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Twitter avvia il test sulle Stories in Brasile: si chiamano Fleets

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Su Twitter arrivano le Stories, si chiamano Fleets e sono in test, per ora, solo in Brasile

Twitter avvia, per ora, in Brasile un test su un nuovo formato effimero chiamato Fleets. Si tratta di quelle che avevamo definito Twitter Stories. Non sarà possibile fare like o retweet, ma solo rispondere in DM e con emoji.

Ne avevamo scritto qualche settimana fa, quando avevamo dato la notizia dell’acquisizione da parte di Twitter di Chroma Labs, del fatto che le Twitter Stories potessero prima o poi approdare sulla piattaforma da 280 caratteri. Ed è andata proprio così, anche più velocemente di quanto potesse pensarsi.

Twitter ha infatti annunciato l’avvio di un test, per ora localizzato solo in Brasile, di un nuovo formato chiamato Fleets, una modalità che permetterà agli utenti di pubblicare tweet che appariranno in alto sulla timeline e che poi scompariranno nell’arco delle 24 ore. È la prima volta, dal 2006, anno della sua fondazione, che su Twitter appare un formato diverso da quello dei tweet. Si tratta, né più e né meno, della versione personalizzata delle Stories, quelle che hanno caratterizzato Snapchat, la piattaforma che le ha lanciate, poi arrivate su Instagram nel 2016. Di fatto, Twitter è una delle ultime piattaforme social ad adottare questo formato di contenuto effimero.

twitter fleets stories franzrusso.it 2020

Come funziona Fleets, il nuovo formato effimero di Twitter

Iniziamo subito col dire che questo nuovo formato effimero di Twitter non sarà mai rintracciabile attraverso search, il motore di ricerca interno alla piattaforma, e non sarà mai esportabile su siti. Si tratta di un formato effimero che sarà visibile dai follower dell’utente, un po’ come funziona su altre piattaforme.

Per creare una serie di Fleets, sarà sufficiente toccare il segno “+” all’interno della foto profilo che apparirà in un sorta di bolla di conversazione, la si vede in alto nella timeline:

twitter fleets stories timeline

Una volta cliccato sul segno più, comparirà uno spazio all’interno del quale sarà possibile inserire un testo fino a 280 caratteri (la caratteristica di Twitter rimane), immagini, GIF, video della durata massima di 2 minuti e 20 secondi. Gli editori “whitelisted” potranno inserire video fino a 10 minuti di durata.

Dalla timeline sarà possibile scorrere in modo laterale le Fleets (stories) degli utenti che si seguono. La differenza, rispetto al classico formato delle stories che abbiamo imparato a conoscere su altre piattaforme, è che le Fleets di un utente scorrono in modo verticale attraverso il classico gesto dello scroll. E per passare ad un’altra serie di Fleets d un altro account bisognerà toccare verso sinistra (e non verso destra).

Non sarà possible fare Like o retweet alle Fleets. Sarà possibile rispondere con DM (i messaggi privati) solo se l’utente li prevede e sarà comunque possible interagire con emoji, come succede già su altre piattaforme.

Per Twitter si tratta di un momento fondamentale per testare nuove forme di condivisione sulla piattaforma al fine di attrarre nuovo pubblico, “spaventato”, per certi versi, dalla natura stessa di Twitter, ossia pubblica. Come abbiamo imparato in questi anni, la forma pubblica di Twitter è stata considerata una grande caratteristica che ha permesso a chiunque di usare la piattaforma. Solo che ad un certo punto, il proliferare del fenomeno dei troll, dei contenuti volenti e degli account fake ha finito per spaventare, e allontanare, buona parte d quel pubblico che arrivava comunque sulla piattaforma. Badate che Twitter attrae circa 1 miliardo di utenti al mese, solo che poco più di 300 milioni risultano effettivamente iscritti.

Un problema questo che per anni non è stato affrontato come doveva. E che ha finito per mettere in difficoltà lo stesso Jack Dorsey, co-fondatore e CEO di Twitter,finito nel mirino del Fondo Elliott che vuole mandarlo via, avendo preso il controllo del consiglio di amministrazione.

twitter fleets social media

Le Stories su Twitter costituiscono un momento fondamentale per la vita della piattaforma, perchè offrono proprio a quella parte di utenti “spaventati” la possibilità di poter usare la piattaforma in modo più intimo, più adeguato al proprio modo di comunicare, pur mantenendo la caratteristica dei 280 caratteri.

Non dimentichiamo un altro aspetto, e cioè che Twitter sta per trasformarsi in una piattaforma chiusa, offrendo agli utenti la possibilità di scegliere come condividere i contenuti, se in formato pubblico o in formato più chiuso.

L’effimero potrebbe dare nuove possibilità di rilancio, anche dal punto di vista dell’advertising, a Twitter che si trova ad affrontare un momento cruciale per la propria assistenza.

E voi che ne pensate?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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