Possiamo dire che l’effetto Trump su Twitter non c’è stato. Ci si attendeva qualche effetto negativo dopo la sospensione permanente dell’account del 45° presidente Usa, ma la piattaforma nel 2020 è cresciuta sia in termini di ricavi che di utenti giornalieri.
C’era molta attesa per la presentazione dell’ultima trimestrale 2020 (Q4 2020) di Twitter, soprattutto per valutare quale fosse stato l’effetto Trump sulla piattaforma. E anche per verificare come Twitter avesse superato la pandemia. Di sicuro per Twitter il 2020 è stato un anno di crescita, sia in termini finanziari che in termini di prodotto e base utenti.
E dai numeri, che fra poco vedremo insieme, emerge che, ad oggi, Twitter può fare a meno di Trump per crescere, nel senso che la piattaforma ha retto anche la decisione estrema di bloccare l’account del 45° presidente Usa in modo permanente dopo l’attacco a Capitol Hill.
Ma passiamo subito a vedere qualche numero.
Twitter, crescono i ricavi anche nel 2020
I ricavi nell’ultimo trimestre del 2020 sono pari a 1,29 miliardi di dollari (le stime davano 1,19 miliardi di dollari), in crescita del 28% rispetto allo scorso anno, registrando una crescita in termini simili su tutti i prodotti e su tutte le aree geografiche. Negi Usa si sono registrati ricavi pari a 773 milioni di dollari, con + 24%, mentre i ricavi totali a livello internazionale sono state di 556 milioni di dollari, in crescita del 34%.
Le entrate pubblicitarie sono cresciute de 31%, pari a 1,15 miliardi di dollari.
I ricavi complessivi del 2020 sono stati pari a 3,72 miliardi di dollari con una crescita del 7% rispetto al 2019. E sono cresciute anche le spese e i costi del 19%. La perdita netta è stata di 1,14 miliardi di dollari.
Questo, in estrema sintesi, l’aspetto finanziario. Ma ora passiamo a vedere l’aspetto legato alla base utenti che cresce, ma leggermente meno di quanto previsto dagli analisti. resta il fatto che si registra comunque un dato positivo rispetto agli utenti giornalieri monetizzabili.
Twitter, la base utenti continua a crescere, nonostante Trump
Twitter fa sapere che il coinvolgimento sulla piattaforma è cresciuto del 35%, un dato che è la diretta conseguenza di una crescita delle visualizzazioni degli annunci e ad una crescita della domanda di pubblicità. In relazione a questo, il “costo per coinvolgimento” (Cost per Engagement) è diminuito del 3%.
La base degli utenti giornalieri monetizzabili è cresciuta al 31 dicembre 2020 del 27% arrivando ad essere 192 milioni. Un dato in crescita di 5 milioni nell’ultimo trimestre, dato tutto sommato molto positivo se considerate che la crescita tra il secondo e il terzo trimestre del 2020 era stata solo di 1 milione di utenti in più.
La cifra degli utenti giornalieri monetizzabili ha continuato a crescere anche a gennaio 2021, quando l’effetto Trump era già passato, con una crescita che è la più alta se considerata la media storica degli ultimi 4 anni. La società di Jack Dorsey comunque ha fissato come obiettivo minimo una crescita del 20%.
E proprio negli Usa la crescita degli utenti giornalieri è stata di 37 milioni, rispetto ai 31 milioni dell’anno precedente e ai 36 milioni dell’ultimo trimestre. A livello internazionale gli utenti giornalieri monetizzabili sono 155 milioni, in crescita rispetto ai 121 milioni dello scorso anno e rispetto ai 152 milioni dell’ultimo trimestre.
Nei prossimi mesi Twitter prevede dati in calo, in maniera fisiologica.
In ogni caso, come vi abbiamo riportato qualche giorno fa, Twitter sta esplorando una via più autonoma di sostenibilità economica, puntando su qualche servizio in abbonamento. E certamente, nel corso del 2021, vedremo quale sarà l’effetto a livello globale di Spaces, il servizio di cha audio che entrerà in diretta concorrenza con Clubhouse.
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