Se c’è un elemento davvero distintivo di Twitter, oltre ai 140 caratteri, quello è l’hashtag che oggi compie 10 dalla prima sua apparizione sulla piattaforma. Era proprio il 23 agosto del 2007 quando Chris Messina suggeriva l’hashtag per i gruppi. Oggi questa è una modalità che rende personalizzabile il modo di usare i 140 caratteri.
L’hashtag compie su Twitter 10 anni, era infatti il 23 agosto del 2007 quando Chris Messina, avvocato di San Francisco, suggeriva di usare l’hashtag per creare dei gruppi sulla piattaforma. Da allora l’utilizzo dell’hashtag su Twitter è cresciuto a tal punto da diventare uno degli elementi che meglio caratterizzano la piattaforma. Pensateci, l’hashtag è una modalità che permette di personalizzare il proprio modo di usare e comunicare su Twitter, una modalità che in 140 caratteri funziona benissimo. Ma, a differenza di quello che si pensa, l’hashtag non è stato inventato da Twitter. L’intuizione che ebbe 10 anni fa Chris Messina in effetti la spiega. Il cancelletto, verso la metà degli anni ’90 in poi, veniva usato sulle prima chat proprio per creare delle “camere di conversazione” tra gli utenti.
how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?
— Chris Messina (@chrismessina) August 23, 2007
Oggi Twitter, giustamente, festeggia questo elemento che lo distingue dagli altri, sebbene oggi l’hashtag sia attivo anche su Facebook (dal 2013), su LinkedIn, su Pinterest, su Google Plus (dal 2012), su Tumblr, su YouTube, e lo era su Friendfeed e su Orkut. Pensate che sulla piattaforma da 140 caratteri ogni giorno vengono condivisi circa 125 milioni di hashtag.
Ma se Messina può essere ricordato come l’inventore dell’hashtaf su Twitter, è Nate Ritter, imprenditore del settore IT, il primo utente ad usarlo. E lo fece il 23 ottobre del 2007 raccontando, in quello che può essere definito il primo vero live tweeting della storia, di uno spaventoso incendio a San Diego, in California utilizzando #sandiegofire. Questo in basso è il primo tweet di una lunga serie:
#sandiegofire south shores, ski beach open to motor homes. fiesta island is open to first 500 livestock that come in.
— Nate Ritter (@nateritter) October 22, 2007
Nel 2012 l’hashtag venne eletta parola dell’anno e nel giugno 2014 il termine hashtag è stato inserito nell’Oxford English Dictionary. In questi dieci anni, gli eventi, le campagne e i temi più discussi sono diventati #trendtopic con hashtag come #JeSuisCharlie, #PrayforParis, #OccupyWallStreet, #LoveisLove, #Brexit, #IceBucketChallenge, #RoyalBaby e, in Italia, #Expo2015, #MafiaCapitale, #terremoto, #Referendum, #FamilyDay, #Petaloso per citarne solo alcuni.
Alcuni degli hashtag legati agli account di alcuni degli uomini e delle figure più importanti del mondo hanno generato milioni di Tweet in tutto il mondo. Per fare due esempi celebri, i tre hashtag più utilizzati legati all’account di Donald Trump (@realdonaldtrump) sono #Trump2016, #MakeAmericaGreatAgain e #CelebApprentice. Nel caso di un’altra figura influente uomo del nostro tempo, invece, quella del Papa (con un account Twitter, @pontifex, che ha appena raggiunto i 37 milioni di follower) i tre hashtag più usati sono #LaudatoSi, JMJ e Rio2013.
Dai più importanti eventi mondiali alle campagne di sensibilizzazione, fino alle foto dei throwback settimanali, tutto accade ormai con un hashtag, e tutto accade su Twitter.
Ecco di seguito alcuni dati interessanti sull’evoluzione dell’hashtag negli ultimi dieci anni:
- Attualmente, si registra una media di 125 milioni di hashtag Twittati ogni giorno.
- L’hashtag più Twittato nel 2007 è stato usato circa 9.000 volte. L’hashtag più utilizzato fino ad ora nel 2017 è stato usato più di 300 milioni di volte.
#FollowFriday:
- Il primo #Followfriday è stato il 16 gennaio 2009, e l’hashtag #FF (o #followfriday) è stato usato più di 500 milioni di volte da quel momento ad oggi
#NowPlaying
- L’hashtag #nowplaying/#np è stato utilizzato per la prima volta in un Tweet in merito alla canzone “Open your Heart” di De Lavender Diamond, nel 2007.
- L’hashtag #NowPlaying (o #np) è stato utilizzato nei Tweet più di 1 miliardo di volte.
Award e Premiazioni:
- Cinque degli hashtag più popolari degli ultimi dieci anni sono nati dalle community di fan che hanno Twittato durante gli show di premiazioni e award: che sia stato per votare o per prendere parte al live tweeting dell’evento, questi cinque hashtag sono stati usati complessivamente più di 3 miliardi di volte.
- #MTVHottest
- #MTVStars
- #KCA
- #iHeartAwards
- #BestFanArmy
Tra gli hashtag più usati per votare degli artisti:
- #BTSBBMAs
- #EMABiggestFansJustinBieber
- #EMABiggestFans1D
- #vote5sos
- #PushAwardsKathNiels
TV/Film:
- L’hashtag dedicato ad uno show televisivo più Twittato di sempre è #TheWalkingDead
- L’hashtag dedicato ad un film più twittato di sempre è #StarWars.
Sports:
- L’hashtag dedicato ad un evento sportivo più Twittato di sempre è #Euro2016.
- L’hashtag sportivo più utilizzato di sempre negli USA è #SuperBowl.
- L’hashtag dedicato ad una lega sportiva più Twittato di sempre è #NFL.
- L’hashtag dedicato ad un team sportivo più Twittato di sempre è #MUFC.
Gaming:
- L’hashtag del mondo del gaming più Twittato di sempre è トレクル (TreCru/Treasure Cruise), usato più di 269 milioni di volte.
Allora, questo un resoconto sull’hashtag che compie 10 anni su Twitter e i momenti salienti di questi anni. L?hashtag da usare oggi è #Hashtag10 con il quale verrà attivata una emoji personalizzata per 24 ore.
[l’immagine di copertina è realizzata da @franzrusso]
Con l’inizio dell’uso degli hastag, la ricerca di parole chiave sicuramente è stata facilitata. Purtoppo adesso invece spesso vengono usati questi hastag in modo inadeguato o fatto uso inflazionato, solamente per fare trovare un proprio contenuto pubblicato, tramite clickbaits.
Anche noi di Musteus ci siamo rivolti questo problema, se e come fare usare gli hastag sul nostro social media. Attualmente si possono cercare o seguire solamente le parole chiave delle categorie o sottocategorie create dai singoli profili. Questo, in quanto la creazione di categorie e sottocategorie è limitata e chi collega un post ad una di queste, sicuramente gli da un’importanza superiore, che mettendo magari degli hastag sbagliati o un numero inifnito dentro un post. Così si hanno magari meno risultati, ma sicuramente di maggiore qualità.
Non vuole dire che in futuro non sarà possibile inserire degli hastag anche nei post su Musteus, ma sicuramente poi limitato da un numero massimo.