe presentare alcune imperfezioni, ma l’azienda sta lavorando per renderla completamente funzionale prima del rilascio ufficiale.
Evidentemente, questa mossa è un tentativo da parte di Meta di rilanciare Threads e di provare ancora ad imporsi come vera alternativa a Twitter/X.
Ricorderete tutti che quando è stata lanciata, Threads è diventata l’app più veloce a raggiungere i 100 milioni di download, raggiungendo questo traguardo in soli cinque giorni. Ma, nonostante la partenza a razzo, il suo utilizzo è diminuito rapidamente, soprattutto a causa delle notevoli carenze di alcune funzionalità, tra cui l’assenza di una versione web completa.
Meta, di recente, ha cercato di migliorare l’app introducendo alcune nuove funzionalità, tra cui la possibilità di impostare le notifiche per i post degli account e la visualizzazione dei post in un feed cronologico. Sono state aggiunte etichette per i media controllati dallo stato in risposta a segnalazioni di episodi di propaganda.
Eppure, nonostante tutti questi sforzi, l’utilizzo di Threads è diminuito drasticamente, con un calo dell’85% rispetto al mese successivo al suo lancio. Da un picco di quasi 50 milioni di utenti attivi giornalieri in tutto il mondo, il numero è sceso a meno di 10 milioni.
In confronto, X Corp., precedentemente conosciuta come Twitter, conta circa 363,7 milioni di utenti attivi mensili. Twitter/X ha riportato 238 milioni di utenti attivi giornalieri nel luglio 2022.
L’introduzione di una versione web di Threads potrebbe essere fondamentale per Meta per aumentare la popolarità dell’app anche su Internet, contribuendo così a contrastare la concorrenza con Twitter/X.
Oltre alla versione web, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato che l’azienda sta pianificando di migliorare la funzione di ricerca nell’app Threads nelle prossime settimane. Attualmente, gli utenti possono cercare profili utente ma non possono effettuare ricerche di post utilizzando parole chiave. Uno sforzo che mira a potenziare ulteriormente l’app e a soddisfare le esigenze degli utenti.
Vale la pena ricordare che, come tutti già sanno, Threads non è disponibile all’interno della UE. Un dato questo rilevante anche in termini numeri, ma che è reso necessario dal fatto che l’app non è ancora in grado di soddisfare i requisiti delle norme UE in fatto di privacy.
In queste settimane Meta, così come altre società proprietarie di piattaforme social media e servizi digitali, è sottoposta ad una ulteriore prova di conformità al Digital Services Act. La data del 25 agosto si avvicina e a quella data le società devono adempiere agli obblighi richiesti, pena una severa mula che potrebbe arrivare anche al 10% del fatturato realizzato a livello globale.
Ma su questo torneremo più avanti.