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Quanto tempo trascorriamo sui Social Media? Molto su Facebook, poco su Google+

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Quanto tempo trascorriamo sui Social Media? Ad occhio si direbbe tanto, ma per avere una risposta è utile fare riferimento ad un articolo apparso sul Wall Street Journal a proposito di Google +, indicato come una “città fantasma” rispetto a Facebook. Infatti su Facebook si trascorrono in media 405 minuti, su Google+ soli 3 minuti

Tempo trascorso sui Social MediaLa domanda che ci poniamo e che da il titolo a questo post, ossia quanto tempo trascorriamo sui Social Media, in realtà trova la sua origine in un articolo apparso sul Wall Street Journal che, prendendo spunto dai dati forniti da comScore sul tempo trascorso sui Social Media nel periodo tra settembre e dicembre 2011 a livello globale, senza tener conto del traffico da mobile, definisce il social network di Google una “Ghost town“, una città fantasma.  Infatti a vedere i dati diffusi non si può dar tanto torto: su Facebook si trascorrono mediamente 405 minuti, cioè circa 6 ore e tre quarti, mentre su Google+, a distanza di mesi ormai, si trascorrono soli 3 minuti! Finanche Pinterest, più giovane, ma più brillante supera il social network di Mountain View piazzandosi subito dietro Facebook con 89 minuti insieme a Tumblr, altro astro nascente.

Eppure Google+ ha già raggiunto 90 milioni di utenti e secondo dati non ufficiali oltre 1,5 milioni sarebbero gli account italiani. L’articolo evidenzia quelle che sono le caratteristiche originali che avrebbero dovuto aiutare Google+ a raggiungere un pubblico più vasto, come gli “Hangouts” che permette di avviare una video-conferenza di 10 persone. Eppure tutto quel trambusto, sconvolgimento nel mondo dei social media che molti aspettavano, non c’è stato. Almeno fino a questo momento. Per dirla con Brian Solis, forse la gente in questo momento non vuole un altro social network. Vero e lo abbiamo scritto anche di recente, in questa fase gli utenti amano  identificare luoghi dove poter condividere i propri interessi, da qui la definizione di “social network per interessi“, esempio classico ne è appunto Pinterest che sta rispondendo meglio a questa esigenza.

In California i dati di comScore non sono stati accolti bene e c’era da immaginarselo. Un portavoce ha detto che “i dati di comScore sono drammaticamente bassi” riguardo Google+. Sarà, ma al momento i dati sono questi, a meno che dal primo Marzo con le nuove regole sulla privacy che Google si appresta ad introdurre non avverrà quello che tanti stanno ormai dando per concreto, ossia un aumento esponenziale di utenti. Addirittura poco meno di 500 milioni in poche settimane. Numeri da fantascienza, sebbene un fondmamento di verità lo si possa trovare, ma i numeri sono esageratamente al rialzo. Forse entro fine anno, ma è comunque da vedere.

La delusione su Google+ è evidenziata anche da molti brands che su questo nuovo social network avevano scommesso, a cominciare da Zynga, azienda che produce i social games di successo come “Cityville” e “Zynga Poker“, la quale sostiene di avere 46,8 milioni di giocatori attivi su Facebook per “Cityville” e 33,2 milioni per “Zynga Poker”, mentre non ha voluto rivelare i dati relativi a Google+, tanto sono bassi. Ma c’ècanche Intel tra le deluse.

Insomma,  se la strada di Google+ per cercare di contrastare il dominio di Facebook era in salita, adesso si fa ancora più ripida. Ma ancora altro deve succedere e un capovolgimento di situazione può sempre succedere.

Ma diamo ancora un’occhiata ai dati di cui stiamo parlando. Così dopo Facebook, Pinterest e Tumblr che occupano un ideale podio, troviamo Twitter con una media di tempo trascorso pari a 21 minuti, poi LinkedIn con 17 minuti , MySpace 8 minuti e chiude la classifica, come dicevamo, all’ultimo posto Google+.

E voi vi ritrovate in questa classifica? Quanto tempo dedicate al vostro social network preferito in media?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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