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Twitter, il progetto di fact checking Birdwatch è attivo negli Usa

Twitter estende negli Usa, dopo un anno di test e per piccolo gruppo di utenti, il proprio programma di fact checking chiamato Birdwatch.

Un anno fa Twitter lanciava il suo programma di fact checking denominato Birdwatch. E da oggi il programma inizia ad estendersi negli Usa, sebbene disponibile per un picciolo gruppo “randomizzato”. Ma di cosa si tratta?

Birdwatch è un programma che consente agli utenti di aggiungere delle note sui tweet che contengono informazioni fuorvianti. Attraverso questo programma di fact checking collaborativo, si possono aggiungere delle note manuali in modo tale da aiutare gli utenti che entreranno in contatto con quel tweet specifico specificando che il contenuto all’interno di esso contiene disinformazione. In pratica, il tweet preso in esame avrà visibili delle note di contesto che aiuteranno l’utente a comprendere se quelle informazioni sono in realtà delle fake news.

Twitter e Birdwatch

Va detto che una volta che lo stesso tweet viene segnalato con delle note, Twitter non ne limita le impressions o la reach. Quindi, se ci si trova di fronte ad un tweet che contiene tante note di segnalazioni, evidentemente ci si trova ne caso in cui effettivamente quel tweet contiene informazioni false.

Si tratta quindi di un progetto partecipativo, potremmo quasi dire che si ispira a Wikipedia, coinvolgendo gli utenti a segnalare contenuti fuorvianti. Un progetto importante, soprattutto in un momento particolare della storia odierna, con il dilagare delle informazioni sul conflitto Ucraina Russia dal potenziale fuorviante enorme. Il processo ricorda molto Reddit (ancora una volta), anche se non ci sono il voti negativi (il downvote), che invece troviamo all’interno dei tweet di risposta.

Ma il rilascio negli Usa, ad un ristretto gruppo di utenti, non è che un primo passo, lento. Segno che il progetto, ambizioso, ha bisogno di tempo ancora per riuscire a risultare efficace.

Dagli screenshot diffusi da Twitter si vedono dei tweet con delle note in primo piano e gli stessi utenti saranno anche invitati a valutare tali note, in modo da individuare quelle più affidabili.

Twitter Birdwatch, il programma di fact checking attivo negli Usa

Come funziona Birdwatch

Ma come funziona il progetto Birdwatch?

Per poter apparire sotto forma di nota, la segnalazione degli utenti riguardo ad un tweet deve essere votata da “un numero sufficiente di collaboratori di Birdwatch“, precisa Twitter, da diverse prospettive, in modo da avere diversi punti di vista. “La differenza di prospettive è determinata da come le persone hanno valutato le note in passato, non in base ai dati demografici“, precisa sempre Twitter.

Al momento si sa che al progetto hanno contribuito, nella prima fase, circa 10 mila persone. Anche se, come riportava da Poynter a febbraio scorso, solo la metà degli utenti aveva citato una fonte e che spesso le note contenevano “retorica di parte”. Certo, si trattava di un progetto appena lanciato e se oggi Twitter procede ad una prima estensione, vuol dire che qualche segnale è stato ricevuto.

Infatti, nel presentare il lancio, limitato, negli Usa, Twitter fa sapere che coloro che hanno visto le note sui tweet hanno avuto tra il 20% e il 40% di probabilità in meno di essere d’accordo con il contenuto di un tweet, potenzialmente fuorviante; mentre la maggioranza degli utenti che ha visto le note le ha trovate utili.

Il progetto esce dalla fase di test

Il progetto quindi esce dalla sua fase di test, anche se il lancio resta ancora molto circoscritto e la modalità è abbastanza comprensibile. Come in tutte le cose, ci vuole tempo e, quando di parla di disinformazione, ce ne vuole ancora di più.

Il lancio prevede anche la novità degli alias, ossia la possibilità che gli utenti che propongono delle note possono utilizzare dei nomi diversi in modo da non essere facile bersaglio sulla piattaforma.

Birdwatch comincia a prendere più forma proprio nel momento in cui i social media sperimentano nuove modalità per tenere lontana la disinformazione dalle piattaforme, un tema particolarmente sentito proprio in questo periodo in cui i social media diventano un nuovo luogo di scontro all’interno del conflitto Ucraina Russia.

Ovviamente, saremo qui a raccontarvi gli sviluppi di questo programma.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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domenica, 28 Aprile, 2024

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