Il recente approdo della premier Giorgia Meloni su LinkedIn ha acceso l’interesse della politica verso la piattaforma di Microsoft. La ricerca di iCorporate ci aiuta a conoscere qualche dato in più e come la usano i parlamentari italiani.
Con il recente approdo della premier Giorgia Meloni anche su LinkedIn si è acceso l’interesse dei politici verso la piattaforma di Microsoft. Certo, la Meloni non è la prima politica a fare questo passo ed è per questo che cerchiamo di saperne di più con questa interessante ricerca che stiamo per vedere insieme.
LinkedIn, la popolare piattaforma di social networking professionale che ha da poco compiuto 20 anni, è diventata un mezzo essenziale per la comunicazione e l’interazione in vari settori, compreso quello politico. Tuttavia, nel contesto politico italiano, l’uso di LinkedIn rimane sorprendentemente limitato, mettendo in luce un approccio alla comunicazione online che sembra privilegiare altre piattaforme social.
Indagine e contesto
iCorporate, in un’indagine recentemente condotta, ha esaminato il grado di utilizzo di LinkedIn da parte dei parlamentari italiani. L’obiettivo dello studio era di mettere in luce come i membri della Camera dei Deputati e del Senato italiano utilizzano questa piattaforma, considerando che LinkedIn non rientra tipicamente nelle strategie mediatiche della classe politica italiana. Questo in contrasto con altre piattaforme come Twitter, Facebook o TikTok, che vedono una partecipazione molto più alta da parte dei politici.
Questa indagine assume un significato ancora più rilevante in un’epoca in cui la comunicazione digitale e online gioca un ruolo fondamentale nelle interazioni tra politici e cittadini. Comprendere come e perché i politici utilizzano (o non utilizzano) determinate piattaforme può offrire intuizioni importanti sulle strategie di comunicazione politica e sul modo in cui i politici cercano di connettersi con l’elettorato.
Risultati: uso ancora limitato di LinkedIn
L’indagine ha rivelato che solo il 45% dei parlamentari italiani è presente su LinkedIn. Questo risultato evidenzia una discrepanza interessante nel modo in cui i politici italiani scelgono di interagire online. Mentre altre piattaforme come Twitter e Facebook sono ampiamente utilizzate, LinkedIn rimane sottoutilizzato.
La scoperta di questa lacuna nell’uso della comunicazione online da parte della classe politica italiana potrebbe avere importanti implicazioni. Forse suggerisce una mancanza di consapevolezza dell’importanza di LinkedIn come strumento di networking e comunicazione professionale. Allo stesso tempo, potrebbe indicare una preferenza per piattaforme che consentono una connessione più diretta e informale con l’elettorato. TikTok l’esempio da citare su tutti.
In ogni caso, i risultati dell’indagine evidenziano un’area di possibile sviluppo e miglioramento per la strategia di comunicazione online dei politici italiani. L’adozione di LinkedIn potrebbe offrire nuove opportunità per raggiungere e coinvolgere un pubblico più vasto e diversificato.
I Parlamentari su LinkedIn: numeri e percentuali
La ricerca condotta da iCorporate ha analizzato la presenza dei politici italiani su LinkedIn dal 13 ottobre 2022 all’8 maggio 2023. Dei 606 parlamentari, solo 270 hanno un profilo LinkedIn, con una rappresentanza maggiore nella Camera dei Deputati (191 su 404, il 48%) rispetto al Senato (79 su 206, il 38%). Questo risultato evidenzia l’uso ancora limitato di LinkedIn da parte dei politici italiani, rispetto ad altre piattaforme social come Twitter, Facebook e TikTok.
I gruppi parlamentari su LinkedIn
Secondo l’indagine, il gruppo parlamentare con la maggiore presenza su LinkedIn è Fratelli d’Italia, con 83 membri presenti. A seguire, troviamo il Movimento 5 Stelle con 43 membri e la Lega con 42. In fondo alla classifica, invece, troviamo l’Alleanza Verdi e la Sinistra con solo 2 membri ciascuno, e il gruppo Misto con 4 membri.
Parlamentari più seguiti su LinkedIn
Sebbene Fratelli d’Italia rappresenti il gruppo più numeroso su LinkedIn, il Partito Democratico detiene la leadership per quanto riguarda i parlamentari più seguiti sulla piattaforma. Quattro dei dieci politici più seguiti appartengono al Partito Democratico, con Enrico Letta in testa con oltre 87.000 follower.
Attività dei Parlamentari su LinkedIn
Lo studio evidenzia che, nonostante la presenza di un profilo LinkedIn, solo il 13% dei parlamentari è effettivamente attivo sulla piattaforma. Inoltre, i politici più seguiti non corrispondono necessariamente a quelli più attivi. Il più attivo, infatti, risulta essere Antonio De Poli (Noi Moderati) con 574 post pubblicati.
I temi più trattati dai parlamentari su LinkedIn riguardano prevalentemente l’attività politica, le questioni di attualità, le iniziative territoriali e le interviste.
Secondo Nicholas Scalino, Digital Practice Leader di iCorporate, la presenza politica su LinkedIn è uno strumento consolidato in paesi come Francia e Gran Bretagna. Tuttavia, l’uso limitato di LinkedIn nel Parlamento italiano sottolinea l’esigenza per i politici di sfruttare questa piattaforma più attivamente, considerando l’aumento di atteggiamenti negativi su altri canali social.
Lo studio è stato condotto dal team digital di iCorporate, con il coordinamento di Nicholas Scalino e la supervisione di Gianluca Scarpaleggia.