La Reputazione di un’azienda, di un brand, è da sempre un valore da conservare. E lo è oggi anche di più nell’era della comunicazione digitale e dei social media. Il Gruppo Unipol in questi ultimi anni ha investito molto su questo aspetto, una strategia che ha pagato.

Quanto vale la Reputazione di un’azienda oggi? La risposta è tanto semplice, quanto banale: la Reputazione è tutto. Nell’era della comunicazione digitale e dei social media questo aspetto è forse diventato più rilevante, è diventato un aspetto su cui i consumatori, gli stakeholder, in generale, guardano sempre più spesso. Il modo in cui viene percepita un’azienda è fatto di tanti fattori e tra questi oggi vengono considerati molto l’affidabilità, l’attenzione verso temi etici e ambientali, il modo in cui comunica, la capacità di innovare i suoi prodotti/servizi e la sua organizzazione. Tutti elementi che passano essenzialmente attraverso la comunicazione.

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Il Gruppo Unipol è sicuramente una di quelle grandi aziende italiane che da un po’ di tempo a questa parte ha compreso il Valore della Reputazione, considerandolo un asset fondamentale per la crescita di tutta l’organizzazione, ben consapevole che tutto questo oggi è basato proprio sulla Comunicazione. L’occasione per conoscere meglio come il Gruppo Unipol gestisce il tema della Reputazione è stata il Reputation Day dell’azienda, una giornata in cui, ogni anno, l’azienda analizza la sua reputazione approfondendo alcuni temi e verificando gli sviluppi di tutta la strategia. Già, perchè, e questo è un elemento importante, avere una strategia e organizzare l’azienda da questo punto di vista è fondamentale, e per niente scontato.

Prima di vedere insieme alcuni dati rilevanti, e specifici, sulla Reputazione del Gruppo Unipol, è opportuno fare una breve riflessione su uno degli interventi più interessanti della giornata, quello di Alexia Giugni, Managing Director – Head of Institutional Clients DWS Souther Europe, dal titolo “New Capitalism e politiche di Investimento sostentibile“.

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Alexia Giugni

La Giugni nel suo intervento ha messo in evidenza come oggi sia fondamentale “Investire in Conoscenza”, nel senso che oggi il capitale intellettuale ha un valore enorme ed è alla base stessa di un’azienda. L’era che viviamo, quella che viene definita “La Quarta Rivoluzione Industriale“, è fortemente caratterizzata da elementi “intangibili”, a differenza delle precedenti tre rivoluzioni industriali che invece avevano una forte connotazione tangibile, fisica. La rivoluzione che stiamo vivendo oggi è caratterizzata da meno hardware e più software, il capitale della Conoscenza si fonde con il Capitale Umano. L’Intelligenza Artificiale è l’elemento intangibile alla base di questa rivoluzione dei nostri giorni.

Il pensiero che la Giugni ha espresso durante il suo intervento è che oggi le aziende crescono se sono capaci di investire sulla Conoscenza, ma per fare questo, evidentemente, devono prima investire su sè stesse, in due modi: investire sul proprio Brand e investire in Innovazione.

Nei dati che sono stati portati a supporto, si vede bene come, negli ultimi 10 anni, le aziende che sono cresciute di più sono quelle che hanno investito su sè stesse, sul proprio nome, sui propri valori, e quelle che hanno saputo proporsi in modo innovativo.

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E poi la Giugni ha anche portato il suo punto di vista sull’asset manager, nel senso che oggi le società investono su aziende ad alto capitale intellettuale. I valori come la Reputazione e anche gli ESG (Environment, Social, Governance) sono ritenuti fondamentali per individuare le aziende su cui investire.

Da questo punto di vista, il Gruppo Unipol è una delle poche aziende italiane, del settore, che ha compreso che la strada per crescere doveva passare attraverso queste direttrici. Il percorso fatto in questi ultimi anni e i risultati raggiunti sono lì a testimoniarlo.

Reputation Institute nel corso del Reputation Day ha portato i dati delle ultime rilevazioni relative a Gruppo Unipol rispetto alla Reputazione dell’azienda. E i dati sono in continua crescita. Il valore complessivo cresce e crescono tutti i driver che stanno alla base del valore stesso. Crescono i driver dell’Innovazione, Prodotti e Servizi e Citizenship, inteso come attenzione verso la società, valori molto sentiti dai clienti e da tutti gli stakeholder in generale.

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Vittorio Verdone Gruppo Unipol

Crescono le aspettative degli italiani verso una presa di posizione delle aziende sui grandi temi sociali. In linea con questa tendenza, gli ambiti nei quali gli italiani ritengono che il Gruppo Unipol possa agire sono l’ambiente, la disuguaglianza di reddito e la diseguaglianza di accesso ai servizi per la salute.

Vi è una ulteriore considerazione da mettere in conto, e cioè se cresce la Reputazione di un’azienda, è evidente che aumentano anche i rischi a cui si espone. Serve quindi dotarsi di una strategia, di una organizzazione, di un team che lavori monitorando tutti gli aspetti che concorrono a formare la Reputazione di un’azienda. Proprio come fa il Gruppo Unipol.

Abbiamo detto dall’inizio che la Reputazione è un valore su cui puntare per crescere ed è quello che sta mettendo in pratica anche il Gruppo Unipol. Il piano strategico 2019-2021 Mission Evolve poggia proprio sulla Reputazione per far sì che da leader assicurativo Unipol diventi leader di ecosistemi di servizi. Cambia quindi il modo in cui viene percepita l’azienda, gli italiani adesso rivolgono più attenzione verso la Trasparenza e verso le Persone, così come verso la Responsabilità verso la Società.

Sono questi i valori su cui oggi Gruppo Unipol poggia la propria crescita, puntando a estendere la propria leadership nel business e come riferimento per una  evoluzione sostenibile della società.

[In collaborazione con Gruppo Unipol]

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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