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Threads permette ora di nascondere “Mi piace” e condivisioni

Threads introduce la funzione per nascondere i “Mi piace” e condivisioni. Il tentativo è quello di spostare l’attenzione dalla quantità alla qualità dei contenuti. E al benessere mentale degli utenti eliminando lo stress dei like.

I social media stanno vivendo un momento particolare, e non è iniziato adesso. La frammentazione è cominciata ormai mesi fa e sta mettendo in evidenza tante problematiche. Come lasciarsi trasportare dal numero di like, come se fossero l’unico metro di misura della propria esistenza. Un atteggiamento eccessivo.

Ed ecco che le stesse piattaforme da tempo hanno cominciato ad attivare iniziative volte a superare la logica dei like e delle condivisioni.

Una di queste è proprio portare attenzione al benessere degli utenti. Cominciando ad allentare la pressione che deriva dall’essere dipendenti dal numero dei like e dalle condivisioni.

threads nasconde mi piace condivisioni franzrusso

L'”economia dei like“, come la avevamo definita, ha generato stress, ansia, insoddisfazione. Allora, è sempre positivo mettere in evidenza, anche piccole, ma significative, che provano a superare questi problemi.

La novità di Threads

Da qualche giorno Threads, piattaforma approdata in UE nel dicembre scorso, ha introdotto una funzionalità che permette agli utenti di nascondere i conteggi dei “Mi piace” e delle condivisioni sui propri post.

Questa mossa è da vedersi nel solco delle iniziative a cui facevamo riferimento prima. E quindi fare in modo che gli utenti interagiscano sui social media in maniera più salutare. E spingere verso un’esperienza online più controllata – da parte degli utenti – e personalizzata.

In merito ai disagi provocati da un uso ossessivamente orientato all’apparire sui social media, e quindi legando la propria esistenza a fattori numerici, val la pena offrire qualche dato.

I social media e la salute mentale

Sono diversi gli studi che hanno evidenziato gli effetti potenzialmente dannosi dell’uso dei social media sulla salute mentale. Questi includono l’insoddisfazione dell’immagine corporea, il rischio di dipendenza e il coinvolgimento nel cyberbullismo. Comportamenti di “phubbing” (ignorare gli altri a favore del cellulare) e impatti negativi sull’umore.

L’uso eccessivo ha portato ad un aumento della solitudine, alla paura di perdere qualcosa (FOMO – Fear Of Missing Out). E anche ad una ridotta soddisfazione e benessere soggettivo della vita. Gli utenti a rischio di dipendenza dai social media spesso segnalano sintomi depressivi e bassa autostima.

Nonostante alcuni benefici attraverso interazioni sociali online gratificanti, è necessario sensibilizzare sui rischi associati all’uso eccessivo dei social media. Questi possono influenzare negativamente la salute degli utenti.

È importante promuovere un uso più sano dei social media orientato a rendere più evidenti i rischi, al fine di generare esperienze sempre più bilanciate, sicure e salutari su queste piattaforme.

Threads, approccio verso l’Utente

Come dicevamo, Threads ha rilasciato di recente una funzione che consente agli utenti di nascondere i “Mi piace” e le condivisioni su ogni post. Questa opzione, estesa giàai post su Instagram, indica una tendenza emergente nell’industria dei social media: il passaggio da un ambiente dominato da metriche pubbliche a uno più focalizzato sul benessere dell’utente.

Contesto: cambiamenti nel panorama dei social media

Nel 2019, Instagram ha iniziato a rilasciare, sotto forma di test, l’opzione per permettere agli utenti di nascondere il contatore dei “Mi piace”, un esperimento che ha rivelato segnali positivi nel ridurre la pressione sociale e migliorare l’esperienza dell’utente.

Una situazione che ha poi incoraggiato l’implementazione di funzionalità simili in altre piattaforme. E ora è il turno di Threads, restando sempre in casa Meta.

Threads nasconde mi piace condivisioni franzrusso

Trovate la funzionalità andando su Impostazioni>Privacy>Nascondi numero di “Mi piace e condivisioni”>Nascondi “Mi piace”.

Threads e l’impatto sul benessere degli utenti

La rincorsa ai like, sempre più ossessiva; l’esibizione ostentata di numeri ha finito per concentrare l’attenzione sulla quantità piuttosto che sulla qualità dei contenuti. Questo ha provocato come effetto l’impoverimento stesso del contenuto e, di conseguenza, della stessa relazione.

Elemento spesso poco considerato è che la stessa metrica, il conteggio dei like, non ha molto valore perché non garantisce l’effettivo coinvolgimento da parte degli utenti. Rappresenta solo un insieme di numeri che, per quanti alti siano, non rispecchiano appieno l’azione in sé.

Threads e Instagram: sinergia sempre più stretta

Ora, sapendo che Threads si basa su Instagram, ci crea anche in questa occasione un legame sempre più stretto tra le due piattaforme. Gli utenti possono ora gestire la visibilità dell’engagement in modo coerente su entrambe le piattaforme, garantendo una maggiore coerenza nell’esperienza di condivisione.

Threads prova a diventare piattaforma autentica

Il passaggio a un ambiente più centrato sull’utente e meno focalizzato sui numeri rappresenta un cambiamento ormai necessario nella nostra interazione con gli altri, all’interno delle piattaforme social media.

Con l’introduzione di questa funzionalità, Threads conferma le indicazioni generali della piattaforma madre. Anche se si tratta di due piattaforme diverse, è opportuno che anche Threads si ponga come luogo libero da schemi orientati alla esaltazione dell’immagine.

Questo perché Threads è il luogo del contenuto, o prova ad esserlo. E ciò diventa ancora più vero se questa piattaforma si pone ancora come alternativa a Twitter.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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