Dopo poco più di un anno dal lancio del magazine digitale, Unipol lancia anche la versione cartacea di Changes, il magazine del gruppo assicurativo che vuole raccontare i temi legati al cambiamento della nostra società, cercando di interpretare il futuro, restando vicini al nostro presente. Changes diventa quindi ancora di più un punto di riferimento, il perno centrale su cui progettare il futuro. La versione cartacea avrà due numeri l’anno e ospiterà al suo interno i pareri, racconti e opinioni di personalità che vivono e raccontano le trasformazioni del nostro tempo.
Changes è stato presentato di recente a Milano e per l’occasione il tema principale è stato quello dei cambiamenti climatici, il tema che caratterizza il primo numero del magazine. E’ stata un’occasione per comprendere che il cambiamento del clima ha notevoli conseguenze sul nostro stile di vita, sulla nostra economia, sulla nostra società e sul pianeta in generale.
Interessante la visione di Unipol da questo punto di vista, ben delineata a descritta da Marisa Parmigiani responsabile sostenibilità del gruppo: “Il cambiamento climatico, è un elemento sempre più centrale dal punto di vista assicurativo, rappresenta un vero e proprio pivot per il futuro economico e sociale, per questo come assicurazione ci occupiamo della resilienza al cambiamento climatico che, proprio come l’investimento assicurativo, è un costo atteso non una spesa certa“. Le aziende devono cominciare a prendere coscienza dei cambiamenti climatici e spesso non sono attrezzate per questo, devono essere preparate a gestire le catastrofi ambientali come eventi climatici “e questo è possibile solo se si valutano e conoscono i rischi e ci si prepara a gestirli”, afferma Marisa Parmigiani.
#ChangesUnipol
Dal quadro disegnato da @CsrMarisa emerge che oggi il problema climatico riguarda anche le #PMI che devono cominciare ad attrezzarsi meglio in termini assicurativi. Il nostro poi "é un paese sotto-assicurato"@UnipolGroup_PR #climatechange pic.twitter.com/0RYKLp0agu— Franz Russo (@franzrusso) February 27, 2018
La Parmigiani pone l’accento sui rischi, evidenziando come rischi idrogeologici e sismici siano estesi a tutto il territorio nazionale. Una proposta per tenere sotto controllo i rischi e mantenere un continuo monitoraggio sarebbe una partnership tra pubblico e privato, in cui il ruolo di supervisione e controllo sarebbe gestito proprio dalle assicurazioni.
Alla presentazione, moderata da Luca Tremolada, erano presenti anche Alberto Federici, Direttore Corporate Communication e Media Relations del Gruppo Unipol, Fernando Vacarini, Direttore di Changes e anche Grammenos Mastrojeni, diplomatico e tra i più importanti divulgatori sui temi legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici. E il suo pensiero è molto chiaro, se non cominciamo a proteggere sul serio il nostro clima, allora avremo solo conflitti. Quello che in realtà sta già succedendo. Il diplomatico ha dimostrato come “l’equilibrio climatico non ha confini geografici, é globale. Gli effetti di accadimenti climatici hanno poi effetti che riguardano tutti noi“. Per Mastrojeni “ogni effetto ha una causa“, citando l’effetto della farfalla: “quell’effetto per cui per cui se manca equilibrio nel sistema c’è un disagio ambientale, socio economico, climatico e sociale. E’ l’equilibrio climatico ciò che manca davvero e che causa squilibri su clima e umani”.
#ChangesUnipol@GaiaThinks se guardiamo questa piramide alimentare, gli alimenti che dovremmo mangiare di meno per stare meglio sono proprio quelli che hanno un elevato impatto sull'#ambiente @UnipolGroup_PR #climatechange pic.twitter.com/uOhRn1Nuod
— Franz Russo (@franzrusso) February 27, 2018
Ma non solo, Mastrojeni ha sottolineato anche come la piramide alimentare proposta da Fondazione Barilla metta in cima cibi di cui ci dovremmo nutrire meno, ossia quelli che in grande quantità inquinano di più. I cambiamenti climatici hanno effetti evidenti, ma il messaggio che viene da Changes è che prima li riconosciamo meglio è per tutti noi.
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