Qualche giorno fa Twitter ha fatto sapere di aver rimosso la possibilità di localizzazione precisa dei tweet, una opzione poco usata dagli utenti, secondo Twitter. La possibilità, però, resta ancora attiva solo attraverso la nuova fotocamera interna, di recente aggiornata.
Era il 2009, quindi tre anni dopo la sua fondazione, quanto Twitter diede la possibilità di localizzare i tweet, una possibilità, allora, resa possibile per “incrementare le conversazioni locali“. Solo che a distanza di dieci anni Twitter ha deciso di rimuovere questa possibilità e l’annuncio lo ha fatto qualche giorno fa con un tweet (e come, se no?). Un annuncio, per la verità, che non ha attirato la giusta attenzione, ma che invece merita.
La spiegazione ufficiale è quella di “semplificare” l’esperienza degli utenti rimuovendo una funzionalità che, comunque, nel corso di questi anni è rimasta poco usata dagli utenti. Come certamente ricorderete, questa opzione era “opt-in”, bisognava attivarla proprio per evitare di diffondere informazioni di localizzazione nel momento in cui non si voleva condividere questa informazione. Va detto anche che questa modalità è stata ritenuta per certi versi poco precisa, poco attendibile. Salvo poi scoprire, qualche anno fa, che le informazioni sulla geolocalizzazione era invece molto precise e che erano accessibili anche via API.
Eppure, dare una connotazione locale ad un tweet era molto utile, soprattutto per tutti coloro che usano Twitter da un punto di vista più professionale, per raccontare gli eventi. Pensiamo quindi ai blogger, ai giornalisti che per dare una connotazione più dettagliata all’informazione e al contenuto potevano anche localizzare il tweet.
Twitter ha comunque tenuto a precisare che la possibilità di localizzare il tweet resta possibile solo all’interno della fotocamera della piattaforma, che da poco è stata aggiornata e resa più smart.
Most people don't tag their precise location in Tweets, so we're removing this ability to simplify your Tweeting experience. You'll still be able to tag your precise location in Tweets through our updated camera. It's helpful when sharing on-the-ground moments.
— Twitter Support (@TwitterSupport) June 18, 2019
To clarify, we haven't changed general location tagging. You'll still be able to add a location to all Tweets (like a city or a restaurant). It's the precise location feature that's been removed from Tweets. https://t.co/4fo3A435nL
— Twitter Support (@TwitterSupport) June 21, 2019
Forse, a pensarci bene, riflessione magari già fatta, i tempi sono cambiati e gli utenti sono diventati più attenti a diffondere le loro informazioni. E’ quindi un tema che i lega molto alla privacy verso la quale è cresciuta una consapevolezza che non è paragonabile a quella di dieci anni fa, quando, per certi versi, sembrava quasi “normale” far sapere agli altri la localizzazione precisa anche di un tweet.
Ma oggi gli utenti sono cambiati, condividono le loro informazioni, come la localizzazione, ma in contesti e su piattaforme sempre più private e meno pubbliche. Basti pensare a WhatsApp, Messenger, Telegram, sono questi i luoghi in cui adesso si condividono le proprie informazioni più precise.
Twitter, così facendo, ha preso atto che sono cambiati i tempi.
[Image credits: CASEY CHIN; GETTY IMAGES]