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Come usare Twitter Spaces e organizzare uno spazio coinvolgente

Twitter Spaces rappresenta la risposta di Twitter a Clubhouse. Ecco come usare la funzionalità e come organizzare uno spazio coinvolgente.

Twitter Spaces rappresenta la risposta di Twitter a Clubhouse. Solo queste parole, in estrema sintesi, potrebbero essere utili a spiegare di cosa stiamo parlando. In realtà il tema è molto più ampio.

Come abbiamo raccontato, e lo stiamo ancora facendo, Clubhouse ha avuto sicuramente il merito di aver fatto mergere la voce come strumento per coinvolgere gli utenti. Per le sue caratteristiche, la voce è uno strumento che emoziona e, di conseguenza, di fatto diventa uno strumento per coinvolgere e intrattenere.

Twitter ha cominciato a testare la funzionalità, che si chiama appunto Twitter Spaces, a fine 2020, il periodo in cui Clubhouse cominciava a conoscere un grande successo ovunque e cominciava a farsi spazio anche nel nostro paese. Dopo un periodo di test, Twitter a marzo di quest’anno comincia a rilasciare la funzionalità agli utenti della piattaforma, prima agli utenti iOS e poi a quelli che usano Android. Nei giorni scorsi, il rilascio e diventato ancora più esteso, tenendo fede alla promessa che Twitter Spaces sarebbe stato disponibile per tutti entro proprio il mese di aprile di quest’anno.

Questa doverosa premessa per introdurre il tema degli “spazi“, così si chiamano i luoghi audio che è possibile creare su Twitter Spaces, in contrapposizione alle “stanze” di Clubhouse.

twitter spaces organizzare spazio

Cosa sono gli spazi e come si organizzano

Prima di rispondere a questa domanda, è utile specificare che quando si parla di Twitter Spaces ci si sta riferendo ad una funzionalità, a differenza di Clubhouse che è invece un’applicazione, stand-alone, dedicata proprio alla voce. Si tratta di una differenza sostanziale nel metodo, anche se simile nello strumento. Ma su questo ci ritorneremo.

Gli spazi, come detto, sono “luoghi” audio, aperti dall’Host, che è l’organizzatore dello spazio, e che possono ospitare fino a 10 speaker, ossia “partecipanti”, e fino ad un numero illimitato di ascoltatori.

Aprire uno “spazio” è molto semplice, seguendo questi semplici passi:

Su iOS, si deve premere a lungo il tasto “Componi tweet” fino a quando compare l’icona a forma di diamante con la scritta “Spazi”; lo stesso si può attivare anche premendo la propria immagine, come quando si vuole creare un nuovo Fleet, e scorrere fino a quando si trova appunto la scritta “Spazi”.

Su Android, premere il tasto blu con la “+” bianca. Una volta fatta questa operazione, comparirà un piccolo menù con in alto la voce “Spazi”.

Una volta cliccato su “Spazi”, da iOS o da Android, sarà utile aggiungere una descrizione, solitamente va descritto il tema della conversazione, tenendo a mente che si hanno a disposizione 70 caratteri. Una volta avviato, la prima cosa che dovrete fare da Host è quella di avviare il vostro microfono (ricordatevi sempre di abilitare questa funzione dalle impostazioni, altrimenti il microfono non sarà comunque attivo). Sembra scontato, ma non lo è.

Aperto lo spazio, l’Host può cominciare ad invitare gli utenti, questo perché, a differenza di Clubhouse che permette la programmazione degli eventi audio, Twitter non ha ancora abilitato la programmazione. E presto sarà comunque disponibile sull’app una sezione dedicata dove rintracciare tutti gli spazi attivi, una buona idea.

Al momento si possono invitare gli utenti via DM (messaggi privati), condividendo il link attraverso un tweet, che crea in automatico una card, oppure condividendo il link dello spazio che viene generato anche su altre applicazioni, come ad esempio WhatsApp.

Quando lo “spazio” è avviato, l’Host può invitare gli utenti a diventare speaker e può accettare le richieste degli utenti a parlare. L’utente infatti che decide di partecipare ad uno spazio, può richiedere di intervenire attraverso il tasto a forma di microfono che trova sul meno in basso alla sua sinistra.

Utile ricordare che gli “spazi” sono luoghi aperti a tutti, quindi anche agli utenti “silenziati”, ma non a quelli bloccati dall’Host.

