Nonostante il caso AstraZeneca, gli italiani si fidano dei vaccini anti Covid-19. È quanto emerge da una ricerca di Zwan, specializzata in analisi reputazionali. Il 74,7% degli italiani crede nell’efficacia dei vaccini.
Sono ormai diversi i paesi europei che stanno provvedendo a sospendere le somministrazioni del vaccino anti Covid-19 AstraZeneca, ultimi paesi in ordine di tempo sono Olanda e Svezia. L’Italia, come Francia, Spagna, Germania ed altri paesi ha sospeso l’utilizzo del vaccino dopo alcuni casi che hanno portato alla morte di persone del giro di qualche ora dalla somministrazione del vaccino.
Un caso, quello di AstraZeneca, che ha creato molte preoccupazioni tra i cittadini italiani che adesso chiedono maggiore chiarezza e garanzie sulla reale efficacia dei vaccini in circolazione, prima di tutto sul vaccino sviluppato presso il Jenner Institute dell’Università di Oxford, in collaborazione con la società AstraZeneca e l’italiana Irbm Science Park. Ed è lecito a questo punto chiedersi se gli italiani si fidano dei vaccini o meno.
Una ricerca di Zwan, società specializzata in analisi reputazionali attraverso l’algoritmo del Reputation Rating, di cui ha depositato il brevetto presso il Mise, rileva che, nonostante il caso AstraZeneca, la fiducia aggregata degli italiani nei confronti dei vaccini non sembra essere stata intaccata.
Bisogna dire che il racconto fatto dall’informazione non sempre è stato all’altezza della situazione e non sempre è stato fatto con le dovute competenze, e questo ha generato panico provocando le prime disdette degli appuntamenti già fissati per le somministrazioni, prima ancora che si procedesse alla sospensione da parte dellìAIFA. Una situazione complicata, quella che si è generata nel nostro paese, in aggiunta al fatto che il piano vaccini stenta ancora a decollare del tutto.
“In contrapposizione al sentimento ‘no vax’ in crescita fino ad appena un anno fa, la reputazione nei vaccini e la fiducia nel sistema farmaceutico crescono di circa 30 punti percentuali. Le persone vedono i vaccini come la sola via di uscita dal tunnel del Coronavirus. – Ha dichiarato Davide Ippolito, co-fondatore di Reputation Rating – Cresce, però, anche un sentimento di sfiducia nelle comunicazioni ufficiali e scientifiche. È dunque il sistema di comunicazione connesso al mondo vaccinale ad essere sotto la luce dei riflettori. Per quanto concerne questo aspetto, il 64,8% dei cittadini dello Stivale si reputa insoddisfatto delle informazioni ricevute“.
Poca chiarezza e confusione riguardo ai vaccini
La rilevazione in questione è stata effettuata nelle prime due settimane di marzo 2021 e questi sono i punti più rilevanti:
- poca chiarezza circa il significato concreto delle percentuali di protezione dei singoli marchi, ancora non correttamente compresi;
- confusione circa il caso AstraZeneca con, da un lato, una percentuale di persone (oltre il 70%, disposte a vaccinarsi ma non con quel vaccino, e dall’altro, un 27,5% diffidente rispetto al valore scientifico di casi così isolati;
- generale diffidenza in merito alle prime proiezioni di dosi effettivamente somministrate in Italia;
- incoerenza nella gestione dei piani vaccinali a livello Regionale, che sembrano ognuno seguire un modus operandi e delle priorità differenti;
- generale propensione all’orientamento al profitto delle case farmaceutiche, che macchia la percezione reputazionale dei Cittadini nei confronti del sistema vaccinale.
Gli italiani si fidano dei vaccini
Nonostante questo quadro orientato a sottolineare diffidenza e confusione, gli italiani si fidano dei vaccini. Il 74,7% pensa che i vaccini che siano efficaci e non mette in discussione l’efficacia. Ad essere messi in discussione è il sistema approntato che avrebbe dovuto gestire un piano con maggiore chiarezza e organizzazione.
Se guardiamo i dati che riguardano l’aspetto della Reputazione dei soggetti chiamati a gestire le operazioni per i vaccini anti Covid-19 in Italia, è l’autorevolezza dei soggetti stessi ad essere messa in discussione dagli italiani, in calo del 31% rispetto a febbraio di quest’anno. In calo, per quanto riguarda sempre gli italiani, anche l’autorevolezza delle istituzioni internazionali con -14,2%.
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