Istat ha introdotto di recente i nuovi “censimenti permanenti” una nuova modalità di censimento che da decennale ora diventa annuale, a campione. Ma la vera novità è la campagna che ha accompagnato questo lancio, un esempio di comunicazione istituzionale che ci piace.
Uno dei grossi temi che riguardano il tema della comunicazione è quella cosiddetta istituzionale, un’attività che dovrebbe creare una relazione forte e diretta tra l’istituzione pubblica e il cittadino. Ebbene, quasi sempre questo tipologia di comunicazione ha sempre avuto un piccolo difetto che è quello di essere “poco coinvolgente” e modo al passo coi tempi. In pratica, il risultato è sempre stato quello di una comunicazione “ingessata” che non ha quasi mai sortito l’effetto sperato.
Ma oggi, invece, vogliamo segnalarvi quella che secondo noi è un bell’esempio di comunicazione istituzionale coinvolgente e al passo coi tempi, e parliamo di una istituzione pubblica che ha a che fare coi numeri, con continue statistiche, rilevazioni, insomma, elementi che di coinvolgente spesso hanno poco. E invece, in questo caso, Istat, lo storico Istituto Nazionale di Statistica, l’istituto che tiene conto di quanti siamo e di altri interessanti dati, ha da poco lanciato una nuova forma di rilevazione non più su base decennale, ma su base annuale, lanciando una campagna di comunicazione trasversale, includendo anche in maniera decisa il digitale, sfruttando al meglio piattaforme e anche personaggi influenti, blogger che veicolassero il significato vero di questa nuova modalità di rilevazione della popolazione italiana.
In pratica, Istat compie un passo importante, che è quello appunto del nuovo cambio di rilevazione, più dinamico, meno ingessato, più attuale e vicino agli italiani. Di conseguenza riesce ad abbinare una campagna di comunicazione che riesca a trasmettere proprio questi messaggi e il claim adottato è molto chiaro: “L’Italia ha bisogno di campioni“. Un messaggio, quello che ha voluto lanciare Istat che sottolinea l’importanza della partecipazione, non solo come obbligo di legge, ma anche e soprattutto come opportunità per il Paese: “Se ne fai parte fai la tua parte“. Il risultato è una campagna coinvolgente caratterizzata da questi tre elementi centrali:
- lancio del nuovo sito www.censimentigiornodopogiorno.it
- partecipazione esilarante dei “The Jackal“;
- contest fotografico su Instagram – #UnGiornoDaCampione – attraverso cui gli utenti raccontavano il significato si essere “campioni di normalità”.
Tutti elementi di una strategia di comunicazione che avevano il chiaro obiettivo di informare e coinvolgere, in modo innovativo, il cittadino.
E Patrizia Cacioli, Direttore della Comunicazione Istat, in queste sue parole spiega bene la nuova campagna di comunicazione dell’istituto:
[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]“Unica, cross-mediale e digital oriented. La campagna ha valenza informativa e valoriale, sottolinea l’importanza della partecipazione, non solo come obbligo di legge, ma anche e soprattutto come contributo alla costruzione del futuro del Paese. La rappresentatività è il perno strategico intorno cui si snoda l’impianto creativo e comunicativo: le persone intervistate sono dei campioni ma le loro risposte permettono di raccontare le caratteristiche e le evoluzioni appunto dell’Italia, giorno dopo giorno che è poi il pay off della campagna”.[/box]
Istat, attraverso l’utilizzo di mezzi tradizionali e innovativi, ha voluto valorizzare la specificità dei messaggi comunicativi attraverso una social strategy ricca di contenuti dall’alto potenziale virale e di engagement, specifica per tutti i target.
Ma immaginate quante informazioni interessanti ci sono all’interno dei tanti numeri e delle tante statistiche che diffonde Istat. E siccome a noi i numeri piacciono, proprio con la modalità coinvolgente come quella adottata da Istat, ne vogliamo condividere qualcuno.
Come funzionano i nuovi censimenti permanenti di Istat
I nuovi censimenti permanenti della popolazione interesseranno ogni anno un campione di circa un milione e 400 mila famiglie, per un totale di 3,5 milioni di persone residenti in 2.852 comuni italiani. Solo in una parte dei comuni (1.143) parteciperanno ogni anno alle operazioni censuarie. La restante parte del comuni sarà chiamata a partecipare invece una volta nell’arco di quattro anni In questo modo, entro il 2021, tutti i comuni parteciperanno, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie. I dati ottenuti saranno di tipo censuario, quindi riferiti all’intera popolazione italiana: un risultato raggiungibile solo grazie all’integrazione statistica tra le rilevazioni campionarie e i dati di altre fonti amministrative. “Il censimento annuale rappresenta una sfida per l’Istat che intendiamo vincere grazie alla qualità del nostro personale” – afferma il Presidente facente funzioni Maurizio Franzini – “L’obiettivo di questo nuovo impianto è quello di fornire in tempi rapidissimi una mappa sempre aggiornata dell’evoluzione che vive la società italiana. Per raggiungere questo traguardo sarà fondamentale una collaborazione a tutti i livelli dei vari attori – istituzionali e non – coinvolti nel processo di rilevazione dei dati. L’Istat è pronto a fare la sua parte”.
Intanto, in totale siamo 60.483.973 di italiani, di cui uomini 29.427.607 donne 31.056.366. La regione con il più alto numero di cittadini residenti è la Lombardia con 10.036.258 di persone, seguita dal Lazio con 5.896.693 e dalla Campania con 5.826.860. Gli stranieri in Italia sono 5.144.440.
Altri dati curiosi riguardano la mobilità, cioè con quali mezzi di trasporto gli italiani si recano al lavoro. Ebbene, il 69% utilizza l’auto, un tema questo che va a braccetto con i temi ambientali. Dopo l’auto gli italiani usano andare al lavoro a piedi, l’11%. E poi il 6% usa l’auto come passeggero; solo il 4% va in bicicletta e solo il 3% usa la metro; il 6% usa l’autobus o il tram; il 3% va in treno.
Sono tutti dati che ci aiutano a capire come viviamo, come ci spostiamo, perchè è da questi numeri che possono nascere nuove idee, nuove tecnologie, nuove innovazioni che possono rendere migliore la nostra vita. Allora, siccome ne facciamo parte, facciamo anche noi la nostra parte. E un plauso davvero a Istat.
[In collaborazione con Istat]
[…] 2018, l’Istituto Nazionale di Statistica, Istat, ha introdotto i Censimenti Permanenti, una modalità di rilevazione su base annuale, abbandonando quella decennale che aveva caratterizzato le rilevazioni sino a quel momento. Ebbene, oggi, 15 dicembre 2020, […]