Per terminare uno spazio, che non ha una durata definita, basta che l’Host tocchi la voce in alto a destra “Termina”, a quel punto lo spazio viene chiuso. Anche se Twitter fa sapere che una copia del file e delle descrizioni testuali delle conversazioni resteranno disponibili per l’Host fino a 30 giorni.

Una funzionalità interessante, reso disponibile per l’Host in questi giorni, è quella che riguarda la possibilità di silenziare i partecipanti contemporaneamente. Una funzionalità che si rende utile nel momento in cui ci sono disturbi sulla comunicazione o per riprendere la parola e ricordare, o aggiungere, il tema della conversazione. O ancora, per fare annunci.

Come partecipare ad uno spazio su Twitter Spaces?

Semplice. Un modo è quello di unirsi allo spazio quando lo stesso viene visionato all’interno della sezione attualmente dedicata ai Fleet, in alto sulla home di Twitter, e un altro modo è quello di cliccare la card condivisa all’interno di un tweet, fatto dall’host o da un partecipante allo spazio.

Qualche suggerimento per organizzare uno spazio su Twitter Spaces

Organizzare uno spazio come Host su Twitter Spaces è una esperienza da fare, e lo dice uno che sta usano questa funzionalità come Host, appunto, da un mesetto. C’è da dire subito che la funzionalità è ancora molto “ballerina”, nel senso che non è ancora del tutto stabile. Quindi, se c’è un primo consiglio da dare è sicuramente quello di dotarsi di tanta pazienza, perché se uno spazio dovesse chiudersi all’improvviso, per qualche problema dell’app, andando a riavviare lo spazio verrà comunque generato un nuovo link, diverso dal primo. E, di conseguenza, bisognerà notificare a tutti gli utenti che erano nello spazio che ne avete riaperto uno nuovo.

Ecco, con i suggerimenti come quest’ultimo, siamo entrati completamente nel vivo dell’esperienza.

Ma, aprire uno spazio significa aprirsi al confronto e alla conversazione, sapendo bene, come abbiamo ricordato anche sopra, che gli spazi sono aperti a tutti (tranne agli utenti che sono stati bloccati).

Quindi, il primo suggerimento è quello di essere sé stessi e provare a gestire lo spazio con un proprio stile, un proprio ritmo, che sia coinvolgente e interessante.

Creare uno spazio in cui tutti si sentano a proprio agio, non è facile, ma si può fare. Coinvolgere gli utenti che partecipano, invitandoli ad intervenire e ad arricchire la conversazione, è un obiettivo da fissare sempre.

E poi, è vero che potrebbe non essere utile forzare il proprio stile nel tentativo di impostare un mood radiofonico, verissimo. Stiamo parlando di spazi, ed è altra cosa rispetto alla radio. Ma certamente, serve anche un pizzico di ironia e divertimento che non guastano mai, nella giusta dose.

#spaziotech bruno mastroianni

Riuscire a coniugare informazione e intrattenimento, impostando un proprio stile, sapendo bene che la riuscita di un spazio è determinata dallo spirito di partecipazione degli utenti e dal tema che sarà al centro della conversazione stessa, sarebbe la ricetta perfetta.

Altro suggerimento, sarebbe quello di impostare una certa periodicità dello spazio, quasi a creare un appuntamento, riconoscibile per gli utenti come un momento in cui conversare, sul tema del momento, sapendo che quel momento è un arricchimento per voi che lo organizzate come Host e per gli utenti che vi partecipano.

Un ultimo suggerimento sarebbe quello di rendere più personale il proprio spazio e organizzare anche un po’ di promozione. Per questo, il suggerimento è quello di dare un nome al proprio spazio, realizzare un minimo di grafica per rendere riconoscibile il proprio spazio. Canva è sicuramente una piattaforma che in questo caso è molto utile, per la sua flessibilità e ricchezza di immagini e strumenti.

Ecco, questa era la nostra piccola guida (forse è esagerato definirla così) su Twitter Spaces, gli spazi e su come provare ad organizzare uno spazio che sia un vero Valore per chi lo organizza e per chi vi partecipa.

Avete già organizzato il vostro primo spazio? Ci raccontate la vostra esperienza? E se avete suggerimenti o indicazioni, scriveteci.

Non dimenticate di seguire il nostro spazio, #SpazioTech, il martedì (qualche volta il giovedì) e il sabato, alle 18:30!

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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sabato, 27 Aprile, 2024

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